Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.

lunedì 27 novembre 2017

Dolcetto alla nocciola e panna

Preparare un dolcetto per le occasioni speciali non sempre porta al risultato sperato: alcune volte non cuoce al punto giusto, o peggio si può sgonfiare, o mostruosamente si può bruciare. Così, per sviare l’ostacolo, questa volta nel Taccuino annotterò una ricetta per cuochi sfigati molto particolare: sarà un dolcetto, una sfogliatina alla nocciola con statti di panna per golosoni.
La singolarità del dolcetto sta nell’aspetto e negli ingredienti: si guarda, non si mangia e, ciliegina sulla torta, non si ingrassa, per di più è arricchito di sorrisi e allegria. È il tipico regalo da mille e una notte.
E sì, il dolcetto è fatto a mano con l’uncinetto con gli avanzi di vecchi gomitoli di cotone, e per le persone che padroneggiano con l’uncinetto prepararlo è di vertente, possiamo usare tutta la nostra immaginazione e tutta la nostra creatività per un regalo speciale per golosoni incalliti.

sabato 18 novembre 2017

La via del male di Grazia Deledda

Un giovane contadino nuorese, Pietro Benu, prende servizio presso dei piccoli possidenti di terreno, i Noina. L’uomo è giovane, forte, perbene, ed è considerato dai suoi concittadini un grande e onesto lavoratore, ma con un particolare in più da non sottovalutare per i suoi datori di lavoro: è nato povero e lo sarà per sempre. Pietro ha una buona reputazione, ma oltre al duro lavoro non può pretendere più di ciò che ha, non potrà migliorare la propria posizione sociale perché per la mentalità di alcuni sarà sempre un povero contadino. Per cui non potrà mai perdere la testa per la ricca Maria Noina, figlia del suo datore.
All’inizio Pietro fa la corte alla nipote dei Noina, Sabina, una donna non ricca, e i due si innamorano, e non c’è nulla di male per le umili origine della donna anche se parente di proprietari terrieri. Ma in seguito Pietro si invaghisce della ricca Maria, una donna ambiziosa che mira a un matrimonio di convenienza.

mercoledì 1 novembre 2017

I primi 30 anni di Secrets of the Beehive

Uno dei momenti più piacevoli della serata è accendere il vecchio radione o il PC, inserire un cd e ascoltare musica non commerciale. Un paio di giorni fa ho riascoltato per l’ennesima volta l’album Secrets of the Beehive di David Sylvian e sfogliando il foglietto interno mentre ascoltavo i pezzi musicali mi è apparso una data, quella di pubblicazione: 1987. Caspita, ho pensato, ascolto Secrets of the Beehive da 30 e non mi stanca mai. L’origine di questo attaccamento può essere spiegato solo dal fatto di avere tra le mani non un opera commerciale usa e getta ma un’opera d’arte da assaporare nelle ore più impensabili. L’album è intriso di atmosfere incantevoli e rilassanti frutto di mescolanze di note da scoprire ogni qualvolta si decide di riascoltarlo, specie in solitudine lontani dal classico rumore dettato dalla musica commerciale usa e getta. Ho sempre paragonato la musica dell’artista inglese al vino: più si ascolta e più si apprezza, più si ascolta e più si notano atmosfere nuove. Per questo motivo non mi deve sorprendere il fatto di avere sempre tra le mani  lo stesso album da trent’anni. Ascoltare lo stesso album per lungo tempo non è sinonimo di monotonia ma  è la consapevolezza di avere tra le mani un’opera d’arte da assaporare giorno dopo giorno, anno dopo anno come si degusta un eccellente vino d’annata.