Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.
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domenica 24 agosto 2025

Dal libro al film

Leggere per primo il libro o guardare il film in anteprima? Questo è il problema. Alcune persone preferiscono conoscere la trama direttamente dal libro per poi passare al cinema, mentre altre persone scelgono di conoscere i dettagli in una manciata di minuti direttamente dalla pellicola e dopo leggere la storia originale scritte dal suo creatore. Le differenze tra i due sono notevoli, spesso non si assomigliano, sono estranei come se non si conoscessero. Spesso se si conosce il contenuto del libro, quando si guarda il film non si riconosce la trama, e non è la prima volta che capita di dover accertare se la memoria vacilla, per poi constatare che le scelte del mondo del cinema ha stravolto le Voci della scrittrice o dello scrittore. La scelta tra il libro e il film è un passo fondamentale, può nuocere la lettura o la visione della pellicola, e preferire l’uno o l’altro non sempre è una garanzia, alcune volte gioca a nostro favore la fortuna, soprattutto se non si conoscono gli autori.

giovedì 21 agosto 2025

Quando il caffè è pronto

Una lettura veloce, leggera, affrontata per proseguire l’avventura della caffetteria più originale che sia stato elaborato dalla penna di Toschikazu Kawaguchi, e temporaneamente sospesa al solo fine di recuperare le altre Voci. Come negli altri volumi, anche in “Quando il caffè è pronto”, i clienti della caffetteria giapponese, aperto da più di 140 anni, possono tornare indietro nel tempo o fare un salto nel futuro. Come le scorse volte i personaggi che vogliono servirsi del magico caffè, intendono mettere ordine nella loro vita, oppure spinti dalla curiosità si prestano a questo misterioso servizio. Come le scorse volte, le regole per fruire del servizio sono poche e rigide, e il tutto si deve concludere prima che il caffè diventi freddo, in caso contrario non è più possibile tornare alla vita di tutti i giorni e in automatico si diventa dei fantasmi. 

giovedì 7 agosto 2025

Voci dalla stessa penna II

Ogni scrittura segue strade diverse; ogni storia è determinata da una specifica scrittura. Le Voci di Marc Levy spaziano dal classico romanzo al romanzo storico, da storie agganciate al reale a Voci utopistiche. I tre romanzi Se solo fosse vero, I figli della libertà e Quello che non ci siamo detti hanno una trama distante, ognuno segue un percorso diverso, e i tre hanno un unico filo in comune, perché si prestano per una lettura veloce. Un altro aspetto che li accomuna riguarda la leggerezza nel raccontare i sentimenti, le relazioni tra i personaggi, e questa caratteristica non riguarda la frivolezza della trama, ognuno imprime le basi senza renderlo ridicolo agli occhi di chi segue le Voci. 

mercoledì 16 luglio 2025

La bibliotecaria di Madrid

La scelta di un buon libro è circondata da insidie. Ci sono libri che non ti permettono di mollarli, o di dormire sogni tranquilli, perché hanno un’ottima trama e una scrittura lodevole, e poi ci sono quei libri che acciuffi pensando di avere tra le mani un buon testo per poi, dopo aver letto alcuni capitoli, far sorgere la spontanea frase “mi aspettavo di più” oppure ”che peccato!”. Nel secondo gruppo, qua e là, si trovano recensioni positive per poi constatare con i propri occhi che in alcune parti pecca di superficialità, o si descrivono in modo minuzioso determinati particolari storici rendendo la lettura fastidiosa o lenta. In alcune parti s’intuiscono i ragionamenti di chi scrive, si averte una sorta di presunzione nella quale s’ipotizza il futuro lettore con competenze di natura storiche approfondite, autorizzando così il taglio di parti essenziali per la comprensione del discorso. In altre parti si avvertono delle supposizioni in fase di scrittura, nella quale s’ipotizza che il futuro lettore non sia al corrente di ciò che si sta narrando, autorizzando così lo scrittore a elencare una serie di notizie appesantendo la stesura con lunghi e particolari resoconti.

domenica 6 luglio 2025

Tre

Il romanzo s’intitola con un numero, e si riferisce a un rapporto forte di amicizia tra tre persone che si conoscono dalle elementari e crescono insieme inseparabilmente per poi separarsi e ricongiungersi. Le loro storie si suddividono in due spazi temporali, tra gli anni della spensieratezza e della maturità. Se il titolo si riferisce a tre personaggi principali, alla base centrale si affianca una quarta Voce, diventando, nel trascorrere delle pagine, un tutt’uno con un terzo personaggio principale e per capire appieno il significato di questa presenza, dobbiamo attendere parecchi capitoli. Oltre ai tre personaggi principali, si unisce una figura che vive in simmetria con loro per aver condiviso in prima battuta gli anni della spensieratezza, per poi vedere la sua scomparsa e la sua apparizione. 

