Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.
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sabato 10 dicembre 2022

Chicago. Il film

E ora, le sei allegre assassine del carcere della contea Cook nella loro interpretazione del tango del Sole a scacchi” “Sai quando le persone hanno certe piccoli abitudini che ti danno fastidio. Come Barnie! A Barnie piaceva masticare la gomma. No, non masticarla; fare pop con la gomma. Un giorno sono tornata a casa ed ero molto nervosa e cercavo un po’ di comprensione, e trovo li Barnie sdraiato sul divano che beveva birra e masticava. No, non masticava; faceva pop. Così, gli ho fatto, gli ho detto, ‘fai un altro pop con quella gomma’, e lui l’ha fatto. Così ho tirato giù la doppietta dalla parete e gli ho sparato due colpi d’avvertimento dritto in mezzo agli occhi”

domenica 31 ottobre 2021

Colette. Il film

No, non dirmi Claudine che cos’era. Io sono la vera Claudine, tutto ciò che pensavo e sentivo è andata in quei libri. Erano me, mia infanzia, mia la memoria, mie le opinioni, ogni cosa. E quando rivivo le ore che ho passato da sola a fare la schiava per te, macinando scene solo per compiacerti, io mi vergogno totalmente di me stessa. In realtà io sapevo, io sapevo, e anche tu sapevi che ero chiamata a farlo. Tu mi hai trovata che non sapevo niente, mi hai plasmata secondo i tuoi disegni, i tuoi desideri, e credevi che non mi sarei mai liberata. Beh, ti sbagli. Claudine ora è morta, l’hai tradita, non c’è più e io sono andata oltre

giovedì 8 aprile 2021

Persuasione. Film del 1995

Non posso più ascoltare tacendo, devo parlavi con i mezzi che ho a disposizione. Voi mi trafiggete l’anima, io sono tra l’agonia e la speranza. Non ditemi che è troppo tardi, che questo prezioso sentimento è svanito per sempre. Vi offro di nuovo il mio cuore, vi appartiene ancor più di quanto otto anni e mezzo fa voi quasi me lo spezzaste. Non dite, per carità, che l’uomo dimentica più della donna, che il suo amore è più rapido a morire. Non ho mai amato nessuna all’infuori di voi. Posso essere stato ingiusto, forse debole e offeso, ma incostante mai, solo voi mi avete condotto a Bath, penso e faccio progetti solo per voi. Non ve ne siete accorta? Possibile che non indoviniate i miei desideri? Non avrei atteso neanche questi dieci giorni se avessi conosciuto i vostri sentimenti, devo andare senza conoscere il mio destino, ma tornerò qui o vi seguirò non appena possibile. Una parola, uno sguardo saranno sufficienti a farmi entrare in casa di vostro padre questa sera, o mai più

mercoledì 31 marzo 2021

Emma. Film del 1996

Dal libro al film, dalla letteratura classica inglese alla pellicola. Il libro “Emma” di Jane Auste è stato preso in prestito diverse volte dal mondo del cinema, oltre ad aver confezionato anche altrettanti rifacimenti per il piccolo schermo. Tra tutte le pellicole esistenti ricordo con piacere il film del regista Douglas McGrath, e ricordo un cast stellare con alcuni attori semisconosciuti per poi diventare familiari a tutti gli effetti. Premettendo che non si può paragonare con leggerezza i libri della letteratura classica con film e miniserie per la tv, e che non ho visto l’ultima trasposizione del 2020, tra tutte le pellicole presenti nel mercato includo la pellicola del 1996 come quella che ha ottenuto un buon risultato con ottime ambientazioni. 

venerdì 1 gennaio 2021

Non buttiamoci giù

Comunque, per farla breve, ho deciso di suicidarmi. Il problema col suicidio, però, è che non puoi farla breve, perché è la storia lunga che interessa alla gente, soprattutto la mia, perché io ero, e disgraziatamente ancora sono me, fino a oggi. Ah, perdonatemi, nel caso lo sapeste già. Ma io sono Martin Sharp, l’uomo che aveva tutto, la moglie, due figlie, tre cani, e almeno quattro People Choise Awards, oltre a cinque mattine a settimana nel più importante programma televisivo inglese. Ah, stavano perfino per offrirmi lunedì liberi. Fin qui tutto bene. Avevo raggiunto la mezza età indenne, e avevo qualche soldo in banca, finché non incontrai Susy Jenkins alla presentazione di una crema idratante da uomo. In mia difesa, Vostro Onore posso dire che sembrava che avesse 25 anni, ma non li aveva, finché nell’ordine comportò tabloid scatenanti, una pena detentiva breve, divorzio, discredito, rovina. La notte di capodanno dovrebbe essere una pausa per riprendere fiato, un punto e virgola. Beh, io ero arrivato al punto e basta. Sul serio. Perché mai non avrei dovuto desiderare di buttarmi giù da un palazzo?

