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venerdì 26 dicembre 2025

Proof. La prova

Un film sulla follia e sulla malattia mentale di un noto matematico. La follia è talmente radicata nella mente del prof Robert, da supporre che altri elementi della sua famiglia possano avere ereditato lo stesso disturbo. Quando il genio della matematica passa a miglior vita, si pensa che anche la figlia Catherine sia affetta dallo stesso male. E se il padre era folle, ma sempre un grande genio, non si può dire la stessa cosa della figlia perché se è folle non può ereditare i geni paterni della matematica. Catherine ha scoperto una nuova teoria sui numeri primi, ma nessuno vuole credere che sia la mente dei calcoli di matematica. Neanche la sorella vuole credere alla genialità di Catherine, neanche il ricercatore Hal, ma se la prima non ha nessuna intenzione di porsi il problema etichettandola come una millantatrice pazza e bugiarda, il secondo inizia ad indagare. 

I calcoli riportati sul quaderno di Catherine sono strabilianti, geniali, e per Hal non può averli scritti il matematico Robert, perché i vari passaggi e i calcoli trascritti sono elaborati da una mente fresca nutrita con teorie recenti. Per il ricercatore Hal la teoria sui numeri primi è stata scritta dopo la malattia del prof. Robert, ma non da lui ma da un'altra mente geniale; per Hal la vera (e la nuova) mente della teoria matematica non può che essere solo una persona, Catherine. La prova che Catherine è la mente sana della nuova teoria è riportata nel suo quaderno, e un ricercatore e degli universitari capiscono chi è la matrice geniale da Premio Nobel.

Il film è strutturato con continui flashback, con un ritmo lento sia nelle riprese che nei dialoghi, come nei ragionamenti dei personaggi. Ogni Voce raccolta mette in relazione la verità e l’impossibilità, la follia con la genialità, il DNA ereditato con la capacità di sorprendere. Tutti devono capire chi mente o chi dimentica la verità, solo una persona conosce la verità, solo una persona sa chi ha scritto quei calcoli di matematica. Robert non può dimostrare la verità perché folle e perché muore, e Catherine deve usare tutti i mezzi per far accettare il suo nuovo ruolo non come la figlia di un grande matematico ma come la matematica con un buon intuito. 

Nel film Proof-La prova di John Madden, la sofferenza sia fisica che mentale si legge negli sguardi della protagonista femminile, soprattutto quando sente il padre parlare a vanvera o quando espone una sua recentissima teoria sui mesi freddi e caldi. La mente del prof Robert è in tilt da troppo tempo per mettere in piedi una serie di genialità matematiche, ormai è capace di elaborare solo teorie fantasiose, e non è più in grado di distinguere la matematica vera da quella inesistente, e la figlia Catherine è l'unica che lo ascolta e che lo accudisce nutrendosi della sua follia.

La storia potrebbe risultare contorta, con Voci che si sovrappongono, l’unico elemento ben in vista è la lentezza della matassa che si sbroglia. Il cast è composto da attrici e attori acclamati, ma in alcune sequenze ci si chiede se si poteva dare di più, se lo sceneggiatore ha limitato la buona riuscita del film. Sia Gwyneth Paltrow nella parte di Catherine e sia Anthony Hopkins nella parte del folle Robert hanno dato il massimo, ma c’è un qualcosa che impedisce di dare i pieni voti, e per rispondere al perché di questo qualcosa che manca si deve aspettare la fine della pellicola. E ognuno trae le proprie conclusioni.

È un film carino con un finale positivo senza sorprese, ma mite nei dialoghi, nella sceneggiatura e nella fotografia.

 


Alcune Voci tratte dal film:


. Quindi, tu hai scritto questa cosa incredibile, ma non l’hai detto a nessuno!

. Ve lo sto dicendo a voi due adesso

. Catherine, scusa, ma è molto difficile da credere

. Claire!

. Questa è la scrittura di nostro padre

. Non è vero!

. Sembra proprio la sua

. Quella è la mia scrittura

. Scusa!

. Chiedilo a Hal. È da una settimana che legge la scrittura di papà

. No, io non lo so

. Dai Hal!

. Io non sono un esperto di grafia. Va bene di chi ti sembra quella scrittura?

. Sembra…. Io non lo so! Io non so! Com’è la scrittura di Catherine?

. La mia scrittura è quella

. Io penso che siamo tutti stanchi e non è necessario prendere decisioni impulsive e perciò prendiamoci una pausa

. Tu non mi credi!

