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venerdì 4 luglio 2025

A Voce alta

“La Corte dichiara le imputate Rita Beckhart, Caroline Steinhofft, Regina Kroit, Angela Zeva e Andrea Lumen di concorso e favoreggiamento di omicidio di trecento persone. La Corte dichiara colpevole l’imputa Hanna Schmitz di omicidio di trecento persone. La Corte condanna Rita Beckhart, Caroline Steinhofft, Regina Kroit, Angela Zeva e Andrea Lumen a scontare ciascuna la pena complessiva di quattro anni e tre mesi di reclusione. Per Hanna Schmitz, in virtù del suo particolare ruolo, e per la sua stessa ammissione, la sentenza è di diversa entità. La Corte condanna l’imputata Schmitz al carcere a vita” 

Una combinazione di temi da sbrogliare, nel quale è impensabile essere indifferenti. Ogni scena riporta alla mente questioni cariche di significati di un certo rilievo, e ogni azione è ben marcata con le Voci dei personaggi e con i movimenti del corpo di chi li interpreta. Il film The reader-A Voce alta del regista Stephen Daldry è perfetto, ben calibrato sia nella recitazione che nella sceneggiatura, e ogni aspetto è ben delineato capace di fissare nella mente gli argomenti indelebilmente. Le tematiche analizzate sono diverse e sono spalmate sulla pellicola in modo armonioso, e se inizialmente si da spazio alla complicità, all’amore e alla passione per la lettura, nella seconda parte del film si tracciano altri sentimenti di segno opposto.

Nella prima parte della pellicola conosciamo un ragazzino che s’innamora di una donna più grande di lui, e tra i due s’instaura inizialmente un distacco e in seguito una complicità naturale e spontanea, e se l’amore è il centro dei loro incontri, velocemente si manifesta la passione per i libri.

Michael e Hanna, questi sono i nomi dei personaggi principali, s’incontrano quotidianamente, e a ogni appuntamento, lui ha il compito di leggere a Voce alta un’opera letteraria mentre lei ascolta attentamente ogni parola pronunciata. Puntualmente dopo la lettura e l’ascolto di un libro, consumano un rapporto sessuale clandestino, perché lui è un ragazzino e lei una donna matura. Dopo svariate settimane d’incontri, Hanna scompare, esce di scena, e Michael non sentirà più notizie sul suo conto per parecchio tempo. Passano gli anni, e il ragazzino diventa adulto, s’iscrive alla facoltà di giurisprudenza, e per un corso di specializzazione deve seguire dei processi, e inspiegabilmente tra gli imputati siede Hanna.

L’amara sorpresa scuote gli animi, perché Hanna è imputata di crimini contro l’umanità compiuti durante la Seconda Guerra Mondiale; è accusata di aver obbligato le sue vittime a leggere per lei ad alta voce dei libri prima di entrare nelle camere a gas, non solo, le coimputate l’accusano di avere scritto un rapporto ai superiori nel quale si accerta la sua totale responsabilità. Hanna è imputata assieme ad altre persone di crimini orrendi, però nel processo lei è condannata all’ergastolo mentre le altre persone a un paio di anni di galera, perché lei si rifiuta di presentare le prove a suo favore.

Hanna si rifiuta di scrivere dei brani da confrontare col rapporto per vedere se l’ha scritto di suo pugno, si rifiuta di far accertare se il rapporto che la incrimina proviene dalla sua penna non perché non ha intenzione di scrivere ma perché non vuole rivelare al mondo intero che lei non sa né scrivere e né leggere. Hanna sceglie di nascondere l’analfabetismo a scapito della sua libertà.

Michael conosce la prova che potrebbe scagionarla, ma tace, parla col suo professore, ma decide di non testimoniare a favore di Hanna.

Se nella prima parte del film Michael e Hanna sono amanti e complici di forti e intimi affetti, nella seconda parte sono testimoni di altri sentimenti, si manifesta la vergona per lei e l’incapacità di parlare per lui.

Se l’argomento centrale della seconda parte riguardano i crimini contro l’umanità, sostanzialmente, dopo un’analisi attenta, questo aspetto della trama del film si mette ai margini per dare spazio a nuovi quesiti.

Si analizza un aspetto che potrebbe riguardare ognuno di noi, vale a dire la scelta di non proteggere la propria libertà per non rivelare una nostra deficienza, appunto in questo caso il non saper leggere e scrivere. Si analizza l’aspetto che potrebbe riguardare ognuno di noi, di non proteggere la libertà di una persona cara per avere preso in considerazione dei ragionamenti sbagliati, nel quale si è preferito tacere per coprire un male che non esiste, perché non saper leggere e scrivere non è una colpa.

Visto la vastità degli argomenti presi in considerazione, capaci di arricchire i dibattiti tra gli spettatori, accettare di impersonare i personaggi è stato rischioso, ma il regista, nello scegliere gli attori e le attrici, ha avuto un buon fiuto.