venerdì 13 novembre 2020

Il quinto potere

È nota a tutti l’importanza della libertà di espressione, un diritto che si sposa con la prassi di salvaguardare l’identità di donne e uomini che lavorano al servizio dello Stato o per altre organizzazioni, e in barba alla consuetudine dettata dal limite di tali diritti, un uomo è riuscito far oscillare queste due certezze. I segreti di Stato sono sempre stati gli elementi principali d’incalcolabili libri noir, gialli e di spionaggio, e di tantissime pellicole, e all’inizio del nuovo secolo, un uomo, esattamente un pirata informatico, nella vita reale va oltre la fantasia letteraria svelando uno dopo l’altro notizie riservate. Un film biografico racconta come quest’uomo ha divulgato notizie segrete e mai rese pubbliche perché bollate col sigillo “Top Secret”, mettendo così a dura prova la libertà di stampa.

venerdì 16 ottobre 2020

Il giovane Karl Marx

A nome dei miei amici in Francia, in Germania, in Svizzera e in Belgio, mi presento qui davanti a voi oggi per esporre alcuni principi sui quali intendiamo fondare la lotta avvenire. Ma non facciamoci illusioni, questa lotta sarà estremamente violenta (…) probabilmente ci sono delle persone qui che piangono quando sentono le parole gentilezza, gentilezza, fraternità, ma le lacrime non danno il potere. Il potere non versa lacrime. La borghesia non mostra gentilezza e non la conquisterete con la gentilezza. Cittadini, amici, cari compagni, perché siamo qui oggi? Tutti gli uomini sono fratelli? Tutti sono fratelli? Io tutti quegli che sono qui oggi? I borghesi e gli operai sono davvero fratelli? No, non lo sono. Loro sono nemici. Noi dobbiamo sapere qual è il nostro obbiettivo. Siamo qui per un’idea astratta? Un sogno d’amore sentimentale? Quanto ci porterà lontano un’idea del genere?

lunedì 30 marzo 2020

Bel Ami. Storia di un seduttore

Nella Parigi di fine XIX secolo, un ex soldato al limite della povertà, sfrutta una sua dote, che madre natura  le ha regalato, per scalare i gradini della società: le sue ammiratrici lo chiamano Bel Ami, all’anagrafe George Duroy.
Quest’uomo, giovane, intraprendente, arrampicatore sociale, cinico e dominatore, conquista un’intera classe sociale della borghesia francese non con le capacità intellettuali, ma esclusivamente con il suo fascino.
In un primo momento sopravvive con un misero e modesto lavoro, in seguito ottiene un buon lavoro come giornalista grazie al suo charme, stregando i cuori di alcune donne facoltose e adulterine, e con favori poco nobili; e sempre circondato dal danaro altrui.
In poco tempo la sua vita  muta radicalmente: scala tutti i gradini della società che conta, donne annoiate e sposate con uomini potenti e ricchissimi cascano ai suoi piedi, impalma una potente vedova per divorziare poco dopo per sposarne un’altra più ricca e più giovane.

venerdì 27 marzo 2020

Amore e inganni

Lady Susan Vernon, una giovane e scaltra vedova, nota per essere una civetta, una manipolatrice e per essere stata attaccata da una serie di chiacchiere e malignità per il suo stile di vita, lascia la sua residenza di Langoford per traferirsi nella dimora dei parenti acquisiti a Churchill. Ma la cognata Catherine non la sopporta ed è preoccupata per il fratello Reginald DeCourcy perché è stato sedotto dall’ospite inatteso.
Lady Susan finge di essere una buona madre e una gentildonna impeccabile, e dietro le quinte trama per conquistare gli uomini e accaparrare denaro dai suoi corteggiatori, e mette in atto la sua tattica con la complicità dell’amica Alicia Johnson.

mercoledì 8 gennaio 2020

Suite Francese. Il film.