. Ah, non lo so però in principio non so più niente

. Lascia perdere. Io non mi aspettavo che tu mi credessi. Tu una volta qualunque…

. Perché non ci esponi una dimostrazione, non dovrebbe farci pensare che sia tuo

. Non sei assolutamente in grado di comprenderla

.  Allora, esponilo a Hal

. Beh, io potrei, potremmo esaminare passaggio per passaggio. Ci vorrà un po'

. Non puoi usare il quaderno

. Per l’ammore del cielo! Sono 40 pag., non vorrai che la ricordi a memoria? Non è una ricetta per i muffin. Lo capisci? Oddio! È ridicolo. Hal diglielo tu

. Che cosa?

. Digli di chi è il quaderno!

. Non lo so!

. Ma che ti è preso? Si può sapere? Tu gli hai letti questi quaderni. Non c’è niente che possa avvicinarsi neanche lontanamente a quello che c’è scritto li

. Senti, Catherine…

. Va bene, va bene, lo faccio, ci sediamo e io ti espongo la dimostrazione. Va bene?

. Va bene

. Ammesso che Claire mi faccia il favore di restituirmi il quaderno

. D’accordo, va bene. Esponilo a lui

. Ci vorrebbero giorni a provare che l’ha scritta lei

. Perché no!

. Potrebbe averla scritto tuo padre e poi avertela spiegata. Non ho detto che deve andare così, ma solo che non ci sono prove che l’abbia scritta tu

. Certo, che non ci sono. Ma falla finita! L’ha scritta lui, non perché non avrebbe potuta scriverla anche nell’anno in cui stava bene e non riusciva a lavorare, e tu lo sai, tu dovresti essere uno studioso

. La mia risposta è questa: allora, io conosco tre o quattro persone in facoltà, persone acute disinteressate che conoscevano il lavoro di tuo padre. La porterò a loro

. Che cosa?

. Gli dirò che abbiamo trovato qualcosa di potenzialmente fondamentale e che non siamo sicuri dell’autenticità. Ci siederemo e la esamineremo attentamente e cercheremo di capire che cosa abbiamo. Ci vorranno un paio di giorni probabilmente, ma alla fine ne sapremo molto di più

. Io direi che questa è l’unica strada

 


“Poniamo X uguale alla quantità di tutte le quantità di X. Poniamo X uguale al freddo. Fa freddo nel mese di dicembre. I mesi di freddo uguale da novembre a febbraio. Ci sono 4 mesi di freddo e 4 di caldo, i restanti 4 mesi di temperatura indeterminata. A febbraio nevica. A marzo il lago è un lago di ghiaccio. A settembre gli studenti ritornano e le librerie sono piene. Poniamo X uguale al mese delle librerie piene. Il numero dei mesi di freddo si avvina a 4. Non avrò mai freddo adesso quanto ne avrò in futuro. Il futuro del freddo è l’infinito. Il futuro del caldo è il futuro del freddo. Le librerie sono infinite, non sono mai piene tranne il mese di settembre”

 


. Non credo che l’abbia scritta tuo padre!

. Non era così la settimana scorsa

. Era una settimana scorsa. In questi giorni ho letto la dimostrazione. Credo di averla capita, più o meno, vengono usate molte delle più recenti tecniche matematiche sviluppate negli anni Ottanta-Novanta, geometria non commutativa, matrici casuali. Credo di aver imparato più matematica in questi giorni che in tre anni di specializzazione

. E allora?

. E allora, la dimostrazione è fenomenale

. Vai a dormire Hal

. Che cosa ha fatto tuo padre negli ultimi vent’anni? Non stava bene, giusto?

. Non hai ancora finito?

. Non sarebbe stato capace di valorizzare quelle nuove tecniche

. Lui era un genio

. Ma era squilibrato

. Perciò le acquisì in un secondo momento

. Può darsi. I libri che gli sarebbero serviti sono li sopra. Molti in camera tua. Lui datava tutto, perfino i suoi appunti più incoerenti erano datati. Qui non c’è nessuna data

. Ma c’è la scrittura

. Genitori e figli possono avere scritture simili soprattutto se hanno passato parecchio tempo a stretto contatto

. È una tecnica interessante

. Mi piace molto

. Si piace anche a me. È quello che ti ho detto la scorsa settimana

. Lo so!

. Hai buttato via tutto

. Questa è la tua Kate!

 


Scheda del film:

Titolo: Proof- La prova

Regia: John Madden

Genere: drammatico

Anno: 2005

Durata: circa 100 min.

Soggetto: omonima opera teatrale

Interpreti: Gwyneth Paltrow (Catherine), Anthony Hopkins (il matematico Robert), Hope Davis (Claire), Jake Gyllebnhaal (il ricercatore Hal).

 

Annotazione: le Voci tratte dal film le ho sbobinate per il Taccuino.

 

Nel Taccuino ci sono altre Voci con:

Gwyneth Paltrow: Emma, Possessione, una storia romantica

Anthony Hopkins: La macchia umana

 

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