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domenica 7 aprile 2019

L’inganno di Thomas Cullinan

1864. Virginia. Nel pieno della guerra di successione tra nordisti e sudisti, in un luogo sperduto e isolato dal mondo, risiedono in un collegio femminile donne adulte, bambine e ragazze dal carattere diverso: due sorelle e insegnanti, Miss Martha e Miss Harriet Farnsworth, la domestica, e le allieve di diversa età Amelia Dabney, Emily Stevenson, Alicia Simms, Marie Deveraux e Edwina Morrow. Alcune donne hanno un carattere forte o incline alla sottomissione, o mentalmente emancipate, c'è qualche ribelle, o donne piene di rancore o dalla voglia di vivere, e tutte sono controllate dalla stessa donna: la direttrice del collegio.
Le storie sono narrate in prima persona da otto Voci, e ognuna espone il suo punto di vista tratteggiando ciò che vede e sente, e contemporaneamente rovescia la Voce di un’altra donna dal carattere opposto. In buona parte del libro i difetti e i pregi, come le aspettative o i desideri, si modificano o vengono messe in dubbio costantemente: si passa da pure emozioni fantastiche, ai sentimenti più profondi fino ai drammi, e sempre raccontati in modo diverso da ciascun ospite del collegio. Ogni protagonista indaga sulle emozioni, sulle debolezze, sulle bugie, sulle gelosie, qualcuno è innocente, curiosa o semplicemente spaventata e piano piano ci accorgiamo che nessuno ha la soluzione in tasca perché esistono più versioni in base alla Voce che si alterna: in concreto la soluzione del dilemma è incerta fino alla fine della storia.
Nel collegio, le giornate trascorrono sempre in modo monotono, si alternano le lezioni,  le letture e lo studio, tra ore dedicate al ricamo, al cucito, alla musica, alle preghiere recitate meccanicamente fino alla consumazione dei pasti.
Mentre il tempo trascorre lentamente, un giorno compare un uomo gravemente ferito nei combattimenti e in fin di vita: è un disertore dell'esercito nordista, giovane e irlandese che amplificherà le incertezze di ciascun personaggio, aggiungendo nuovo materiale ai nostri dubbi.
Il caporale John McBurney, così si chiama l’unico uomo presente nel collegio, ha un carattere indefinibile perché anch’esso muta al mutare delle Voci narranti, e fino all’ultimo non si conoscono a fondo le sue generalità, ciò che pensa e le sue reali intenzioni, e con i racconti delle donne, piano piano aggiungiamo un particolare, anche se non siamo in grado di comprendere quale sia la realtà. L’unico uomo presente nel collegio appare come bisognoso di cure, una volta diventa il confidente di un'allieva e successivamente di altre donne, e subito dopo si presenta come un carnefice, raggira e manipola le giovani donne, e dopo si pente ottenendo il perdono e il rispetto, che perde una volta conquistato. Il gioco delle danze dei racconti tra le donne e il caporale, tra forti sentimenti e confidenze, mischiato alla crudeltà mentale e all’intelligenza dei personaggi, si alterna fino a raggiungere il limbo, da cui si esce in modo drammatico.
 

 
Nel libro di Thomas Cullinan regna il dubbio e le incertezze, iniziando dalla complessità delle persone che abitano nel collegio, tutte Voci narranti che mutano quando si cambia il soggetto o l’oggetto della circostanza. Un’altra incertezza riguarda il genere, perché se lo definiamo genericamente un romanzo e vogliamo qualcosa in più, non si riesce a capire se si può includere tra i thriller o tra gli horror, o se abbiamo tra le mani il classico libro gotico, o semplicemente un giallo o noir: non riesco a definirlo perché ciascuno difetta di un elemento. All’inizio non riuscivo a leggerlo per la pesantezza delle storie e per le continue modifiche del soggetto narrante, che sono ben otto, e l’alternanza di verità distrutte dalle incertezze, e questo tira e mola ha appesantito i ragionamenti con ripetute oscillazioni di soggettività. Più di una volta ho interrotto la lettura con la frase “Accidenti, lo scrittore mi sta imbrogliando, stavo ingranando invece...” non capendo che il personaggio era cambiato e quindi le emozioni erano diverse: situazione che si presenta per il gran numero di personaggi che parlano in prima persona accavallandosi tra un capitolo e l’altro. È il classico libro che si capisce una volta arrivati alla fine delle pagine: solo in questo momento si riesce a inquadrare tutti i personaggi del libro.
 
 
 
Scheda del libro
Titolo: L’inganno
Sottotitolo: Innocenti, prima di essere tradite
Autore: Thomas Cullinan
Titolo originale: The beguiled
Traduttori: Elena e Letizia Sacchini
Genere: Romanzo
Prezzo di copertina: € 17,00
Anno: 2017
Pagine: 472
 


4 commenti:

  1. Un romanzo davvero complesso che tutto sommato mi incuriosisce. Grazie per questa segnalazione. Buona notte.
    sinforosa

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    1. Più che complesso. Normalmente si riscontrano delle difficoltà se i personaggi narranti sono duo o tre, e nel libro sono otto donne dal carattere e dall’età completamente differente: una volta parla una donna adulta, poi una bambina e poi una ragazza. Più di una volta ho abbandonato il libro nel comodino perché non riuscivo a inquadrare i personaggi. Buona giornata @Sinforosa

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  2. Risposte
    1. È questo il dilemma: come cataloghiamo il libro? La soluzione è nel titolo: l’inganno. Forse è un romanzo gotico. In più non riuscivo a riassumere i contenuti nel post, e ho dovuto tagliare tutte le storie narrate per non appesantirlo; sviscerare otto personaggi più il disertore è pesante per chi scrive e per chi legge. È un libro da consigliare e da leggere a piccole dosi. Buon lunedì @Gus

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