“La Corte dichiara le imputate Rita Beckhart, Caroline Steinhofft, Regina Kroit, Angela Zeva e Andrea Lumen di concorso e favoreggiamento di omicidio di trecento persone. La Corte dichiara colpevole l’imputa Hanna Schmitz di omicidio di trecento persone. La Corte condanna Rita Beckhart, Caroline Steinhofft, Regina Kroit, Angela Zeva e Andrea Lumen a scontare ciascuna la pena complessiva di quattro anni e tre mesi di reclusione. Per Hanna Schmitz, in virtù del suo particolare ruolo, e per la sua stessa ammissione, la sentenza è di diversa entità. La Corte condanna l’imputata Schmitz al carcere a vita”
Una combinazione di temi da
sbrogliare, nel quale è impensabile essere indifferenti. Ogni scena riporta
alla mente questioni cariche di significati di un certo rilievo, e ogni azione
è ben marcata con le Voci dei personaggi e con i movimenti del corpo di chi li
interpreta. Il film The reader-A Voce
alta del regista Stephen Daldry è perfetto, ben calibrato sia nella
recitazione che nella sceneggiatura, e ogni aspetto è ben delineato capace di
fissare nella mente gli argomenti indelebilmente. Le tematiche analizzate sono
diverse e sono spalmate sulla pellicola in modo armonioso, e se inizialmente si
da spazio alla complicità, all’amore e alla passione per la lettura, nella
seconda parte del film si tracciano altri sentimenti di segno opposto.
Nella prima parte della pellicola
conosciamo un ragazzino che s’innamora di una donna più grande di lui, e tra i
due s’instaura inizialmente un distacco e in seguito una complicità naturale e
spontanea, e se l’amore è il centro dei loro incontri, velocemente si manifesta
la passione per i libri.
Michael e Hanna, questi sono i
nomi dei personaggi principali, s’incontrano quotidianamente, e a ogni
appuntamento, lui ha il compito di leggere a Voce alta un’opera letteraria
mentre lei ascolta attentamente ogni parola pronunciata. Puntualmente dopo la
lettura e l’ascolto di un libro, consumano un rapporto sessuale clandestino,
perché lui è un ragazzino e lei una donna matura. Dopo svariate settimane d’incontri,
Hanna scompare, esce di scena, e Michael non sentirà più notizie sul suo conto
per parecchio tempo. Passano gli anni, e il ragazzino diventa adulto, s’iscrive
alla facoltà di giurisprudenza, e per un corso di specializzazione deve seguire
dei processi, e inspiegabilmente tra gli imputati siede Hanna.
L’amara sorpresa scuote gli
animi, perché Hanna è imputata di crimini contro l’umanità compiuti durante la
Seconda Guerra Mondiale; è accusata di aver obbligato le sue vittime a leggere
per lei ad alta voce dei libri prima di entrare nelle camere a gas, non solo,
le coimputate l’accusano di avere scritto un rapporto ai superiori nel quale si
accerta la sua totale responsabilità. Hanna è imputata assieme ad altre persone
di crimini orrendi, però nel processo lei è condannata all’ergastolo mentre le
altre persone a un paio di anni di galera, perché lei si rifiuta di presentare
le prove a suo favore.
Hanna si rifiuta di scrivere dei
brani da confrontare col rapporto per vedere se l’ha scritto di suo pugno, si
rifiuta di far accertare se il rapporto che la incrimina proviene dalla sua
penna non perché non ha intenzione di scrivere ma perché non vuole rivelare al
mondo intero che lei non sa né scrivere e né leggere. Hanna sceglie di
nascondere l’analfabetismo a scapito della sua libertà.
Michael conosce la prova che
potrebbe scagionarla, ma tace, parla col suo professore, ma decide di non
testimoniare a favore di Hanna.
Se nella prima parte del film Michael
e Hanna sono amanti e complici di forti e intimi affetti, nella seconda parte sono
testimoni di altri sentimenti, si manifesta la vergona per lei e l’incapacità
di parlare per lui.
Se l’argomento centrale della
seconda parte riguardano i crimini contro l’umanità, sostanzialmente, dopo
un’analisi attenta, questo aspetto della trama del film si mette ai margini per
dare spazio a nuovi quesiti.
Si analizza un aspetto che
potrebbe riguardare ognuno di noi, vale a dire la scelta di non proteggere la
propria libertà per non rivelare una nostra deficienza, appunto in questo caso
il non saper leggere e scrivere. Si analizza l’aspetto che potrebbe riguardare
ognuno di noi, di non proteggere la libertà di una persona cara per avere preso
in considerazione dei ragionamenti sbagliati, nel quale si è preferito tacere
per coprire un male che non esiste, perché non saper leggere e scrivere non è
una colpa.
Visto la vastità degli argomenti
presi in considerazione, capaci di arricchire i dibattiti tra gli spettatori,
accettare di impersonare i personaggi è stato rischioso, ma il regista, nello
scegliere gli attori e le attrici, ha avuto un buon fiuto.
