Le Voci di oggi si riferiscono a un adattamento cinematografico tratto dal thriller Mia cugina Rachele di Daphne Du Maurier. Non è la prima volta che il cinema prende in mano il capolavoro della scrittrice inglese per imprimerlo nel grande schermo, e ogni regista e sceneggiatore ha inserito le Voci liberamente, trasformando o riportando le scene seguendo o violando la penna della scrittrice. Nel Taccuino avevo riportato le Voci del romanzo della scrittrice e del film degli anni cinquanta del regista Henry Koster, con gli attori Olivia de Havilland e Richard Burton, mentre oggi imprimo il lavoro di Roger Michell del 2017.
Trovare le parole per descrivere
il film del 2017, con gli attori Rachel Weisz e Sam Claflin, comporta un certo
disagio, e se lo paragoniamo al capolavoro di Henry Koster, motivare le
difficoltà delle Voci da inventariare sono troppe per inserirle tutte in
quest’angolo virtuale. La prima pecca riguarda la scelta degli attori,
classificabili non come un tremendo errore, ma come l’incapacità di imprimere
al meglio le Voci originali del romanzo.
C’è una distanza abissale tra
l’attrice Rachel Weisz e l’attore Sam Claflin, entrambi distanti per
recitazione, carisma, lei perfetta per il ruolo e lui inconsistente. Lei
professionalmente matura e perfetta, lui immaturo, immobile e inespressivo.
Rachel Weitz incarna la sagoma della protagonista di carta con una
complicazione da tamponare, vale a dire riuscire a colmare l’immobilità e
inespressività del collega. L’attrice stava rischiando di incatenare la sua
performance, e ringraziando la sua abilità, maturata in anni di esperienza, non
ha fallito, e in parecchie scene ha dovuto colmare e raddrizzare le
imperfezioni del collega. Se il personaggio maschile non brilla, al suo fianco
quello femminile resiste fino alla fine grazie alle capacità interpretative
dell’attrice.
Quando appare nella nostra mente
il corpo e l’espressività dei personaggi di carta, crollano una serie di
certezze rilevate in alcune recensioni positive, semplicemente perché chi ha
elaborato il film non è riuscito a riportare le Voci impresse nel romanzo;
senza giri di parole, sono state compiute delle inesattezze alla base a livello
di progettazione del film.
Il ruolo maschile è stato scritto
in modo sbrigativo, senza raggiungere un minimo di attendibilità, e se siamo in
vena di paragoni, è imbarazzante equiparare il carisma di Sam Claflin a Richard
Burton, per cui è meglio lasciare stare la discussione già sul nascere.
Trascrivere le Voci del film Rachel del 2017 è problematico, si
rischia di offendere le persone che hanno dato un contributo per ottenere il
massimo e un buon lavoro. La pessima qualità della recitazione di Sam Claflin l’attribuisco
a coloro che lo hanno scelto, preferendo lui e non un altro attore, non perché
sia un pessimo interprete, ma semplicemente perché non era in grado di
imprimere al meglio le sembianze del personaggio di carta; in parole povere, il
protagonista maschile non poteva dare di meglio perché completamente distante
per sembianze, carattere, e carisma.
La parte migliore del film
riguarda la costruzione del periodo storico, con ambientazioni capaci di
ricordare al primo sguardo l’Ottocento inglese. La ricostruzione scenica non da
spazio all’immaginazione, ogni dettaglio è stato ricostruito per rendere le
atmosfere ottocentesche perfette. I costumi e i gioielli sono sublimi, e
assieme alla mobilia, con i cammini e le candele accese, rese reali dai colori
delle scene, le atmosfere ricostruite ricordano i dettagli impressi nel libro.
Le atmosfere in stile thriller-gotico sono state ricreate giocando con i colori, negli interni primeggiano quelli scuri rallegrati dal giallo o dall’oro con le candele e i cammini accesi, mentre all’esterno brillano le tonalità della campagna inglese, con ampi spazi verdi, con le sfumature tipiche delle residenze con i giardini, per poi passare a un altro tipo di gradazione più chiari delle scene ambientati sulla spiaggia o nelle rocce; tutti colori tipici dell’Inghilterra.
Alcune Voci tratte dal film:
Lei era innocente? Era colpevole? Chi è colpevole? Ero un
orfano, Ambrose si prese cura di me, era mio cugino, ma l’ho amato come un
padre. Dicevano “Il bambino ha bisogno di una
madre”, ma le uniche femmine ammesse in
casa erano le cagne. Avevo finito gli studi. Che cosa avevo imparato? Non mi
piacevano i libri. Non mi piaceva la città. Non mi piacevano i discorsi corti,
mi piaceva stare solo qui, ma Ambrose si ammalò, i dottori lo mandarono a
curarsi dove c’era il sole. Quanto mi mancava! Leggevo tutte le sue lettere con
il mio tutore e sua figlia, poi quell’estate incominciò a scrivere di “Mia
cugina, e quindi di anche tua cugina Rachel, vedova, una donna di ottima
compagnia che si è gentilmente dedicata a farmi conoscere tutte le bellezze di
Firenze. Vive lì perché ama il sole, ma è inglese quanto noi due”. E in autunno … “Splendida notizia. Io
e Rachel ci sposiamo. Lei ha accettato. Sono così felice e tanto fortunato.
Sicuramente, quando la conoscerai, capirai. È radiosa, è buona ed è la più
amabile delle compagnie”
“Ti ho scritto tante volte, ma lei mi sorveglia come un falco e
non c’è nessuno di cui possa fidarmi per spedire le lettere. Oggi lei è fuori
casa. Ecco perché riesco a scriverti. Sono malato da settimane, febbre,
terribili emicranie, non sopporto la luce del sole. Quanto ai dottori, non mi
fido di nessuno di loro. L’ultimo che è stato raccomandato da quella serpe di
Rinaldi, è sicuramente un farabutto”
Scheda del film:
Titolo: Rachel
Titolo originale: My cousin
Rachel
Regia: Roger Michell
Soggetto: Daphne du Maurier
Genere: thriller, drammatico
Anno: 2017
Durata: 106 min
Interpreti: Rachel Weisz (Rachel
Ashley), Sam Claflin (Philip), Iain Glen (Nick Kendall), Holliday Grainger
(Louise Kendall), Pierfrancesco Favino (Enrico Rinaldi), Simon Russell Beale
(Couch), Andrew Havill (Parson Pascoe).
Ricordo le Voci …..
Il film del 1952 dal titolo Mia cugina Rachele
Il romanzo della scrittrice
Daphne du Maurier
Ricordo anche altre Voci
cinematografiche con:
Rachel Weisz dal titolo La verità negata
Holliday Grainger: Bel Ami-Storia di un seduttore
Simon Russell Beale: Persuasione
Andrew Havill: Les Misérable e The imitation Game
Annotazione: le Voci tratte dal film e le ho sbobinate per il
Taccuino.
N.B. immagini
prelevate dalla rete tramite il motore di ricerca Google.
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