Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.

mercoledì 23 febbraio 2022

La ragazza con la pistola

"Figlia mia, figlia mia. Tu disonorata sei"

"Più nessuno ti vorrà sposare"

"Meglio che ti fai monaca, cugina mia"

"Vatti a buttare a mare con la pietra al collo"

"E' l'unica cosa per salvare l'onore della famiglia, le sorelle tue se no rimarranno zitelle per tutta la vita"

"Che fu"

"Con la forza mi rapì, ma quando mi ebbe io fredda come il marmo fui"

"Non ci fu partecipazione"

“Fredda o calda che fosti, io come mi devo comportare?”

“Tu che sei il mio fidanzato pigli un coltello e ci dai una coltellata, si capisce”

“I maschi della tua famiglia devono lavare l’offesa, poi, forse, io ti posso anche sposare. Vedremo”

“Salvatore, noi maschi non ne teniamo. Tutte femmine siamo in famiglia”

"Tutte femmine" 

“E ci dovevate pensare prima di andare a comprare l'aspirina. Io sempre contrario fui a questa uscita"


Questa è la pistola, passaporto per l’Inghilterra, l’indirizzo del traditore, la fotografia del traditore, San Giovanni, che ti tenga una mano sulla testa, 11 mila lire, mettile nel petto, e questo è il biglietto di andata

Solo andata? E quello di ritorno?

Non serve. Fatta la commissione tu ti presenti in questura e loro ti rimandano a casa gratis con le guardie 


”Una tristissima scoperta feci quella notte”

“Spiegati meglio”

Il tuo comportamento non fu di donna onesta. Chi ti imparò a baciare”

“Te l’ho dissi. Nessuno mi baciò prima. Fu il grandissimo amore per tia che mi imparò subito”

“Troppo presto imparasti. Se eri donna onesta mi dovevi resistere”

“È grandissimo amore disonesta mi fece”

“E chi me lo assicura che se io ero un altro ti comportavi alla stessa maniera. Lo vedi che la risposta non venne subitanea”

“Non mi venne subitanea, per la grande emozione di sentire la tua bellissima Voce. Vincenzo, tu mi facesti donna, Vincenzo, e tu mio sei per tutta la vita. Tu il primo fosti, hai capito? Il primo e l’unico rimani. O mio o di nessun’altra. Chiaro?”

“E qualora io non fossi d’accordo?”

“Qualora, ti metto una pallottola in mezzo agli occhi che ti esce da qua dietro. E sì”

“Tornate a casa disgraziata, che tanto non mi trovi. Hai capito? Non mi trovi. Non mi trovi. Non mi trovi”

“Amore mio, io tutte le domeniche libere ho. E per te ogni domenica suona la campana a morto”

“Tu mi vuoi magari ammazzare. Ma tanto io le buttane come te non me le sposo. Hai capito? Non me le sposo”

 




“Siete voi Patanè Assunta?”

“E voi chi siete?”

“Corregionali”

“Salutiamo”

“Abbiate la compiacenza di scusarci se siamo venuti a importunarvi, ma purtroppo trattasi di una disgrazia”

“Disgrazia? E perché”

“Per una persona che voi ci volevate molto bene”

“Vincenzo? E sentiamo, ah, che gli capito? Ah”

È venuto a mancare”

“ih … “

“Chi sono?”

“Cosa nostra …. Voi dite? Ma com’è possibile, ah, che io lo vidi dieci giorni fa. Morta prematura è?”

“Si buttò al mare per salvare una signora, lì per li stava bene, poi il giorno appresso, forse un colpo di freddo …”

“Insomma con questo clima nordico, una polmonite”

“Ih, e dove si trova precisamente?”

“Ambite a vedere la salma?”

“Sì signore. Ambisco” 

Vincenzo. Vincenzo mio, unica speranza della vita mia. Perché mi lasciasti? Ah! Perché mi abbandonasti? Un morto sei e io disonorata rimango. Io ti dovevo uccidere, io con la mano mia, e mo’ come faccio io. Ah. Chi me lo da l’onore a me?