La vita riserva diverse strade
tortuose e drammatiche, e in questo caso si termina
la pellicola con un altro dilemma, determinato dalla scelta di porre fine alla
propria vita nel momento in cui, dopo anni di prigione, finalmente si acquisisce la
libertà. La protagonista sceglie il suicidio alla libertà tanto attesa. Anche in questa
sezione del film si pongono una serie di interrogativi sul suicidio e su come
terminare la propria vita, e si da ampio spazio alle incertezze e alle
insicurezze dei personaggi principali.
Il film The reader-A Voce alta è stato nominato e ha vinto diversi premi importanti,
oltre ad aver incassato l’approvazione della critica e degli spettatori.
Il film è coperto da un giudizio
negativo da parte di alcuni intellettuali che non hanno visto di buon occhio la
scelta del regista su alcuni aspetti della figura femminile, perché, a parere
loro, avrebbe depotenziato e banalizzato il problema dello sterminio di persone
innocenti durante la Seconda Guerra, tutte critiche respinte al mittente in
primis dall’attrice che impersona Hanna.
Il film è coperto da una chicca
che riguarda la scelta dell’attrice che impersona Hanna, perché il regista
volle Kate Winslet che però dovette rifiutare perché stava girando un altro
film, per cui il secondo nome che scelse fu Nicole Kidman che accettò, ma la
cosa non andò in porto. Dopo i primissimi ciak, Nicole Kidman dovette
rinunciare perché stava aspettando un figlio, per cui, visto che nel frattempo
Kate Winslet si liberò da altri impegni, l’attrice americana fece parte del
cast come aveva inizialmente previsto il regista.
La scelta di far parte del cast da parte Kate Winslet è stata il cameo della pellicola, perché, oltre ad apprezzare il suo lavoro e a considerare la sua interpretazione come una delle più belle della sua carriera, l’attrice ha vinto diversi premi prestigiosi, e questo è un altro elemento che arricchisce il risultato positivo della pellicola.
Altre Voci tratte dal film:
. Sono a conoscenza di un’informazione che riguarda una delle
imputate e che non è agli atti
. Quale informazione? Non credo di doverti dire ciò che è
evidente, cioè che tu hai il dovere morale di rivelare alla Corte
. Il punto è che questa informazione è a favore dell’imputata,
aiuterebbe il suo caso, potrebbe far cambiare l’esito, addirittura la sentenza
. Quindi?
. C’è un problema. l’inputata stessa è determinata a mantenere
questa informazione segreta
. Per quale ragione?
. Perché lei si vergogna
. Si vergogna di cosa? Hai parlato con lei
. Ovviamente no
. Perché ovviamente no?
. Non posso. Non posso farlo. Non posso parlare con lei
. Quello che provi non ha importanza ed è tutto senza
importanza. La sola cosa che conta è quello che fai. Se uno come te non impara
da ciò che è accaduto a uno come me, allora, quale diavolo è il significato
delle cose?
. Tu leggi molto?
. È più bello ascoltare, sai?
. È finita col leggere, vero?
. Sei … sei sposato?
Lo sono stato e ho una
figlia. Non la vedo tanto quanto vorrei. La vorrei vedere molto di più. Il
matrimonio non è durato
. In questi anni hai pensato al passato?
. Vuoi dire con te?
. No. Non volevo dire con me
. Prima del processo non ho mai pensato al passato. Non l’ho mai
fatto
. E ora? Che cosa provi Ora?
. Non importa che cosa provo. Non importa che cosa penso. I
morti sono morti
. Mi chiedevo che cosa hai imparato?
. Cosa ho imparato, ragazzo? Ho imparato a leggere
. Vengo a prenderti tra una settimana
. È un buon programma
. Vuoi uscire in sordina o vuoi fare baldoria?
. D’accordo. In sordina
. Abbi cura di te
. Anche tu! Alla prossima settimana
. Sono venuto a prendere Hanna Schmitz
. Prego, prego. Si sieda. Non ha fatto i bagagli. Non ha mai avuto intenzione di andarsene. Mi ha lasciato un biglietto, una sorta di testamento
Scheda del film:
Titolo: The reader – A Voce alta
Regia: Stphen Daldry
Genere: drammatico
Anno: 2008
Durata: circa 120 min
Soggetto: romanzo di Bernhard
Schlink
Interpreti: Kate Winslet (Hanna Schmitz),
Ralph Fiennes (Michael Berg adulto), David Kross (Michael da giovane), Lena
Olin (Rose Mather), Bruno Ganz (il professore Rohl), Alexandra Maria Lara (Lana
Mather), Burghart Klaußner (il Giudice), Jeanette Hain (Briogitte), Susanne
Lothar (Carla Berg), Linda Basset (Mrs. Brenner), Matthias Habich (Peter Berg).
Segni particolari: l’attrice Kate Winslet ha riscosso
un enorme successo vincendo diversi premi.
Ricordo che ci sono altre Voci
con:
Kate Winslet in Ragione esentimento, Enigma
Ralph Fiennes in Il paziente inglese
e Strange days
Alexandra Maria Lara in Suite francese
Jeanette Hain in The young Victoria
Annotazione: le Voci tratte dal film le ho sbobinate per il
Taccuino.
Condivido il tuo apprezzamento per il film. Io ho anche letto il libro da cui è tratta la pellicola e mi è piaciuto più ancora del film
RispondiEliminamassimolegnani