Può accadere che gli estremi sfocino in una lite giudiziaria in
tribunale, un luogo in cui le fonti storiche abbracciano quelle legali, un luogo
in cui la memoria dei testimoni, lo studio e la ricostruzione storica sono al
centro del dibattimento.
In Inghilterra, alla fine degli anni novanta, un uomo intenta
una causa per diffamazione contro una storica e accademica americana per averlo
qualificato come un negazionista, falso e manipolatore della verità storica.
Il dibattimento in tribunale è stato seguito dai quotidiani di
mezzo mondo, e nel 2016 la storia è stata raccontata in un film dal titolo “La
verità negata”.
Il legal thriller è colmo di meditazione
e ingloba gli estremi naturali della vita, da una parte c’è il diritto e la
libertà di manifestare il proprio pensiero, e dall’altra parte il dovere di
denunciare chi intende stravolgere il corso degli eventi provati e trascritti
nei verbali e nei libri di storia.
L’oggetto del dibattimento in aula inizia quando David Irving,
un noto negazionista dell’olocausto, accusa Deborah Lipstadt per averlo
definito un bugiardo e di avergli impedito di poter dire ciò che pensa.
Lo scontro legale è molto delicato perché le
parti devono provare e comprovare l’esistenza dell’Olocausto e il diritto di espressione.
Deborah Lipstadt diventa imputata nel processo, e in base
all’onere della prova, per difendersi deve dimostrare che la storia non si può
modificare in base al diritto di espressione, e senza deporre, e in assenza di
testimoni, per libera scelta degli avvocati, riesce a dimostrare che Irvine
altera la verità.
La lunga istruttoria e ben raccontata nel film, e non conoscendo
il corso del dibattimento in tribunale, e non avendo letto le carte, non sono in
grado di definire la pellicola portatore di verità e correttezza, posso solo
definire la recitazione di Rachel Weisz impeccabile e veritiera, come
l’interpretazione di Timothy Spall.
“La verità negata” è un film carico di riflessioni da sgranare
piano piano in solitudine e in compagnia dei documenti
storici.
Alcune frasi tratte dal film e sbobinate da me:
“La negazione
dell’olocausto si basa su quattro postulati:
numero 1: che non c’è
mai stato un tentativo sistematico e organizzato da parte dei nazisti di
uccidere tutti gli ebrei;
numero 2: che il totale
è di molto inferiore a 5 o 6 milioni;
numero 3: che non ci
sono state camere a gas o centri di sterminio costruiti per questo scopo;
numero 4: che
l’Olocausto è di conseguenza un mito inventato dal popolo ebreo per ottenere
compensazioni economiche e accrescere le fortune dello Stato di Israele"
. La guerra, dicono i
negazionisti, è un business cruente. Non c’è niente di speciale riguardo agli
ebrei, loro non sono gli unici ad avere sofferto, sono comuni vittime della
guerra. Perché tanto clamore? D’accordo, ed ecco un’altra domanda. Come sapere
che l’Olocausto non è mai avvenuto? No, lo domando sul serio. Come lo
dimostriamo?
. Prove fotografiche? (risponde uno studente).
. Nessuna persona in questa aula al di fuori ha mai visto fotografie di un ebreo in una camera a gas. E sapete perché? I tedeschi non volevano che venissero scattate.
. Prove fotografiche? (risponde uno studente).
. Nessuna persona in questa aula al di fuori ha mai visto fotografie di un ebreo in una camera a gas. E sapete perché? I tedeschi non volevano che venissero scattate.
Scheda del film
Titolo: La verità negata
Regia: Mick Jackson
Anno: 2016
Genere: biografico
Durata: 110 min.
Cast: Rachel Weisz interpreta l’imputata, l’accademica e storica
Deborah Lipstadt; Timothy Spall è l’accusatore e negazionista; Tom Wilkinson è
l’avvocato dell’imputata.
Il link del trailer: www.youtube.com/watch?v=OFxKXueRnR4
N.B. immagini prelevate dalla rete.
Interessante. Grazie a te. Buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Grazie mille per la compagni. Buona giornata.
EliminaUh, interessante anche se non è il mio genere.
RispondiEliminaMi sa di una di quelle opere dal finale ambiguo...
Moz-
Anche se il film è ben recitato, con questo genere di pellicole il dilemma è sempre lo stesso: è fedele alla realtà o hanno inserito scene con fantasia ultra gratuita? Mah!
EliminaBuona domenica.