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giovedì 14 dicembre 2023

Schiavo d’amore di W. Somerset Maugham

Questo è un romanzo molto lungo, e mi vergogno di accrescerne la lunghezza con una prefazione”. Così inizia la presentazione del libro di William Somerset Maugham. È un ragionamento dai contorni sani e autentici, definibile schietto, perché Schiavo d’amore è un romanzo imponente, interminabile per la presenza di molte pagine scritte con caratteri piccoli (almeno così è stato strutturato il mio libro), per la vastità di trasformazioni del personaggio principale, il quale passa da un lavoro all’altro, da un paese all’altro, e ancora da un argomento all’altro, e poi da una crisi all’altra di tipo economico e personale. La lunghezza non deve scoraggiare, perché la scrittura è lineare, in più dal punto di vista letterario è ben strutturato tanto da essere stato inserito tra i libri più importanti del Novecento.

Gli argomenti trattati sono vari e si colgono mentre si procede con la lettura, e tutti nutrono e incrementano la trama, e ogni passo è utile per approfondire le dinamiche e le scelte dei protagonisti, fino a elaborare i classici dilemmi, come i limiti del genere umano, le difficoltà e il senso della vita.

Un argomento ben tracciato riguarda il tema dell’emarginazione e dell’inserimento nella società delle persone affette da patologie fisiche e da handicap. Il tema dell’handicap arricchisce le argomentazioni da elaborare, e con la lettura ci si concentra sulle dinamiche sentimenti-malattia, valori interni con quelli esterni e le potenzialità di un uomo non ben accettato da una società chiusa. In questo punto del romanzo si sviscera la psiche di una persona dall’infanzia all’età adulta, si segnalano i passi che si compiono per modellare la mentalità di una società opprimente e selettiva.

Lo stato psicologico del protagonista Philip è strettamente legato al suo handicap, perché ha una malformazione al piede, chiamato “piede equino”, e per sopravvivere e gestire il quotidiano lontano da occhi indiscreti, e dagli sguardi di esseri viventi dalla mentalità ristretta, salvo rari casi nasconde il “difetto” senza nominarlo.

Un'altra parte centrale del romanzo riguarda il valore dell’amicizia e i rapporti con i colleghi, inoltre lo scambio d’idee tra persone appartenenti a mondi opposti e l’accettazione e/o il rifiuto all’interno di un gruppo.

Tra i vari argomenti si può accennare anche un tema che primeggia su tutte gli altri, vale a dire le relazioni affettive tra il protagonista e ciascun personaggio. Da questo punto di vista, si estendono le basi della trama, come il rapporto tra il protagonista e gli zii che lo accolgono come un figlio quando perde i genitori in tenera età, di conseguenza si sviluppano temi delicatissimi, come la morte dei genitori, l’affido e l’adozione di un minore. Gli affetti familiari si arricchiscono con gli incontri casuali della vita, come quando compare una figura femminile, la quale è stata capace di rovinare la mente e il fisico di Philip; per cui si da ampio spazio alle relazioni sentimentali, quelli forti e incontrollabili.

Riassumere la trama con un piccolo riassunto è problematico, perché lo scrittore ha inserito una serie di valori della vita di tutti noi, sviscerandoli, modellandoli e trasformandoli rendendoli naturali, crudi e allo stesso tempo passionali. Sostanzialmente è impensabile sintetizzare in un colpo solo la trama già ben strutturata con una serie di elementi, come: la psiche di ciascun personaggio ben integrato con le dinamiche della società; la perdita e la riconquista della propria posizione all’interno della stessa società; l’affermazione e la difesa dei propri valori di tipo religiosi e politici.

Lo scrittore è stato capace di intrattenere il lettore fino alla fine senza perderlo di vista, ad esempio riuscendo a far convergere la psiche di ciascun personaggio verso il lettore, trasportandolo nella mente di chi segue le vicende inserite nel libro. Ogni azione penetra nell’animo di ciascun lettore, ci si chiede come si possano muovere i fili della finzione esposti nel romanzo da collegare alla realtà, perché se ogni azione è commessa da personaggi immaginari, si può ben inquadrare e riconoscere nella vita di tutti i giorni anche se muta la società. La trama non invecchia perché i valori e le perplessità del romanzo si possono sviscerare in qualsiasi società e in qualsiasi periodo storico.

Schiavo d’amore è un capolavoro e non si può considerare come un semplice romanzo, perché contiene alcuni elementi estrapolati dalla vita dello scrittore; quindi è necessario catalogarlo come un romanzo semiautobiografico.

Personalmente considero il romanzo eccellente sotto ogni punto di vista, e per la grandezza del romanzo, inserito tra i più importanti del Novecento, consiglio vivamente la lettura del libro Schiavo d’amore.

 


Scheda del libro:

Titolo: Schiavo d’amore

Autore: William Somerset Maugham

Titolo originale: Of human bondage

Traduzione: Franco Salvatorelli

Casa editrice: Gli Adelphi

Genere: romanzo

Sottogenere: autobiografia

Anno: 2012

Pagine: 619

Prezzo di copertina: € 14,00

 

Annotazione: ti potrebbe interessare anche un altro romanzo dello stesso autore, Il velo dipinto, clicca QUI

 

N.B. nel Taccuino c’è un adattamento cinematografico tratto dal libro, e lo trovi QUI

 

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