mercoledì 18 giugno 2025

Il primo giorno. La prima stella della notte

Da più di un anno mi avvalgo di un servizio utilissimo per gli amanti della lettura, molto pratico, semplice e carico di sorprese; è lo scambio di libri usati. Questo servizio è alla portata di tutti, apro la portina della scatola di legno appesa a un muro, non si sa che cosa contenga, c’è solo una certezza: è piena di libri di ogni genere da scambiare in anonimato. Si controlla se c’è un libro che ci possa piacere, se non si conosce l’autore si prende in base all’intuito, se non piacciono si aspetta la giornata fortunata. Nel giorno fortunato, si prende il libro che ci ispira, e contemporaneamente mettiamo nella scatola un nostro libro che non ci sta più nella nostra libreria, oppure che non abbiamo gradito dandole una seconda possibilità. Lasciare un nostro libro nella cassetta e prendere quello che ha messo un altro lettore, il tutto in totale anonimato, lo ritengo un gesto d’amore per la lettura, perché diamo la possibilità ad altri lettori di scoprirlo, o di acciuffare quello che non si riusciva a trovare perché fuori catalogo.

lunedì 5 maggio 2025

L’altra riva del Bosforo

Un romanzo storico di notevole spessore, intenso di amore e di drammaticità, ambientato nell’ex Impero Ottomano, nella quale si tracciano le fasi della nascente Neo Repubblica turca. Gli anni presi in considerazione vanno dal 1918 al 1923, dalla sconfitta della guerra da parte degli Ottomani, alla firma dell’armistizio, per poi procedere con l’invasione dei vincitori inglesi, francesi, italiani e greci. La storia della nascente Turchia prende forma amalgamando parallelamente fatti storici documentabili e avvenimenti inventati dalla penna della scrittrice, e con l’aiuto di personaggi immaginari si scoprono personalità entrati di diritto nelle enciclopedie fissandoli indelebilmente in documenti ufficiali. 

La vita danza solo per un istante

La storia è ambientata negli anni Trenta e Quaranta in differenti luoghi accumunati dallo stesso dramma, sono martoriati dalla guerra, le Voci iniziano in Etiopia e proseguono in Spagna, Germania e Italia. In queste terre, lavora la corrispondente di guerra del New York Herald Tribune, e la sua missione consiste nel documentare ciò che vede e sente. Nella primavera del ’36 la giornalista Alice Clifford si reca in Abissinia per documentare l’orrore della guerra, e in questa terra vede di prima mano ciò che l’aprite è riuscita a distruggere, e come si riduce all’estremo la popolazione civile. La corrispondente di guerra è molto dotata, sveglia, non ha paura di scrivere ciò che vede, e la sua intelligenza e professionalità la portano a contatto sia con i civili che con i salotti che contano. In Abissinia deve lavorare con prudenza, deve riportare con ogni mezzo come gli italiani stanno gestendo la guerra, come utilizzano le bombe all’iprite e il gas mostarda, come vivono i civili e illustri personaggi. La sua missione la porta ad avere contatti con le vittime, in ogni istante deve calibrare la paura, non deve farsi sfuggire le notizie di prima mano, per cui ogni informazione la assorbe e la diffonde.

martedì 22 aprile 2025

Tutta la vita che resta

Il lavoro di Roberta Recchia divide il tempo in due parti, si parte dalla fine degli anni cinquanta fino agli anni ottanta, e questo lungo periodo si classifica come “Il primo e il dopo”. “Il primo” è determinato da una vita normale, e “Il dopo” è caratterizzato da un lutto che stravolge l’animo e il corpo di ciascun personaggio. Ogni Voce raccontata ci riguarda da vicino, ognuno di noi, lettori sfuggenti o attenti, ci immedesimiamo mentre ascoltiamo i dialoghi e adocchiamo i personaggi quando affrontano fatti tragici. È una lettura carica di drammaticità, e ogni passo coinvolge per aver preso in considerazione fatti concreti non lontani dalla realtà di tutti i giorni, tanto da non riuscire a sganciare le pagine per proseguire il nostro quotidiano. E mentre noi lettori sbrighiamo le nostre faccende, i pensieri sono sempre concentrati su quel libro posato sul comodino o su un tavolo, anche se interrompiamo la lettura per breve tempo. 