Un vecchio baule accoglieva un manoscritto incompiuto, e in ogni pagina si narrava ciò che accadde in Francia durante l’occupazione nazista.
Ogni pagina del libro, scritta con una calligrafia fittissima senza sprecare nessun angolo, racchiudeva il dolore della guerra, della deportazione, della fame e della sopravvivenza.
La scrittrice Irene Nemirovsky aveva previsto cinque parti, e non riuscì a completare il romanzo perché la deportarono e la  uccisero nel campo di sterminio di Auschwitz nel ’42, e per 60 anni il manoscritto ha aspettato che qualcuno lo leggesse.
Nel 2004 la figlia Denise Epstein Dauplè lo consegna alla stampa, e il romanzo "Suite Francese" diventa un caso editoriale tra i più toccanti degli ultimi anni.

mercoledì 17 luglio 2019

Macbeth. Film del 2015

Lo spietato Macdonwald delle isole d’Occidente, riceve rinforzi di fanti e cavalieri. E la fortuna, sorridendo alla sua impresa maledetta, opera come la sgualdrina di un ribelle. Ma, tutto serve a poco. Macbeth, il valoroso, ben si merita questo titolo. Disdegnando la fortuna e brandendo il ferro, fumante di sanguinosa strage come un prediletto del valore si aprì con fendenti la strada e giunse faccia a faccia col miserabile. Né gli strinse la mano o disse addio, finché non lo scucì dall’ombelico alle ganasce e piantò la sua testa sui nostri spalti. E in conclusione, la vittoria fu nostra

domenica 14 luglio 2019

Generazione Perduta di Vera Brittain

Da quasi dieci anni sentivo il bisogno, con un’insistenza ormai improrogabile, di scrivere qualcosa per mostrare a tutti quello che la guerra in sé e il periodo successivo a essa (più o meno dagli anni che vanno al 1941, e poi fino a circa il 1925) abbiano significato per gli uomini e le donne che sono nati e cresciuti poco prima che scoppiasse. Se mai ci fossi riuscita, volevo anche dare un’idea dei cambiamenti che quel periodo ha provocato nelle vite di individui molto diversi tra loro e che appartenevano all’ampia classe media della società da cui proviene anche la mia famiglia

mercoledì 10 aprile 2019

Ladyhawke

C’era una donna, con la pelle come di porcellana e con profondi occhi blu, come quelli di un uccello. E la sua Voce, dolce come quella di un angelo
"Ha parlato? Che cosa ha detto?"
"Le ho chiesto se stavo sognando, e lei ha detto di sì, ma non sono pazzo, devi credermi se ti dico queste cose"
"Ma io ti credo. Io credo ai sogni"
"Ma certo"
"Questa signora ti ha detto come si chiama?"
"No, non me l'ha detto, perché?"
Beh, si dà il caso che ella frequenti i miei sogni, e sarebbe bello se potessi chiamarla per nome e fingere di averla già incontrata. Io aspetto da tanto tempo di vederla. Ora dormiamo un po’, Ah! Il falco ci avvertirà se si avvicina qualcuno

sabato 2 febbraio 2019

Bright Star

Mia diletta signora, mi trovo adesso innanzi a un’amena finestra di questo cottage donde si scorge una campagna collinosa e si intravede il mare. La mattina è assai bella. Non so quanto sarebbe agile il mio spirito quale piacere potrei trarre dalla dimora qui se il vostro ricordo tanto non gravasse su di me. Domandatevi amore mio se non siate stata molto crudele ad avermi avvinto così, così distrutto dalla mia libertà. Quanto a me, non so come esprimere la mia devozione per una creatura di tanta bellezza. Vorrei una parola più fulgida che fulgore, più bella che bello. Vorrei che noi fossimo farfalle e vivessimo tre giorni d’estate. Tre simili giorni con voi li calmerei di tale delizia che 50 anni comuni non potrebbero mai racchiudere. Confesserete questo in una lettera? Dovete scrivermi immediatamente e dite in essa tutto quello che potete per consolarmi, fatela densa come una pozione di papaveri per inebriarmi, scrivete le parole più dolci e baciatele che io possa almeno posare le mie labbra dove furono le vostre

