Decimo appuntamento con la saga di Poldark. Il titolo del romanzo si riferisce a una coppa d’argento trafugata assieme a un sostanzioso bottino ai danni di Warleggan. Nel precedente volume tre personaggi organizzano nei minimi dettagli un operazione che cambia la vita, perché svaligiano una carrozza piena di tioli, oro e denaro liquido, invece, nel decimo romanzo “La coppa dell’amore”, le Voci si riferiscono alla spartizione del bottino con i relativi investimenti e la caccia ai ladri; e qui il signor George Warleggan, con tutto il suo fiuto perfido e malvagio, a un passo dall’arresto dei ladruncoli, dovrà vedersela con la legge della natura.
La rapina è l’argomento centrale in quasi tutto il romanzo di
Winston Graham, sia in forma diretta che indiretta, e ogni gesto compiuto si
riferisce al bottino e/o si vigila per acciuffare chi organizzò il colpo
perfetto. Due dei ladruncoli immediatamente mettono le mani nel bottino
spendendo la loro quota, mentre il terzo è perennemente assalito dai timori
tanto da arruolarsi nell’esercito dopo aver capito di avere anche perso per
sempre la sua bella. Tra i tre ladruncoli, in gran segreto, si aggiunge un quarto personaggio dal fiuto più che acceso, e in un baleno distrugge i sacchi semivuoti per occultare le prove della rapina. In tutta questa storia, Warleggan
sarà danneggiato due volte, il primo con la rapina ai danni della sua banca,
nel secondo caso quando il suo testimone svanisce in un soffio, e infine si
somma un terzo passaggio super negativo quando perde una battaglia familiare eretto più su
questioni d’affari che con i sentimenti d’amore.
Nel romanzo “La coppa dell’amore” di Winson Graham la nuova
generazione muove i fili della storia: Geoffrey Poldark dopo aver sposato
Amadora torna a casa il tanto necessario per ristrutturare la casa del padre;
Stephen, quasi a un passo dalla fossa, riesce a riappacificarsi con Clowance; Valentine rompe
definitivamente col padre per non aver ubbidito a un “ordine” e per aver preso
in gran segreto una decisione in totale autonomia; Jeremy momentaneamente sospende
i suoi progetti per modernizzare il processo produttivo della miniera, e cercherà di riconquistare Cuby; dopo la rottura tra Valentine e
George, Ursula appare come l'erede di George, infatti
si allena giocando con una miniera in miniatura ben attrezzata; Isabella e
Henry, i minori di Ross, muovono innocentemente i primi passi della loro vita.
La nuova generazione apparentemente mette nell’angolo i personaggi doc della saga, perché c’è sempre la presenza degli adulti con le loro pretese, la loro intelligenza e soprattutto la loro capacità di prevedere le mosse dei giovani ragazzi. Di Ross conosciamo ormai tutto, e qua si affievoliscono le informazioni sul suo lavoro, sulle sue capacità di tipo politico e sempre con al suo fianco la preziosa moglie. Demelza sarà un’altra presenza fondamentale, quella che conta, una figura degna di essere presa in considerazione, quella che consiglia, che appanna tutto per il bene dei suoi cari. E George compare sempre affamato di potere e malvagità, e, anche se in tono minore, muoverà i fili per rimpossessarsi di ciò che ha perduto o che vorrà ottenere.
Nel decimo romanzo, in punta di piedi compaiono le ombre del passato: la presenza di Elizabeth è sempre nella mente di alcuni personaggi, in più ricompare la famosa frase di zia Agatha il cui effetto mette in subbuglio le certezze acquisite.
“La coppa dell’amore” è un romanzo non solo familiare, perché gli
affari, quelli che contano, sono sempre un altro elemento base della storia, e non
mancano questioni di tipo geopolitico dettate dalla guerra, dalla fine delle
ostilità del nemico francese e dalle Voci provenienti dal continente
americano.
Ho letto “La coppa dell’amore” tutto d’un fiato, e tirando le
somme mi mancano le avventure di Ross Poldark, un uomo dotato di un fiuto e da
una raffinata intelligenza. Le mie perplessità riguardano la ricostruzione
della nuova generazione, perché le storie della famiglia Poldark si spalmano in
12 volumi (fino a questo momento sono stati tradotti dieci volumi), e se confronto
i vari libri, in questi ultimi romanzi ho notato una forte lentezza nei
dialoghi e nelle azioni sempre più piatti, mancanti di quella spinta
avventurosa elaborata precedentemente nei primi romanzi della saga.
Praticamente, con l'aggiunta di nuovi volumi, la saga di Poldark si evolve trasformando una serie di “super
avventure” con infiniti colpi di scena in avventure "super nomali".
La fine del decimo romanzo è stata elaborata sospendendo le
avventure dei personaggi, sempre più numerosi, in previsione di una nuova
traduzione degli ultimi due capitoli della saga di Poldak.
Scheda del libro:
Titolo: La coppa dell’amore
Sottotitolo: La saga di Poldark
Autore: Winston Graham
Titolo originale: The loving cup
Traduttore: Maura Parolini e Matteo Curtoni
Casa editrice: Sonzogno
Genere: romanzo
Anno: 2021
Pagine: 544
Prezzo di copertina: € 18.50
Ricordo i precedenti romanzi dello stesso autore:
Ciao, non ho letto questa saga, ma qualche anno fa avevo seguito la prima stagione della serie in tv :-)
RispondiEliminaCiao @Ariel. Io sto leggendo tutti i romanzi spinta dalla curiosità, perché ho visto molti anni fa la saga televisiva degli anni settanta.
EliminaNon ho mai letto questa saga, a dire il vero. Da come ne scrivi, deve essere una saga appassionante. Non ho nemmeno visto la serie televisiva. Vedrò di recuperare. Buona giornata.
RispondiEliminaNei primi volumi ci sono molte storie avventurose, e il 'duello' tra Ross e Warleggan ti incollano alle pagine. Gli ultimi volumi hanno perso questa attenzione; ma vale la pena continuare con la lettura... sto aspettando la traduzione degli ultimi due romanzi. Buona giornata anche a te.
EliminaBuona lettura.
RispondiEliminaCiao Innassia.
Quando pubblicheranno i nuovi volumi con le nuove traduzioni ti saprò dire se sarà una buona lettura.
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