"Figlia mia, figlia mia. Tu disonorata sei"
"Più nessuno ti vorrà sposare"
"Meglio che ti fai monaca, cugina mia"
"Vatti a buttare a mare con la pietra al collo"
"E' l'unica cosa per salvare l'onore della famiglia, le sorelle tue se no rimarranno zitelle per tutta la vita"
"Che fu"
"Con la forza mi rapì, ma quando mi ebbe io fredda come il marmo fui"
"Non ci fu partecipazione"
“Fredda o calda che
fosti, io come mi devo comportare?”
“Tu che sei il
mio fidanzato pigli un coltello e ci dai una coltellata, si capisce”
“I maschi della
tua famiglia devono lavare l’offesa, poi, forse, io ti posso anche sposare.
Vedremo”
“Salvatore, noi
maschi non ne teniamo. Tutte femmine siamo in famiglia”
"Tutte femmine"
“E ci dovevate pensare prima di andare a comprare l'aspirina. Io sempre contrario fui a questa uscita"
“Questa è la pistola,
passaporto per l’Inghilterra, l’indirizzo del traditore, la fotografia del
traditore, San Giovanni, che ti tenga una mano sulla testa, 11 mila lire,
mettile nel petto, e questo è il biglietto di andata”
“Solo andata? E quello di
ritorno?”
“Non serve. Fatta la commissione tu ti presenti in questura e loro ti rimandano a casa gratis con le guardie”
”Una tristissima scoperta feci quella notte”
“Spiegati meglio”
“Il tuo comportamento non
fu di donna onesta. Chi ti imparò a baciare”
“Te l’ho dissi.
Nessuno mi baciò prima. Fu il grandissimo amore per tia che mi imparò subito”
“Troppo presto
imparasti. Se eri donna onesta mi dovevi resistere”
“È grandissimo
amore disonesta mi fece”
“E chi me lo
assicura che se io ero un altro ti comportavi alla stessa maniera. Lo vedi che
la risposta non venne subitanea”
“Non mi venne
subitanea, per la grande emozione di sentire la tua bellissima Voce. Vincenzo,
tu mi facesti donna, Vincenzo, e tu mio sei per tutta la vita. Tu il primo
fosti, hai capito? Il primo e l’unico rimani. O mio o di nessun’altra. Chiaro?”
“E qualora io
non fossi d’accordo?”
“Qualora, ti
metto una pallottola in mezzo agli occhi che ti esce da qua dietro. E sì”
“Tornate a casa
disgraziata, che tanto non mi trovi. Hai capito? Non mi trovi. Non mi trovi.
Non mi trovi”
“Amore mio, io
tutte le domeniche libere ho. E per te ogni domenica suona la campana a morto”
“Tu mi vuoi
magari ammazzare. Ma tanto io le buttane come te non me le sposo. Hai capito?
Non me le sposo”
“Siete voi
Patanè Assunta?”
“E voi chi
siete?”
“Corregionali”
“Salutiamo”
“Abbiate la
compiacenza di scusarci se siamo venuti a importunarvi, ma purtroppo trattasi
di una disgrazia”
“Disgrazia? E perché”
“Per una persona
che voi ci volevate molto bene”
“Vincenzo? E
sentiamo, ah, che gli capito? Ah”
“È venuto a
mancare”
“ih … “
“Chi sono?”
“Cosa nostra ….
Voi dite? Ma com’è possibile, ah, che io lo vidi dieci giorni fa. Morta prematura
è?”
“Si buttò al
mare per salvare una signora, lì per li stava bene, poi il giorno appresso,
forse un colpo di freddo …”
“Insomma con questo clima nordico, una polmonite”
“Ih, e dove si
trova precisamente?”
“Ambite a vedere
la salma?”
“Sì signore.
Ambisco”
“Vincenzo. Vincenzo mio, unica speranza della vita mia. Perché mi lasciasti? Ah! Perché mi abbandonasti? Un morto sei e io disonorata rimango. Io ti dovevo uccidere, io con la mano mia, e mo’ come faccio io. Ah. Chi me lo da l’onore a me?”