giovedì 14 giugno 2018

I diari della motocicletta

"Il piano: percorrere 8000 km in 4 mesi. Metodo: l'improvvisazione. Obiettivo: esplorare il continente latino-americano fino ad ora conosciuto solo attraverso i libri. Veicolo: la Poderosa; una Norton 500 del '39 che cade a pezzi. Pilota: Alberto Granado; il mio Alberto, Mial, amico di generosa corporatura, 29 anni, biochimico, autoproclamatosi "scienziato errante". Sogno del pilota: concludere il viaggio il giorno del suo 30esimo compleanno. Co-pilota: il sottoscritto. Ernesto Guevara De La Serna, El Fuser. 23 anni, laureando in medicina, studi sulla lebbra, patito di rugby e occasionalmente asmatico. L'itinerario: prima verso Sud, da Buenos Aires alla Patagonia, e poi il Cile. Quindi a Nord, lungo le Ande, la colonna vertebrale del continente, fino a Machu Picchu, e da lì al Lebbrosario di San Pablo nell’Amazzonia peruviana. Destinazione finale: la penisola di Guajira, in Venezuela. Cose che ci accomunano: inquietudine, grandi ideali, e un insaziabile amore per i viaggi"

domenica 22 aprile 2018

Julie & Julia

Ultimamente ho ripreso a rivedere film di ogni genere, e l’ultimo che sono riuscita a recuperare è una commedia americana del 2009 tratto da un romanzo autobiografico. Sottolineo che il film non è la classica opera cinematografica da Oscar, eppure lo voglio segnalare, in primis, per la simpatia dell’attrice che interpreta un personaggio fuori dal comune, e poi perché racconta due storie di due donne che appartengono a due epoche diverse in luoghi distanti tra di loro. Parallelamente assistiamo a due progetti legati alla cucina francese: Julia Child, una signora degli anni ’50, determinata nell’apprendere l’arte della cucina francese si iscrive ad un corso avanzato per chef diventando un’icona in America con la pubblicazione di un libro dal titolo  Imparare l’arte della cucina francese” e con un programma in tv tutto da scoprire; poi c’è Jiulie Powell, una donna trentenne dei nostri giorni insoddisfatta del suo lavoro, che per rompere la monotonia quotidiana decide di aprire un blog sulle ricette  della Child dal titolo: The Julie/Julia Project. Apparentemente le due storie sono distanti anni luce per ambiente e per circostanze, eppure per entrambe il destino dell’una si intreccia con l’altra, perché sono accomunate dallo stesso sogno, quello di imparare a cucinare.  

domenica 25 marzo 2018

Traffic. Il film

Il regista Steven Soderbergh, realizzando il film Traffic, riuscì in modo magistrale a collegare tre storie collocate in diversi ambienti, in diverse regioni, e unite da un filo comune: il traffico e la diffusione della droga tra il Messico e gli Stati Uniti. I contenuti delle storie sono rese  ancora più crude e naturali tingendo di giallo le scene ambientate in Messico e di blu intenso quelle relative alle zone degli Stati Uniti, sistema ben collaudato tale da risaltare la durezza dei luoghi e dei personaggi, rilasciando così quel distacco e quella freddezza tipico di tali ambienti.
Tali scene, tali storie, pur essendo differenti tra di loro per contesto politico-sociale, si incrociano tra di loro in modo casuale e naturale, per cui avvistiamo alcuni personaggi che sfiorano le altre storie; apparentemente ciascuna storia è isolata dall'altra, e allo stesso tempo sono tutte collegate dallo stesso filo: il commercio e la distribuzione delle sostanze stupefacenti.
Gli elementi colore e incrocio tra le storie sono quelli che rendono il film più attraente, arricchendolo ancor di più in ogni lato, e rendendo così più credibile ciò che si vuole narrare. Il risultato ottenuto è talmente perfetto tale da ottenere prestigiosi premi, come l’Oscar al miglior attore non protagonista a Benicio Del Toro, Miglior regia a Steven Soderbergh, Miglior Sceneggiatura non originale a Stephen Gahan e Miglior Montaggio a Stephen Mirrione.

