Oh, the
weather outside is frightful
But the
fire is so delightful
Since we’ve
no place to go
Let it snow, let it snow, let it snow
Oh, the
weather outside is frightful
But the
fire is so delightful
Since we’ve
no place to go
Let it snow, let it snow, let it snow
Le lancette del tempo saltano da un’epoca all’altra, tra i giorni nostri e gli anni della Seconda guerra. La trama attraversa forti sentimenti mescolati con la responsabilità, la passione, il dolore e la gioia, in più, c’è un altro elemento ben inquadrato in ogni capitolo: l’incognita di scegliere se condividere le proprie emozioni svelando il passato oppure decidere di tacere. La base della trama sono i colori, per cui ogni oggetto, ogni impulso e ogni emozione si tinge di luce propria o di oscurità, e sono capaci di penetrare e scavare ogni attimo della vita. I colori si espandono e cambiano forma quando la protagonista riceve in dono una valigia strapiena di disegni, perché contengono immagini appartenenti a un passato oscuro.
Con gioia trascrivo queste poche righe nel Taccuino. Come ogni anno, stavo aspettando di leggere il programma, e l'attesa da i suoi frutti. Ritorna la manifestazione podistica
competitiva su strada dedicato al carissimo Amico Giancarlo. Come ogni anno gli
organizzatori sono riusciti a regalarci questa sorpresa. Hanno appena esposto le
locandine con il programma completo “Giancarlo Corre con Noi”. Come
potete pensare la soddisfazione è alle stelle.
Queste sono le Voci da tenere a mente:
la competizione “Giancarlo Corre con Noi” si terrà il 19 dicembre 2021 al Colle S. Michele di Cagliari.
Nei momenti più impensabili, la fortuna sorprendentemente appare senza stimolarla. Una sera, con grande sorpresa, notai la porta aperta di una piccola cappella annessa a un asilo (credo di non averla mai vista aperta), e in questi momenti la curiosità investe ogni cellula. Anche se il tempo libero era risicato, oltrepassai il cancello ed entrai per ammirarla da vicino. Questo anonimo luogo si trova nel centro del Paese, in mezzo al traffico e con Voci e brusii di ogni genere che sbucano da tutti i lati, e nonostante ciò, quel giorno all’interno della cappella primeggiava il silenzio e la calma. La cappella era come l’avevo immaginata, piccola e accogliente, quindi, in questa occasione, l'immaginazione coincise con la realtà .
Eventi irrazionali, paranormali, non appartenetene alla realtà, da gestire senza perdere il controllo se non per curare nel limite del possibile un uomo, il quale a causa di un incidente non ricorda il presente, non riconosce i genitori, la moglie, la figlia, ma soltanto una vita passata. Tutto fa pensare a una malattia grave della mente provocata da un incidente automobilistico, un male inatteso e non curabile dalla medicina tradizionale, e ogni istante è vissuto intensamente senza ottenere un risultato, e la guarigione si allontana sempre di più.
“Nessuno sospetterà di noi, siamo donne. Comportati normalmente, non essere nervosa. Ci servono documenti, rapporti, disegni, diagrammi. Dovremo sempre incontrarci in luoghi pubblici, troppo pericoloso vederci a casa mia. Fai una coppia in più di ogni nuovo documento, non la nascondere, tienila con l’originale finché non potrai consegnarmela. Se vuoi nascondere qualcosa, fallo in bella vista. Sii sempre pronta a improvvisare. Se pensi di essere seguita, entra in un negozio di donne, nessun uomo ti seguirà li dentro”
“No, non dirmi Claudine che cos’era. Io sono la vera Claudine, tutto ciò che pensavo e sentivo è andata in quei libri. Erano me, mia infanzia, mia la memoria, mie le opinioni, ogni cosa. E quando rivivo le ore che ho passato da sola a fare la schiava per te, macinando scene solo per compiacerti, io mi vergogno totalmente di me stessa. In realtà io sapevo, io sapevo, e anche tu sapevi che ero chiamata a farlo. Tu mi hai trovata che non sapevo niente, mi hai plasmata secondo i tuoi disegni, i tuoi desideri, e credevi che non mi sarei mai liberata. Beh, ti sbagli. Claudine ora è morta, l’hai tradita, non c’è più e io sono andata oltre”
Sono passati otto anni da quando ho aperto il Taccuino, il mio piccolo angolo spartano, uno spazio virtuale dove posso annotare alcune Voci da condividere nella blogsfera. Come l’anno scorso, i dodici mesi sono stati influenzati da questo periodo oscuro e super delicato, di conseguenza alcune volte ho trascurato le mie annotazioni concentrandomi prevalentemente su alcuni argomenti, come film da rivedere, alcuni libri e ricette da rispolverare e condividere.
Guarda, cerca,
Corri lontano, vola
Hans il mercante aspetta
lontano, vola
Piccolo uomo Signore del
mondo, vai
La carrozza attende già, non
ti fermare
A cassette sali e va, non
ti voltare
Suona un corno da
cocchiere
Lustra l'abito da Re
È la carrozza di Hans
Strade e strade correrai,
Senza contare
Cieli e cieli finirai
Tu sai volare
Suona un corno da
cocchiere
Lustra l'abito da re
È la carrozza di Hans
Apparentemente il titolo suggerisce più scenari, concretamente è una storia vera (e/o in parte inventata) ambientata tra l’Inghilterra e la Francia durante la Seconda guerra mondiale. La protagonista del romanzo è realmente esistita, un nome nota ai tedeschi, tra la gente comune e tra i partigiani per aver organizzato progetti pericolosi al solo e unico scopo di annientare il nemico e liberare un territorio dall'occupazione nazista. Ogni capitolo racconta più di un’avventura pericolosa, l'incertezza della buona riuscita di ogni singola operazione è in bilico fino alla fine, si gestiscono i classici incidenti di percorso, e più di una volta si riesce a farla franca in modo rocambolesco.