The Golden Bowl

Oggi le Voci cinematografiche si riferiscono a un film in costume del 2000. La trama è stata elaborata prendendo in prestito il romanzo La coppa d’oro di Henry James, e non avendolo ancora letto non sono in grado di notare le differenze tra il libro e il film, o verificare se il regista e lo sceneggiatore abbiano stravolto l’opera letteraria. Ogni adattamento letterario comporta dei rischi, c’è chi non gradisce le scelte quando si estrapolano delle scene da adattare per il cinema, e in questo caso il film The Golden Bowl non fu accolto con le stesse lodi dei precedenti lavori del regista. Il risultato appare raffinato con ottimi interpreti, esteticamente non fa una grinza, le ambientazioni sono eleganti e adatte a rappresentare gli anni dei primi del Novecento, eppure c’è un qualcosa che non le ha permesso di bucare lo schermo e la memoria dei telespettatori. Il film sembra che sia stato messo ai margini, raramente si vede sul piccolo schermo, e le pubblicazioni internettiane recenti sono ridotte all’osso.

mercoledì 9 aprile 2025

La cercatrice di corallo

Due famiglie. Liti carichi d’odio che durano anni senza ripensamenti, anche se uno di loro è in serie difficoltà economiche. Il rifiuto di non aiutare dei bimbi in un durissimo momento, carica ulteriormente l’odio, ormai senza via d’uscita. Gli anni passano e non si attenua il sentimento di disprezzo verso chi non ha teso la mano per mitigare le difficoltà, ma non è stato calcolato un punto: ci sono le nuove generazioni. La storia prende forma quando un giorno si presenta una donna con otto figli piccoli dal suo parente più stretto, quello che non ha problemi economici, anzi si direbbe che sia ricchissimo. La donna si chiama Dolores e non sa come sfamare i figli, stanno letteralmente morendo di fame, ma il corallaro Fortunato Derosas, il parente ricco, la respinge e non ha intenzione di aiutarla. 

martedì 1 aprile 2025

La libreria. La casa dei libri

In una piccola cittadina, a Hardborough, c’è un vecchio edificio abbandonato da ristrutturare, umido e infestato da strane apparenze, quelli che tutti riconoscono come i fantasmi. La casa si chiama Old House, e proprio qui, in questo rudere edificio, Florence Green, una minuta donna, trasforma la passione per i libri in un lavoro: decide di aprire una libreria. Nel piccolo paesino c’è chi non tollera la sua presenza a Old House, ma Florence Green è determinata, non si fa piegare dai maligni; il suo non è un capriccio. Dopo aver perso il marito, vuole invertire il suo destino, non può e non vuole vivere come una vedova triste e opaca, intende diventare indipendente, dare una svolta alla sua vita. 

lunedì 24 marzo 2025

Leggere in sala d’attesa

Oggi trascrivo le Voci di tre intensi volumi, trasformati in amici e ottimi alleati in un particolare momento: per molti giorni ho accompagnato una cara persona in un centro di fisioterapia, e per attenuare la noia durante l’attesa, ho preferito leggere che guardare il vuoto. L’attesa senza far nulla è stressante, e per spendere meglio il tempo mi sono immersa nella lettura di due romanzi di una delle scrittrici francesi più vendute in Italia, più un altro libro scritto da uno sconosciuto. La lettura è stata interrotta per i classici “buonasera, come sta oggi, tutto bene”, o per i rumori della porta che si apriva/chiudeva, per le persone che andavano e venivano, chi con le stampelle e chi non riusciva a camminare in autonomia, e altre volte per risistemare la mia postazione per far sedere le persone che avevano bisogno o chi, come me, aveva accompagnato i pazienti. 

martedì 11 marzo 2025

Voci dalla stessa penna

Questa volta mi sono organizzata inseguendo una sorta di esperimento: ho letto esclusivamente i libri di una sola autrice. La scelta è stata dettata dalla casualità e anche dalla fortuna. Chi come me frequenta le biblioteche, sa quanto sia difficile accaparrare le novità o materiale super richiesto. In alcuni casi le liste d’attesa sono lunghe e quando si premia la pazienza, finalmente, si acciuffano senza riflettere. Inaspettatamente, questa volta, due biblioteche erano fornite dei libri di Ilaria Tuti, quelli che non ero riuscita a prendere a causa della lista d’attesa interminabile, in più avevano appena catalogato l’ultimo romanzo. Leggere scritti provenienti dalla stessa mente, consente di saltare con disinvoltura da un libro all’altro, da un genere e l’altro, in questo caso gialli-thriller e romanzi storici, senza avere quello stordimento iniziale previsto quando si prendono in mano libri scritti da più autori con uno stile diverso. 