domenica 27 agosto 2017

Il lato positivo

Pat Solitano è un uomo affetto da disturbo bipolare con gravi alterazioni dell’umore, e  dopo aver massacrato di botte l’amante della moglie, trascorre otto mesi in un ospedale psichiatrico. Appena dimesso dall’istituto ritorna a casa dai suoi genitori con l’umore tipico di chi rivuole riprendere in mano la propria esistenza. Pat è determinato a riabilitare la propria reputazione e, ricostruendo il suo modo di vivere liberandosi dal suo passato, riorganizza la sua vita, legge, fa jogging tutti i giorni, e non ha intenzione di sprecare neanche un attimo del suo tempo. Più di ogni cosa insegue il suo tarlo fisso, vale a dire riconquistare la fiducia della moglie infedele, la quale però non ne vuole saper nulla. La malattia di Pat sarà il suo tallone di Achille, le tensioni nervose e le crisi isteriche sono all’ordine del giorno creando mal di pancia alla famiglia e ai vicini di casa; in un primo momento è tranquillo, e in un baleno distrugge i progressi raggiunti con tanta fatica, e ciò è un problema perché la strada per la casa di cura è dietro l’angolo. Pat non riesce a controllarsi, basta sentire una canzone che già è sull’orlo di una crisi isterica, fino a quando conosce Tiffany ad una cena, una donna anch’essa con disturbi della personalità causati dalla perdita del marito, con cui potrà scambiare idee e stili di vita. Pat e Tiffany si alleano e assieme cercano di superare le difficoltà quotidiane aiutandosi reciprocamente: Pat aiuterà Tiffany a mettere su un balletto per una gara alla quale la tipa spera di non lasciarsi sfuggire, e Tiffany aiuterà Pat a rappacificarsi con la moglie. La complicità di Pat e Tiffany sono la medicina per combattere le ossessioni interiori di entrambi, quotidianamente si scontrano verbalmente senza peli sulla lingua, si rappacificano e  si comprendono pur parlando lingue diverse.

giovedì 1 giugno 2017

Il cigno nero


Il direttore artistico del New York City Ballet, Thomas  Leroy, desidera per l’apertura della nuova stagione teatrale di New York, mettere in scena una nuova versione del balletto Il lago dei cigni.
La parte del personaggio principale  non è semplice perché colei che sarà scelta per interpretare il cigno, dovrà recitare contemporaneamente due distinti ruoli: il lato positivo ed innocente del cigno bianco, e il lato oscuro, malvagio e sensuale del cigno nero. A chi sarà assegnata la parte?
Il direttore artistico sta cercando una ballerina che sia in grado di sostituire la sua “principessina” Beth e che sia in grado di svolgere alla perfezione i due ruoli. Nel corpo di ballo del New York City Ballet c’è la talentuosa ballerina Nina, figlia d’arte, una donna fragile, meticolosa, determinata, alla ricerca della perfezione, e lavora duramente in modo maniacale, in più ambisce ad ottenere la parte; ma più di tutti, nella mente della giovane ballerina,  c'è un unico obbiettivo: la perfezione. Nina vuole diventare la migliore ballerina, vuole diventare la nuova stella, la nuova principessina come Beth; per raggiungere il livello della ex musa del balletto, fruga nel suo camerino e si appropria di alcuni suoi oggetti perché anch'essa ha il dono della perfezione. Per il direttore artistico, Nina è preparata per interpretare il cigno bianco, ma per il suo carattere rigido e poco disinibita non è adatta per la parte del cigno nero, e nonostante ciò la sceglie ugualmente perché è convinto che riuscirà a far emergere il lato oscuro che è dentro di lei.

lunedì 24 aprile 2017

La talpa


Ambientare un film di spionaggio in piena guerra fredda a Londra nei primi anni settanta è l’ideale per passare una serata piacevole. Se poi il film è tratto da un libro di John Le Carré, con personaggi formati prevalentemente da agenti segreti doppiogiochisti impersonati da attori stellari del calibro John Hurt/Gary Oldman, sicuramente la pellicola è di ottima fattura.
La talpa è il classico film di una volta, quelli che vedevo da piccola, lento e riflessivo, senza sparatorie gratuite, gli ambienti sono oscuri dove si respira e si tocca con mano la polvere e l’umidità dei vecchi uffici, e soprattutto c’è sobrietà e tranquillità nei dialoghi trai i personaggi. 
Lo sguardo degli attori, i movimenti della testa, delle spalle e di tutto il corpo sono gli elementi che caratterizzano il film e non parole e parole e parole, e le abilità degli attori riescono a nutrire e a riempire i vuoti stimolando il cervello di chi segue il film. Il personaggio principale appare in tutta la sua interezza e inizia a parlare dopo circa 20 minuti.