‘Ho trascorso tutta la mia vita sulla costa inglese di Cornovaglia. Là, da più di cento anni sorge la casa solida e accogliente nella quale sono vissuto fin dall’infanzia, sotto le cure di mio cugino Ambrose. I miei genitori morirono quando non avevo che pochi mesi, e da allora, per quanto ho vissuto, Ambrose non fu solo cugino e tutore, ma padre, fratello, amico, tutto ciò che avevo al mondo, poi appena due anni fa nella notte più tempestosa che possa ricordare, la ruota del destino girò per spararci. Trascorso l’inverno, a primavera avanzata, ancora non si parlava del suo ritorno, ed io mi sentii agitato da strani vaghi timori completamente ingiustificati, ma insistenti, angosciosi, e adesso lo so, premonitori’
‘Cosa c’è caro?’
‘Dov’è tuo
padre?’
‘Cosa è
successo?’
‘Un’altra
lettera, dovete sentirla anche voi. “Mio caro ragazzo, tutto qui va male, ma
stiamo attenti, mi sorveglia continuamente. Ti ho ascritto tante volte, ma non
mi fido di nessuno qui, se non esco io a spedire le lettere, forse non ti
giungono e da quando sto male, uscire mi è sempre più difficile. In quanto ai
medici, non credo nessuno di loro, sono tutti bugiardi e questo nuovo
raccomandato dal suo amico Rinaldi è un autentico impostore e della specie di
chi me l’ha mandato. Però, non sanno che sono un osso duro su cui si possono
rompere i denti e grossi”. Guardate la calligrafia’
‘Non posso
credere…’
‘Cosa non potete
credere?’
‘Non è una
lettera di un uomo nelle sue piene facoltà’
‘Impossibile,
aveva già fatto precedenti accenni, la mente di Ambrose funziona benissimo’
‘Forse non lo
sai, ma il padre di Ambrose morì di un tumore al cervello, non era cosa di cui si parlasse molto
in famiglia, e non ho idea se queste cose sono o meno ereditarie, ne sembrano
sapere i dottori. La sola altra possibilità a cui possa pensare, è la preferirei
definitivamente, è che Ambrose fosse
ubriaco quando ha scritto questa lettera’
‘Non l’ho mai
visto ubriaco in vita mia’
‘Neanch’io
cercavo veramente di scegliere il male minore fra i due mari’
‘ Bene, sapremo
presto la verità. Parto per Firenze domani all’alba’
‘Volete
annunciarmi, prego, al signor Ambrose Ashley?’
‘Scusate
signore, ma voi siete il figlio del signor Ambrose?’
‘No, suo cugino.
Sta qui o no?’
‘Mi dispiace
tanto signore, ma non c’è, è morto da tre settimane. Gradireste bere qualcosa,
signore?’
‘No. Com’è
morto?’
‘Di malattia, signore’
‘Morte
improvvisa o lenta'
‘La malattia è
stata lunga e lenta, ma la fine improvvisa, fu come se si addormentasse’
‘C'eravate?’
‘Sì signore, fu
la mattina di prim’ora, il signor Rinaldi mi mandò a chiamare il dottore. Ma
era troppo tardi. Fui proprio io che aiutai la Contessa ad accendere i ceri, e
quando se ne andarono le monache io entrai per vederlo un’altra volta. La
sofferenza non lo sfigurava più, anzi pareva quasi che sorridesse’
‘Che tipo di
sofferenza?’
‘Durante il
male, signore sapeste quanta volte ho dovuto tenerlo fermo nel letto quando gli
prendevano le crisi e quando finiva quello spasimo, restava immobile e spossato
e chissà dove vagava, con la mente delirava. Così è andato tutto l’inverno, un
uomo così forte da ultimo era debole come un bambino’
Le Voci provengono da un notissimo film tratto da un altrettante
famosissimo libro noir.
Oggi trascrivo le Voci del film “Mia cugina Rachele” tratto dall’omonimo libro di Daphne Du Maurier. Dopo aver letto il libro, non potevo non rivedere il film, e finalmente l’attesa è giunta al capolinea. Cerca che ricerca, con questo caldo caldissimo bollente di questa estate 2022, ho acceso il pc e ho trovato il famosissimo film del regista Henry Koster con Olivia de Havilland (Rachele) e Richard Burton (Philip Ashley). La pellicola ebbe un enorme successo, ed è coperto da una serie di aneddoti, ad esempio l’attrice principale non doveva essere Olivia de Havilland ma Vivien Leigh, inoltre Richard Burton ottenne la candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista. Mentre lo guardavo l’entusiasmo era enorme, tanto da far sparire immediatamente il caldo, o meglio ho dimenticato il caldo bollente. Anche questa volta ne ho approfittato, ho preso la penna e la vecchia agenda, ho trascritto le Voci e ho scattato parecchie foto; e oggi le imprimo nel Taccuino virtuale.
Scheda del film:
Titolo: Mia cugina Rachele
Titolo originale: My cousin Rachel
Regia: Henry Koster
Soggetto: Daphne Du Maurier
Fotografia: Joseph Johnson
Scenografia: John
DeCuir, Lyle R. Wheeler
Sceneggiatura: Nunnally Johnson
Segni particolari: film in b/n
Genere: noir
Anno: 1952
Durata: circa 100 min.
Interpreti: Olivia de
Havilland (Rachele), Richard Burton (Filippo Ashley), Hamilton Camp (Filippo Ashley adolescente), John Sutton (Ambrose Ashley), George Dolenz (Rainaldi)
Audrey Dalton (Luisa). Mario Siletti (un custode)
Doppiatori: Lydia Simoneschi (Rachele), Pino Locchi (Filippo),
Emilio Cigoli (Ambrose), Fiorella Betti (Luisa).
N.B. nel Taccuino c’è il libro “Mia cugina Rachele” di Daphne Du Maurier, clicca QUI
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