 “Ma tu che uomo sei?”

“Non comprendo!”

”What man are you?”

“What”

“You look TV 2 hours. Due ore”

“I’m watching sport, rugby, I gioco, play rugby, sabato io gioco, saturday, voglio vederci”

“Ma come! Tu uomo, io donna, nessuno in casa, e tu look Tv”


La ragazza con la pistola” è un film dal doppio binario, si descrive la Sicilia ancora legata alla tradizione e ai continui e discutibili riferimenti misogini, e poi c’è la Gran Bretagna concepito come una terra emancipata e lontana dai vecchi concetti. Le differenze sociali tra questi due mondi sono marcate dalle espressioni verbali dei protagonisti, dalle frasi coniati sul momento, dal modo di vestire, dalle capigliature, ma sono anche evidenziati dai colori, ad esempio il nero è presente in alcune scene per riconoscere e mostrare un modo di vivere basato su una cultura misogina e tradizionalista. 

L’ironia, le differenze culturali, il delitto d’onore e la gelosia sono ben nutriti, e tutti sono stati catturati e impresse in una delle pellicole più importanti della commedia all’italiana.

Le ambientazioni sicule e quelle inglesi di Bath, Brighton, Edimburgo, Sheffield e Londra si fondono con le Voci di una sceneggiatura tutta scoprire. E se la Voce principale porta il nome di Monica Vitti, non potevo non registrarle nel Taccuino.

Pochissimi giorni fa si è spenta l’attrice italiana Monica Vitti, e per non dimenticarla ho voluto registrare la sua Voce a modo mio, vale a dire sbobinando alcune frasi del film dove lei interpretava la parte di una donna siciliana disonorata. E la scelta de “La ragazza con la pistola” non è casuale, perché con questa pellicola si afferma come attrice comica.

La sua carriera è colma di Voci, e non è stato semplice sceglierne e isolare la migliore, perché non esiste la migliore. Sono tutte Voci entrate nella storia del cinema italiano.

La storia del film la conosciamo un po’ tutti: Assunta Patanè (Monica Vitti), una giovane ragazza siciliana, viene rapita per errore, sedotta e poi abbandonata. Vincenzo Macaluso (Carlo Giuffrè), per evitare il matrimonio riparatore con la donna sbagliata, scapa in Gran Bretagna. Brutta faccenda, perché Assunta, spinta da una società maschilista e per riconquistare l’onore perduto, lo insegue in compagnia di una cosetta, la pistola sempre carica e pronta per lui. 












RIP Monica Vitti.


Scheda del film:

Titolo: La ragazza con la pistola

Regia: Mario Monicelli

Genere: commedia

Anno: 1968

Durata: 102 min.

Sceneggiatura: Rodolfo Sonego e Luigi Magni

Costumi: Maurizio Chiari

Musica: Peppino De Luca

Fotografia: Carlo Di Palma

Segni particolari: premiatissimo

Interpreti: Monica Vitti (Assunta Patanè), Carlo Giuffré (Vincenzo Macaluso), Tiberio Mugia (un picciotto), Aldo Puglisi (un picciotto), Stanley Baker (dottor Osborne).


Link utile:

Trailer: www.youtube.com/watch?v=dCwa_AvM0h8

Colonna sonora: www.youtube.com/watch?v=A690M0FYMQ8


Annotazione: le citazioni iniziali sono tratte dal film, e le ho sbobinate io per il Taccuino.

N.B. immagini tratte da internet tramite il motore di ricerca Google.


2 commenti:

  1. La grande Monica Vitti, è stata, insieme ad Anna Magnani, l'attrice più importante del panorama cinematografico italiano. Ha fatto la storia, e questo film ne è la dimostrazione. Un film che ha aspetti comici ma ha anche un importante significato. Davvero bello.

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    1. La sua professionalità è un punto di riferimento per chi vuole intraprendere questa carriera. Ci mancherà tantissimo.

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