La vita riserva diverse strade tortuose e drammatiche, e in questo caso si termina la pellicola con un altro dilemma, determinato dalla scelta di porre fine alla propria vita nel momento in cui, dopo anni di prigione, finalmente si acquisisce la libertà. La protagonista sceglie il suicidio alla libertà tanto attesa. Anche in questa sezione del film si pongono una serie di interrogativi sul suicidio e su come terminare la propria vita, e si da ampio spazio alle incertezze e alle insicurezze dei personaggi principali.

Il film The reader-A Voce alta è stato nominato e ha vinto diversi premi importanti, oltre ad aver incassato l’approvazione della critica e degli spettatori.

Il film è coperto da un giudizio negativo da parte di alcuni intellettuali che non hanno visto di buon occhio la scelta del regista su alcuni aspetti della figura femminile, perché, a parere loro, avrebbe depotenziato e banalizzato il problema dello sterminio di persone innocenti durante la Seconda Guerra, tutte critiche respinte al mittente in primis dall’attrice che impersona Hanna.

Il film è coperto da una chicca che riguarda la scelta dell’attrice che impersona Hanna, perché il regista volle Kate Winslet che però dovette rifiutare perché stava girando un altro film, per cui il secondo nome che scelse fu Nicole Kidman che accettò, ma la cosa non andò in porto. Dopo i primissimi ciak, Nicole Kidman dovette rinunciare perché stava aspettando un figlio, per cui, visto che nel frattempo Kate Winslet si liberò da altri impegni, l’attrice americana fece parte del cast come aveva inizialmente previsto il regista.

La scelta di far parte del cast da parte Kate Winslet è stata il cameo della pellicola, perché, oltre ad apprezzare il suo lavoro e a considerare la sua interpretazione come una delle più belle della sua carriera, l’attrice ha vinto diversi premi prestigiosi, e questo è un altro elemento che arricchisce il risultato positivo della pellicola. 

Altre Voci tratte dal film:

. Sono a conoscenza di un’informazione che riguarda una delle imputate e che non è agli atti

. Quale informazione? Non credo di doverti dire ciò che è evidente, cioè che tu hai il dovere morale di rivelare alla Corte

. Il punto è che questa informazione è a favore dell’imputata, aiuterebbe il suo caso, potrebbe far cambiare l’esito, addirittura la sentenza

. Quindi?

. C’è un problema. l’inputata stessa è determinata a mantenere questa informazione segreta

. Per quale ragione?

. Perché lei si vergogna

. Si vergogna di cosa? Hai parlato con lei

. Ovviamente no

. Perché ovviamente no?

. Non posso. Non posso farlo. Non posso parlare con lei

. Quello che provi non ha importanza ed è tutto senza importanza. La sola cosa che conta è quello che fai. Se uno come te non impara da ciò che è accaduto a uno come me, allora, quale diavolo è il significato delle cose? 

 

. Tu leggi molto? 

. È più bello ascoltare, sai?

. È finita col leggere, vero?

. Sei … sei sposato?

 Lo sono stato e ho una figlia. Non la vedo tanto quanto vorrei. La vorrei vedere molto di più. Il matrimonio non è durato

. In questi anni hai pensato al passato?

. Vuoi dire con te?

. No. Non volevo dire con me

. Prima del processo non ho mai pensato al passato. Non l’ho mai fatto

. E ora? Che cosa provi Ora?

. Non importa che cosa provo. Non importa che cosa penso. I morti sono morti

. Mi chiedevo che cosa hai imparato?

. Cosa ho imparato, ragazzo? Ho imparato a leggere

. Vengo a prenderti tra una settimana

. È un buon programma

. Vuoi uscire in sordina o vuoi fare baldoria?

. D’accordo. In sordina

. Abbi cura di te

. Anche tu! Alla prossima settimana 

. Sono venuto a prendere Hanna Schmitz

. Prego, prego. Si sieda. Non ha fatto i bagagli. Non ha mai avuto intenzione di andarsene. Mi ha lasciato un biglietto, una sorta di testamento 

 

Scheda del film:

Titolo: The reader – A Voce alta

Regia: Stphen Daldry

Genere: drammatico

Anno: 2008

Durata: circa 120 min

Soggetto: romanzo di Bernhard Schlink

Interpreti: Kate Winslet (Hanna Schmitz), Ralph Fiennes (Michael Berg adulto), David Kross (Michael da giovane), Lena Olin (Rose Mather), Bruno Ganz (il professore Rohl), Alexandra Maria Lara (Lana Mather), Burghart Klaußner (il Giudice), Jeanette Hain (Briogitte), Susanne Lothar (Carla Berg), Linda Basset (Mrs. Brenner), Matthias Habich (Peter Berg).

Segni particolari: l’attrice Kate Winslet ha riscosso un enorme successo vincendo diversi premi.

 



Ricordo che ci sono altre Voci con:

Kate Winslet in Ragione esentimento, Enigma

Ralph Fiennes in Il paziente inglese e Strange days

Alexandra Maria Lara in Suite francese

Jeanette Hain in The young Victoria

 


Annotazione: le Voci tratte dal film le ho sbobinate per il Taccuino.


1 commento:

  1. Condivido il tuo apprezzamento per il film. Io ho anche letto il libro da cui è tratta la pellicola e mi è piaciuto più ancora del film
    massimolegnani

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