giovedì 30 gennaio 2025

Il grido della rosa

Dovrei iniziare il discorso col titolo “Il volume sbagliato” o “Leggere all’indietro”. E sì, pensando di aver preso il primo volume, alla fine delle pagine mi sono accorta di aver beccato il secondo. Praticamente, prendo in velocità il romanzo Il grido della rosa di Alice Basso per pura curiosità e per avere trovato diverse recensioni positive, e senza giri di parole mi aspettavo il I volume. Invece trovo il II con una base un tantino diverso. Il romanzo mi è apparso molto leggero, con una scrittura non impegnativa adatta per quei momenti dal tempo libero ristretto quando abbiamo bisogno di leggere velocemente. È strutturato pensando a un libro giallo, ma non si può considerare questo genere, o meglio, c'è qualcosina di giallo perché la protagonista assieme al collega lavorano per una rivista di gialli.

Le ragazze dell’atelier dei profumi

Questa volta le Voci appartengono a una storia reale romanzata ambientata nei primi del Novecento, si riferiscono alla nascita di una catena di negozi aperto e gestito da donne, in un mondo nel quale alle donne non era concesso compiere un passo così importante. E se aggiungiamo che a distanza di anni, anche se le primissime proprietarie sono morte, è ancora lì, rilevo che vale la pena immergersi in questa lettura. Il libro di Charlotte Jacobi, dal titolo Le ragazze dell’atelier dei profumi, apre le porte a un periodo storico ricco di avvenimenti, e con una scrittura gradevole e lineare si incontrano personaggi degni della nostra attenzione. 

domenica 5 gennaio 2025

Orgoglio e pregiudizio. Sceneggiato del 1957

. La vostra coscienza vi dice sicuramente perché sono venuta

. Si sbaglia, Signora, me lo sto ancora chiedendo

. Signorina Bennet, dovreste aver capito che con me non si scherza. Se voi non volete essere sincera, io non farò altrettanto. Vi parlerò con la mia franchezza

. L’ascolto

. Ho visto mio nipote questa mattina, e purtroppo mi ha parlato di voi

. Ah!

. Ah! Vedo che incominciate a capire. Ora io vi domando, avete per caso intenzione di accettare la proposta che vi ha fatto in un momento di infatuazione?

giovedì 2 gennaio 2025

Espiazione

. Chiama la polizia, e avrà bisogno anche di un medico

. Io so chi è stato

. Allora l’hai visto?

. Sì, l’ho visto bene

. Così come vedi me?

. So che era lui

. Sai che era lui oppure l’hai visto?

. Sì, l’ho visto, l’ho visto bene

domenica 8 dicembre 2024

Da un libro all’altro III

Il mondo dei libri ci catapulta in ogni direzione, in ogni ambiente, e saltando da un genere all’altro, da una pagina all’altra, accumuliamo esperienze da sfruttare in ogni occasione. Alcune volte si leggono tutto d’un fiato, e altre volte impieghiamo diversi giorni, oppure sospendiamo e riprendiamo quando è trascorso un certo margine di tempo, il tanto necessario per riprenderci da altre avventure libresche. Librare da un libro all’altro può essere un modo per sconfiggere la noia, o per maturare, o semplicemente per arricchire il nostro sapere. Alcune volte si trascrivono le Voci letterarie più importanti in un Taccuino per lasciare una traccia da consultare all’occorrenza, e altre volte si scordano i tratti basilari della storia, c’è chi ha bisogno di rinfrescare la memoria con una seconda lettura e chi non scorderà mai le emozioni vissute tra le pagine. 

martedì 10 settembre 2024

Letture stagionali

A ogni stagione una propria lettura. Questo è il problema. Sembra che il periodo estivo faccia emergere questo pensiero. Sembra che alcuni lettori adottino un sistema di filtraggio tra letture estive e quelle invernali. Dal mio punto di vista è impossibile (e ingestibile) organizzare le letture in base alle stagioni. Esiste da tempo l’elenco interminabile dei libri da leggere, e incastrare le letture in alcuni particolari momenti, guardando esclusivamente il calendario, ostacola ancora di più la spunta dei libri da terminare e da porre nella libreria. Ognuno scandisce le scelte dei libri da leggere seguendo determinate ingegnosità, ma dal mio punto di vista, quando si adocchia un testo di qualsiasi natura, salvo qualche eccezione, si divora senza mettere in atto delle strategie dettate dal tempo che scorre.