Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.
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martedì 11 marzo 2025

Voci dalla stessa penna

Questa volta mi sono organizzata inseguendo una sorta di esperimento: ho letto esclusivamente i libri di una sola autrice. La scelta è stata dettata dalla casualità e anche dalla fortuna. Chi come me frequenta le biblioteche, sa quanto sia difficile accaparrare le novità o materiale super richiesto. In alcuni casi le liste d’attesa sono lunghe e quando si premia la pazienza, finalmente, si acciuffano senza riflettere. Inaspettatamente, questa volta, due biblioteche erano fornite dei libri di Ilaria Tuti, quelli che non ero riuscita a prendere a causa della lista d’attesa interminabile, in più avevano appena catalogato l’ultimo romanzo. Leggere scritti provenienti dalla stessa mente, consente di saltare con disinvoltura da un libro all’altro, da un genere e l’altro, in questo caso gialli-thriller e romanzi storici, senza avere quello stordimento iniziale previsto quando si prendono in mano libri scritti da più autori con uno stile diverso. 

martedì 10 settembre 2024

Letture stagionali

A ogni stagione una propria lettura. Questo è il problema. Sembra che il periodo estivo faccia emergere questo pensiero. Sembra che alcuni lettori adottino un sistema di filtraggio tra letture estive e quelle invernali. Dal mio punto di vista è impossibile (e ingestibile) organizzare le letture in base alle stagioni. Esiste da tempo l’elenco interminabile dei libri da leggere, e incastrare le letture in alcuni particolari momenti, guardando esclusivamente il calendario, ostacola ancora di più la spunta dei libri da terminare e da porre nella libreria. Ognuno scandisce le scelte dei libri da leggere seguendo determinate ingegnosità, ma dal mio punto di vista, quando si adocchia un testo di qualsiasi natura, salvo qualche eccezione, si divora senza mettere in atto delle strategie dettate dal tempo che scorre.  

mercoledì 1 maggio 2024

Presunto innocente

Un legal thriller americano del 1987, ricordato per una serie di circostanze, tra i quali l’esordio di uno scrittore diventato dal primo momento, subito dopo la pubblicazione, una pietra miliare dell’intero settore, riconosciuto anche dai cinofili per essere stato impresso nel mondo del cinema. Presunto Innocente di Scott Turow riuscì a conquistare sia i lettori e sia i cinofili, e chissà se lo scrittore, mentre scriveva il libro, si rese conto, o se avvertì, qualche segnale sulla portata della storia, del modo di scrivere e sull’esposizione dei fatti; tutti dettagli additati come ben calibrati in una nuova veste letteraria.

domenica 23 aprile 2023

Doppio misto con la morte

A Thornden, un piccolo villaggio vicino a Londra, in una grande villa si stanno disputando delle gare di tennis suddividendo i giocatori in coppie, in più, per creare una magnifica atmosfera, è stato organizzato anche un rinfresco. Tutti gli invitati sono dei facoltosi personaggi, e tra uno spuntino e l’altro, e una gara e l’altra, c’è anche lo spazio per i piccoli pettegolezzi e discorsi di ogni genere. Mentre tutti si divertono ai Cedri, così si chiama la villa, a pochi chilometri si consuma un delitto, e il malcapitato è uno delle persone più chiacchierate e odiate della zona.

mercoledì 5 ottobre 2022

Fiori sopra l’inferno

La scrittrice sviluppa la storia prendendo in considerazione più elementi, e il lettore è sollecitato nel captare i vari segnali, iniziando dal carattere della protagonista e dal luogo in cui si intrecciano i fatti. Il primo elemento riguarda lo stato psicologico della protagonista, la quale è una stimata professionista dal carattere severo, astuta, preparata con dei segreti di tipo personale. Teresa Battaglia, questo è il nome della protagonista, lavora in un ambiente di tipo maschile, e si presume che per farsi apprezzare professionalmente abbia affusolato il suo carattere per combattere a trecentosessanta gradi, e se aggiungo che è un commissario di polizia, il suo carattere si scontra con i classici apprezzamenti di tipo sociale e misogino.

domenica 13 giugno 2021

I ragazzi Montessori

Raramente leggo romanzi per ragazzi, e per questo motivo non ho mai scritto nulla nel Taccuino, e oggi, per la prima volta, ne segnalo uno perché voglio registrare l'argomento trattato e le ambientazioni. Esattamente si parla della didattica nel periodo estivo in un'insolita scuola. Con la chiusura delle scuole molte famiglie inseriscono i loro figli in corsi, campeggi, strutture di ogni genere; c’è l’imbarazzo della scelta. Nel romanzo di Teresa Porcella i protagonisti non si iscrivono in modo passivo a una scuola privata o pubblica, ma lavorano in prima persona gestendola loro in modo attivo lontano dagli sguardi degli adulti. Nella scuola i ragazzi seguono lo schema pedagogico ideato dalla Dottoressa Maria Montessori, la quale è entrata nella storia per aver rivoluzionato il mondo dell’educazione dei più piccoli.

