Beh, allora. A casa siamo? E sì, le giornate sono tutte uguali,
non possiamo uscire, è vietato spostarsi da un Comune all’altro (salvo casi eccezionali), la nostra
vita quotidiana è stata stravolta in un secondo, tutto è sospeso, e tutti siamo
in attesa della fatidica notizia “tutto è finito”, e per tamponare questi
momenti di scallonamento totale che fare? Semplice.
Io accendo il portatile (sì, quello che stava morendo e a forza
di fare gli scongiuri vivo è), passo da un film all’altro e… e… e mi guardo un
po’ di commedie divertenti.
Il più gettonato è la storia di Adamo ed Eva, pardon, “la storia
di Damu e Deva”, che per colpa del padrone dell’orto che ha messo la misciiia (la
medicina) alle mellle, che fare? I personaggi della breve commedia ci
raccontano la famosa storia biblica in modo grottesco come non l’abbiamo mai
udita. Nella seconda parte della commedia si parla di un dentista che installa
dei denti mooolto singolari.
Però c'è un piccolo problema: è recitato in sardo. E il problema più grosso consiste nel tradurre le varie espressioni alle persone che non parlano la lingua, perché la sceneggiatura ha predisposto una serie di frasi in sardo o termini tradotti in modo bislacco, come “lunghi siamo?”. Eh, perché quando si parla troppo si dice “Eh, lunghi siamo?”. La commedia ha una serie di frasi dette non dette tipiche di chi ha un vocabolario ristretto, e con vari “Eh, lo fa”, “eeeh, allora?” si passano dei momenti piacevoli, quelli necessari per caricare le batterie.
Però c'è un piccolo problema: è recitato in sardo. E il problema più grosso consiste nel tradurre le varie espressioni alle persone che non parlano la lingua, perché la sceneggiatura ha predisposto una serie di frasi in sardo o termini tradotti in modo bislacco, come “lunghi siamo?”. Eh, perché quando si parla troppo si dice “Eh, lunghi siamo?”. La commedia ha una serie di frasi dette non dette tipiche di chi ha un vocabolario ristretto, e con vari “Eh, lo fa”, “eeeh, allora?” si passano dei momenti piacevoli, quelli necessari per caricare le batterie.
In un’altra commedia si parla degli scherzi di un tempo passato quando “erano
giovani”, e ancora l’incontro con il nipote di un noto venditore, e come
risolvere il problema della caduta della borsa.
Quindi, registro nel Taccuino alcune commedie divertenti recitate
in lingua sarda, con alcune espressioni in italiano, scritte e interpretate da
alcuni attori straordinari della comicità sarda: LaPola, Benito Urgu e Jacopo Cullin.
Eeeeh, se siete a digiuno in lingua sarda, non preoccupatevi... si
capisce, si capisce.
E poi il sindaco di Scraffingiu
La disputa tra S. Gennaro e S. Efisio
Il calciatore
in panchina
Spot Remake
Innassia, io guardo i film, cosa che già facevo.
RispondiEliminaCiao.
I film sono la mia passione e in questo periodo non possono mancare; e ogni tanto ricevo su WathsApp queste commedie super divertenti che m’inviano tra un messaggio e l’altro. Ciao
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