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domenica 28 luglio 2019

The Imitation Game

- King’s College, Cambridge. Qui dice che era un vero prodigio in matematica.
-  Ah, non sono certo di poterlo valutare signor…
-  Quanti anni ha, signor Turing?
-  27
-  E quanti anni aveva quando è diventato ricercatore a Cambridge?
-  24
-  A quanti anni aveva pubblicato questo studio dal titolo che riesco a malapena a capire?
-  23
-  E lei non crede che questo la qualifichi di fatto come un prodigio?
- Ecco, Newton scoprì il teorema binominale a 22 anni. Einstein scrisse quattro studi che hanno cambiato il mondo prima dei 26. Per come la vedo, rientro appena nella media.
 
 
Il contenuto del film “The Imitation Game” è colmo di Voci e dati scoperti recentemente quando sono stati aperti dei fascicoli secretati per parecchi anni dal Governo inglese per ragioni d’interesse nazionale; e per assimilare fino in fondo la trama e la figura del personaggio principale è necessario inquadrare il periodo storico partendo dalla seconda guerra mondiale fino agli anni cinquanta. Raccontare la storia senza conoscere i primi passi dell’informatica e la legislazione inglese di questo periodo, potrebbe trascinare un’intera pellicola dritto dritto nel  fosso  di un giudizio negativo; inizialmente si potrebbero cercare informazioni utili per tratteggiare il carattere del personaggio principale, i suoi segreti, e come visse gli anni dell’adolescenza, o dei suoi intuiti che lo portarono a ideare la macchina “intelligente” del presente e del futuro, tutti elementi ben inquadrati nel film, e via via verso elementi più varieggiati.
Il film è stato montato seguendo la logica dei ripetuti flashback i quali racchiudono diversi periodi della vita di uno dei matematici più importanti del secolo scorso, Alan Turing, e si ripercorrono alcuni momenti partendo dall’adolescenza fino agli anni cinquanta. La scelta del regista di impostare il film con flashback è stata rischiosa, ben calcolata, e alleggerita dalla recitazione degli attori e dalla sceneggiatura.
 
 
La figura di Alan Turing va oltre l’intelligenza di un semplice uomo, e nel film si racconta la breve storia di uno scienziato, una mente geniale, laureato con il massimo dei voti, ricercatore e professore in una delle più prestigiose università inglesi, con alle spalle pubblicazioni di altissimo livello, un uomo che decise di presentarsi a una selezione per accaparrarsi un lavoro top secret del Governo inglese.
Il progetto assegnato al nostro personaggio consisteva nel decifrare i codici della macchina Enigma ideata dai tedeschi per inviare messaggi segreti, e Alan Turin lavorò e collaborò a stretto contatto con altrettanti menti geniali della matematica e dei servizi segreti, ma dal primo giorno fino alla conclusione dell’incarico segreto si scontrò con i colleghi a causa del suo pessimo carattere, diventando sgradevole e insopportabile perché era abituato a lavorare in solitudine e non in un gruppo.
Il film, oltre a presentare menti geniali, ci mostra l’indecifrabile macchina Enigma, e grazie all’intuito di un gruppo eterogeneo, formato esclusivamente dai migliori talenti esistenti di quel periodo, si riuscì ad accorciare la durata della seconda guerra mondiale di due anni.
Il film evidenzia anche questioni di tipo etico, sociale e culturale, perché espone il lato oscuro di un periodo storico nel quale la Gran Bretagna considerava l’omosessualità un reato penale. E negli anni cinquanta, dopo una denuncia di un furto, la polizia entrò in contatto col matematico Alan Turing, e non sapendo chi avevano di fronte, setacciarono la sua vita fino a scoprire la sua omosessualità condannandolo così per atti osceni applicando la normativa allora vigente.
La polizia quando lo arrestarono non conosceva il suo passato e nessuno sapeva che era il pioniere dell’informatica, e scavando sulla sua vita e condannandolo penalmente uccisero la sua psiche perché dovette scegliere o la detenzione in un comune carcere per due anni o la castrazione chimica: lo scienziato scelse la castrazione chimica per proseguire i suoi studi e tale decisione lo portò al suicidio.  
 

The Imitation Game è un incredibile film che mostra con diversi passaggi la storia di uno scienziato passando dalla matematica, alla crittografia, all’amicizia, ai sentimenti, ai drammi della guerra, fino a toccare leggi nazionali sbagliate e da abrogare e da sostituire con norme più giuste.
La storia di Alan Turing presa in considerazione in "The imitation game" è incredibile, perché oltre ad aver collaborato col Governo inglese, ideò la Macchina di Turing, una ingegnosa macchina che riuscì a rivoluzionare l’intero settore informatico; in altre parole, grazie al suo intuito e al suo lavoro Alan Turing ancora oggi è considerato il padre del computer.
Per assaporarlo meglio e per cogliere parti nascoste della pellicola, è necessario guardarlo in lingua originale, e solo in questo modo si scopre il talento dell’attore principale: la recitazione di Benedict Cumberbatch (Alan Turing) è sublime, la cui Voce idealizza, concretizza e ci presenta il genio della matematica, colui che ideò il computer.
Le Voci in lingua italiana non deludono: Niseem Onorato è la Voce del personaggio principale Alan Turing; la doppiatrice Myriam Catania presta la Voce a Keira Knightley; Francesco Prando doppia l’attore Mark Strong.
 
 
Schema del film
Titolo: The Imitation Game
Regista: Mortem Tyldum
Genere: drammatico
Anno: 2014
Durata: 113 min.
Interpreti: Benedict Cumberbatch (Alan Turing), Keira Knightley (Joan Clark), Matthew Goode (Hugh Alexander), Allen Leech (John Caincross), Charles Dance (il comandante Alastair Denniston), Rory Kinnear (il detective Nock), Mark Strong (Stewart Menzies)
 
Se vuoi vedere il trailer del film ti indico un link:
https://www.youtube.com/watch?v=i0JY79_Kiww
 
 
Annotazione: le prime righe del post si riferiscono a un frammento della sceneggiatura e le ho sbobinate io in questi giorni per il Taccuino.

Nel Taccuino puoi trovare un altro film interpretato dall'attore Benedict Cumberbatch, clicca QUI

 


4 commenti:

  1. Questo film non l'ho ancora visto, devo recuperarlo, grazie per la recensione! 😊

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    Risposte
    1. A me è piaciuto tantissimo. Io l’ho visto in TV e poi in DVD. Recuperalo, lo puoi trovare anche nelle biblioteche. Ciao Vanessa

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    2. Rivedere il film mi ha consentito di cogliere alcuni aspetti che vanno oltre l’ingegno informatico o di spionaggio, e il DVD è un ottimo alleato per approfondire o seguirlo in lingua originale. Buon proseguimento di serata Gus

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