domenica 16 maggio 2021

Il segno del comando

Correva l’anno 1971 quando la RAI trasmise in cinque puntate uno degli sceneggiati più belli e perfetti della tv. Se dico sceneggiato doc degli anni Settanta, ognuno ha in mente un titolo, e tutti, proprio tutti, ripeteranno “Il segno del comando”. Le basi per definirlo un capolavoro ci sono tutti: ottima sceneggiatura, eccellente fotografia, storia accattivante, musica perfetta per ogni scena, una regia che fece scuola, e più di ogni cosa la recitazione perché in un colpo solo c’è la crema DOC del teatro italiano. Il punto di forza dell’intera opera d’arte (io la definisco così) è l’intreccio di una serie di generi, i quali si mescolano, si amalgamano, si toccano e si sfiorano con un tatto geniale, talmente perfetto da mandare in visibilio un’intera nazione paralizzandolo sullo schermo dalla prima fino all’ultima puntata, ripetendo lo stesso risultato ogni volta che la RAI trasmise le repliche.

domenica 23 giugno 2019

Il porto delle nebbie

Quando aveva lasciato Parigi, verso le tre del pomeriggio, la folla brulicava ancora sotto un pallido sole autunnale. Poi, verso Mantes, si erano accese le lampade dello scompartimento. A Evreux, fuori era tutto buio. E adesso, attraverso i finestrini lungo i quali scivolavano gocce di vapore, si vedeva una fitta nebbia che circondava di un alone lattiginoso le luci della strade ferrata. Sprofondato in un angolo, con la nuca appoggiata al bordo del sedile e gli occhi socchiusi, Maigret osservava meccanicamente i due personaggi che aveva di fronte, così diversi l’uno dall’altro.
 
 
Un uomo vaga per le vie di Parigi, ha una vistosa ferita alla testa causata da un colpo di pistola perfettamente medicata da mani esperte e in via di guarigione; l'uomo misterioso non è in grado di parlare e di ricordare l'accaduto e le sue generalità, indossa abiti nuovi e puliti, non ha documenti, non possiede un portafoglio, ha qualche spicciolo in tasca.

giovedì 25 ottobre 2018

Il mistero della signora scomparsa

Improvvisamente sentì un dolore violento alla nuca. Non fece quasi a tempo a rendersene conto, che le montagne incappucciate di bianco presero a oscillare, il cielo azzurro diventò nero, e lei sprofondò nel buio. Quando Iris riprese conoscenza, la vista le tornò, dapprima a chiazze. Scorse frammenti di facce sospese nell’aria. Sembravano tutte la stessa: ossuta e giallastra, con gli occhi neri e i denti guasti. Piano piano si rese conto di essere sdraiata su una panca in una specie di capanno buio, attorniata da una cerchia di donne. Erano donne di paese, accomunate dagli stessi tratti etnici, e rese ancora più assomiglianti l’una all’altra dai matrimoni fra consanguinei. La scrutavano con indifferenza apatia, come se fosse un qualche spettacolo di strada: un animale morente o un uomo in preda alle convulsioni. Non c’era traccia di compassione sui loro visi vacui, nessuna luce di curiosità nei loro sguardi ottusi. Così assoluto era il loro distacco, che parevano prive di qualsiasi naturale istinto umano

domenica 24 aprile 2016

Da un libro all’altro II

Titolo: Il profumo delle foglie di limone;
Autore: Clara Sanchez;
Editore: Garzanti;
Genere: romanzo;
Anno: 2011;
Pagine: 360;
Prezzo di copertina: € 18,60. 
 
Su sollecitazione della mia bibliotecaria, dopo quanto mi ha riferito sul successo del libro e come sia stato apprezzato dai lettori, ho preso in prestito il romanzo spagnolo e l’ho letto in pochi giorni. Sinceramente non volevo leggere un libro suddiviso in capitoli alternando i punti di vista dei due protagonisti, Sandra (una donna spensierata e incinta) e Julian (un cacciatore di nazisti, giunto in Spagna dopo aver ricevuto la lettera dell’amico con cui ha condivise la terribile permanenza a Mauthsen), ma sentendo quanto è piaciuto mi sono fatta trasportare dal consiglio. Scherzosamente potrei sottotitolarlo come “non prendere le caramelle dagli sconosciuti”; eppure l’incontro tra Sandra e i due sconosciuti Fredrik e Karin suggerisce questa espressione. Il libro colpisce per l’immensa e irrazionale ingenuità della protagonista e per la profonda amicizia con persone appartenenti a diverse generazioni. Nonostante la giovine Sandra sia poco attenta nello scegliere le amicizie, trascorso un primo periodo spensierato e tranquillo, e dopo aver conosciuto e sentito la storia raccontata da Julian, comincia a studiare la coppia di vecchietti con la giusta attenzione e a guardarli con occhi diversi. L’incontro tra Sandra e Julian sfocerà anch’esso in un’amicizia tra due persone appartenenti a diverse generazioni; e con l’incredulità iniziale di lei e poi la consapevolezza di ciò che stanno scoprendo con le loro indagini, Julian riuscirà a mutare definitivamente il percorso di vita e l’incoscienza della giovane donna; e assieme incroceranno i loro destini e la loro esistenza non sarà più la stessa.