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martedì 1 febbraio 2022

Coratella in umido di maiale

Oggi nel Taccuino trascrivo una ricetta semplice, con un particolare da non sottovalutare: non tutti la amano, o peggio al solo pensiero di leggere gli ingredienti alcune persone storcono il naso per il disgusto, perché la base principale è costituita dagli organi interni del maiale. Però, se questo tipo di ricetta non ha molti ammiratori, non significa che non si possa parlare di questo piatto. Le parti interne del maiale si possono cucinare in vari modi, e ogni ricetta familiare ha le sue antiche radici, l’unico intoppo è riuscire a pulire bene gli ingredienti e tagliarli in pezzi non troppo piccoli. Normalmente le Voci si riferiscono alla coratella dell’agnello con l’aggiunta delle cipolle e delle olive, e si ottiene anche un buon risultato con il maiale con un particolare in più, in questa ricetta non ci sono né le cipolle e né le olive.

 


Ingredienti:

le interiora del maiale (il cuore, i polmoni, la milza e il fegato)

vino bianco (o malvasia)

olio d’oliva

sale

capperi

salvia

alloro

rosmarino

 

Tagliamo grossolanamente il cuore, i polmoni e la milza, e il fegato a fettine. In un tegame mettiamo un po’ di olio e versiamo le parti interne del maiale, escluso il fegato perché lo uniamo in un secondo momento. Si lasciano soffriggere mescolando di tanto in tanto con un mestolo di legno. Quando avrà assorbito il “succhetto”, aggiungiamo i capperi, la salvia, l’alloro rosmarino e il sale, cuociamo a fuoco moderato, versiamo un bicchiere di vino bianco per poi farlo evaporare lentamente durante la cottura. Quando la cottura sta giungendo al termine, per ultimo uniamo le fettine di fegato. Continuiamo la cottura per altri minuti fino a quando il fegato è pronto. Spegniamo la fiamma, per poi versarlo in un piatto da portata. Per assaporare al meglio il succo, la tradizione indica più strade: si può gustare il succo facendo la classica scarpetta col pane, oppure foderiamo il piatto con il pane ‘e fresa o sas costeddas e sopra versiamo la pietanza da gustare con il succhetto; ogni mezzo è utile per assaporarlo al meglio. 




Attenzione, questo piatto si serve ben caldo.

Buon appetito. 


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