“Non comprendo!”
”What man are you?”
“What”
“You look TV 2 hours.
Due ore”
“I’m watching sport, rugby, I gioco, play rugby, sabato io
gioco, saturday, voglio vederci”
“Ma come! Tu uomo, io donna, nessuno in casa, e tu look Tv”
“La ragazza con la pistola” è un film dal doppio binario, si descrive la Sicilia ancora legata alla tradizione e ai continui e discutibili riferimenti misogini, e poi c’è la Gran Bretagna concepito come una terra emancipata e lontana dai vecchi concetti. Le differenze sociali tra questi due mondi sono marcate dalle espressioni verbali dei protagonisti, dalle frasi coniati sul momento, dal modo di vestire, dalle capigliature, ma sono anche evidenziati dai colori, ad esempio il nero è presente in alcune scene per riconoscere e mostrare un modo di vivere basato su una cultura misogina e tradizionalista.
L’ironia, le differenze culturali, il delitto d’onore e la
gelosia sono ben nutriti, e tutti sono stati catturati e impresse in una delle
pellicole più importanti della commedia all’italiana.
Le ambientazioni sicule e quelle inglesi di Bath, Brighton,
Edimburgo, Sheffield e Londra si fondono con le Voci di una sceneggiatura tutta
scoprire. E se la Voce principale porta il nome di Monica Vitti, non potevo non
registrarle nel Taccuino.
Pochissimi giorni fa si è spenta l’attrice italiana Monica
Vitti, e per non dimenticarla ho voluto registrare la sua Voce a modo mio, vale
a dire sbobinando alcune frasi del film dove lei interpretava la parte di una
donna siciliana disonorata. E la scelta de “La
ragazza con la pistola” non è casuale, perché con questa pellicola si
afferma come attrice comica.
La sua carriera è colma di Voci, e non è stato semplice
sceglierne e isolare la migliore, perché non esiste la migliore. Sono tutte
Voci entrate nella storia del cinema italiano.
La storia del film la conosciamo un po’ tutti: Assunta Patanè (Monica Vitti), una giovane ragazza siciliana, viene rapita per errore, sedotta e poi abbandonata. Vincenzo Macaluso (Carlo Giuffrè), per evitare il matrimonio riparatore con la donna sbagliata, scapa in Gran Bretagna. Brutta faccenda, perché Assunta, spinta da una società maschilista e per riconquistare l’onore perduto, lo insegue in compagnia di una cosetta, la pistola sempre carica e pronta per lui.
Scheda del film:
Titolo: La ragazza con la pistola
Regia: Mario Monicelli
Genere: commedia
Anno: 1968
Durata: 102 min.
Sceneggiatura: Rodolfo Sonego e Luigi Magni
Costumi: Maurizio Chiari
Musica: Peppino De Luca
Fotografia: Carlo Di Palma
Segni particolari: premiatissimo
Interpreti: Monica Vitti (Assunta Patanè), Carlo Giuffré
(Vincenzo Macaluso), Tiberio Mugia (un picciotto), Aldo Puglisi (un picciotto),
Stanley Baker (dottor Osborne).
Link utile:
Trailer: www.youtube.com/watch?v=dCwa_AvM0h8
Colonna sonora: www.youtube.com/watch?v=A690M0FYMQ8
Annotazione: le citazioni iniziali sono tratte dal film, e le ho sbobinate io per il Taccuino.
N.B. immagini tratte da internet tramite il motore di ricerca Google.
La grande Monica Vitti, è stata, insieme ad Anna Magnani, l'attrice più importante del panorama cinematografico italiano. Ha fatto la storia, e questo film ne è la dimostrazione. Un film che ha aspetti comici ma ha anche un importante significato. Davvero bello.
RispondiEliminaLa sua professionalità è un punto di riferimento per chi vuole intraprendere questa carriera. Ci mancherà tantissimo.
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