Questa volta le Voci appartengono a una storia reale romanzata ambientata nei primi del Novecento, si riferiscono alla nascita di una catena di negozi aperto e gestito da donne, in un mondo nel quale alle donne non era concesso compiere un passo così importante. E se aggiungiamo che a distanza di anni, anche se le primissime proprietarie sono morte, è ancora lì, rilevo che vale la pena immergersi in questa lettura. Il libro di Charlotte Jacobie, dal titolo Le ragazze dell’atelier dei profumi, apre le porte a un periodo storico ricco di avvenimenti, e con una scrittura gradevole e lineare si incontrano personaggi degni della nostra attenzione.
Per la stesura
dell’opera, Charlotte Jacobi ha fuso da una parte fatti reali impressi in documenti
ufficiali, e dall’altra ricostruzioni fittizie allo scopo di fronteggiare la
mancanza d’informazioni non pervenute ai giorni nostri, dando così la
possibilità di conoscere la storia d’imprenditrici dimenticate, o trascurate, o
sconosciute, o peggio inizialmente ignorate, sottovalutate.
Si racconta la storia della
profumeria tedesca Douglas aperta da due sorelle con il sostegno di un’altra
imprenditrice, e in 384 pagine si ripercorrono tutte le fasi compiute da due
semplici donne, definibili eccezionali agli inizi del Novecento, nel quale si
trasformò un semplice negozio in un’icona, considerata ancora oggi come un’eccellenza
del settore delle profumerie.
Le sorelle Marie e Anna Carstens
riuscirono a realizzare un sogno sorto quando erano bambine, appunto aprire una
profumeria tutta loro perché appassionate di essenze e fragranze. Prima di
iniziare il loro percorso, coinvolgono l’imprenditrice Berta Kolbe, titolare
della ditta di saponi Douglas, la quale autorizzò l'uso del nome della sua azienda per dare un forte slancio al negozio, perché noto come sinonimo di
eccellenza.
Contro il volere di tutti perché
donne, con determinazione seguirono la propria strada senza ascoltare le
malelingue misogine dettate dalla società, e colpendo il centro dal primo
giorno, aprirono la profumeria ad Amburgo, un negozio che divenne in poco tempo
un famosissimo luogo definito il numero uno del settore a livello mondiale.
La storia del negozio è
strettamente legata alla presenza d’illustri personaggi della profumeria di
altissima qualità, per cui Marie e Anna collaborarono con i più noti e
influenti profumieri europei, scelsero direttamente senza interposte persone
essenze pregiate, e misero in opera consigli ricevuti da altrettanti influenti
personaggi, tra i quali Coco Chanel. I maggiori stilisti dei profumi decisero a
loro volta di collaborare con la profumeria Douglas per l’altissima capacità e
intuito delle sorelle Carstens, e avevano ragione, perché da un semplice negozio
venne fuori un impero rinomato e punto di riferimento non solo in Germania, ma
ovunque.
In poco tempo, grazie alle loro
innate capacità, trasformarono un sogno in un impero, ma non è stato semplice emergere
e farsi conoscere, lavorarono duramente per avviare e restare in campo, e per
dare maggiore prestigio al loro “gioiello” viaggiarono in diverse città
europee, in primis Parigi, il luogo centrale della profumeria numero uno.
Il romanzo non riguarda solo il mondo degli stilisti dei profumi, non è incentrato esclusivamente sulle essenze pregiate, sul lavoro femminile e su clienti facoltosi. Nel romanzo si esplorano le problematicità tipiche di una società patriarcale, nella quale le donne non potevano decidere e diventare imprenditrici.
Le profumiere Carstens, oltre ad avere capacità innate, si considerano coraggiose per aver scelto di lavorare in autonomia contro il parere dei genitori e dei fidanzati, perché per loro c’era solo una strada da percorrere, aprire una profumeria ed essere indipendenti.
Il primo ostacolo da affrontare è quello di andare contro la società, di lottare
contro i pregiudizi sociali, e farsi accettare come imprenditrici e non come
sognatrici senza consistenza.
La storia delle sorelle Carstens
è un caso di emancipazione femminile, nel quale si evince che il lavoro,
mettersi in gioco, aspirare a una carriera in qualsiasi campo, appartiene sia
alle donne che agli uomini.
Leggere il libro di Charlotte
Jacobi è un modo per conoscere un’arte antica, capire come da un semplice fiore
o essenza si genera un profumo adatto e assegnato a un soggetto e non ad un
altro.
Leggere il romanzo biografico di Charlotte Jacobi significa immergersi in una lettura senza sganciarsi dalla storia reale della Germania e dell’Europa del Novecento, ogni azione compiuta dalle stiliste del profumo vanno di pari passo con l’evolversi di eventi storici drammatici.
Il lavoro delle sorelle Carstens è ostacolato e osteggiato
dalla guerra e da scelte politiche sbagliate che sfociarono nell’emissione di
leggi razziali, impedendo il libero scambio di idee, materie prime e prodotti
essenziali per sorreggere un mercato agguerrito come il settore della
profumeria, impedendo così di stare a galla e in equilibrio in modo naturale.
È una lettura positiva per aver
fatto scoprire imprenditrici tutte al femminile, mostrando le difficoltà di
ciascun personaggio, ma come ogni lettura c’è sempre un aspetto negativo.
Come capita spesso, quando si termina un libro, si tende ad arricchire ciò che si è appreso dalla lettura, si cerca altro materiale per approfondire il discorso, e tra il nuovo materiale e la nota di Charlotte Jacobi si scopre alla fine del libro che alcune parti non sono mai esistite; praticamente alcuni episodi sono stati incollati per arricchire la trama.
In prima battuta si evince che la stesura del romanzo
biografico è frutto di un accurato studio di documenti ufficiali, si pensa di
avere tra le mani un genuino lavoro, e a lettura ultimata, nelle note, si
apprende quali parti non appartengono alla realtà. Questo sistema lascia
l’amaro in bocca.
Scheda del libro:
Titolo: Le ragazze dell’atelier
dei profumi
Titolo originale: Die Douglas-Schwestern
Autore: Charlotte Jacobi
Traduttore: Irene Abigail
Piccinini
Genere: romanzo storico
Casa editrice: Tre60
Pagine: 384
Anno: 2021
Prezzo di copertina: € 16,00
Li ho letti tutti e mi sono piaciuti molto.
RispondiEliminasinforosa
Per il momento ho letto solo questo volume. Spero di recuperare anche gli altri, mi piacerebbe continuare e scoprire gli altri libri di Charlotte Jacobbi.
EliminaCiao @Sinforosa.