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sabato 1 novembre 2025

Voci notturne

Nel 1995, la RAI mise in onda una miniserie scritta dal regista Pupi Avati, un pezzo di storia della tv con un particolare da trascrivere nel Taccuino. Vista la fittissima trama, la miniserie Voci notturne prodotta dalla RAI non riuscì a bucare eternamente lo schermo, perché in pochi capirono il significato del lavoro del grande regista, e pertanto incluso nella lista delle pellicole da incastrare nel dimenticatoio. In base ad alcuni ragionamenti espressi dagli appassionati della tv, Voci notturne è stato concepito nel momento sbagliato, ha incluso scene non adatte per quel periodo ma adeguate ad altri contesti, ad esempio negli anni sessanta/settanta; e il ragionamento non dovrebbe sorprendere. La miniserie è molto particolare, adatto a pochi telespettatori, e per la struttura della pellicola è stato paragonato a un altro classico della tv italiana, un capolavoro in bianco e nero inserito tra in grandi del piccolo schermo.

La trama e le ambientazioni di Voci notturne ricorda tantissimo ‘Il segno del commando’ (clicca QUI), le cui Voci sono impregnate di misteri legate al mondo del mistero, del paranormale e dell’occulto. I personaggi sono coinvolti in strani misteri, sono inseriti in ambienti che contano, e chi ha il compito di indagare a loro volta devono sbrogliare la fitta matassa del mistero.

Voci notturne è stato creato fondendo più generi, c’è una spruzzatina di giallo, thriller, e naturalmente un bel po’ di horror con scene del paranormale con morti e sparizioni strane, comparse di fantasmi, sacrifici umani, riti esoterici, rituali antichi ben radicate in ambienti inaccessibili, esistenza di sette esoteriche ben strutturate legate al potere politico e alla massoneria.

Tutto inizia quando nel Tevere, vicino a un ponte romano, emerge il cadavere di Giacomo Fiorenza, inizialmente sembrerebbe un suicidio, ma le prove sono tinte di giallo. Giacomo è uno studente e figlio di un noto potente implicato in uno scandalo di natura politica, e l’autopsia rivela che la morte è legata a uno strano rito esoterico, per cui sia la polizia che altri personaggi iniziano a indagare.

Il paranormale è in ogni scena, esistono morti che si materializzano in strane sembianze, come Giacomo perché la famiglia continua a ricevere delle strane telefonate con la sua Voce.

Appena si sparge la Voce dello strano ritrovamento, Stefano Baldi, l’amico di Giacomo, inizia a perlustrare il materiale delle loro ricerche universitarie e trova un file criptato e incomincia a indagare partendo dal computer dell’apparente suicida, ma non è semplice. Tutto è complicato, perché per accedere è necessario conoscere la password, e prova e riprova si trova una chiave strana e stranissima. La password per accedere al computer di Giacomo si rivela la data della sua morte.

Per sbrogliare la matassa, un investigatore privato americano viene assunto dal consolato italiano, e il materiale che trova è scottante, tanto da arrivare ai piani alti di chi ha manovrato i misteri, fino a individuare i membri della setta segreta. Il materiale dell’investigatore privato scoperchia un gran pentolone, per cui la sua presenza è considerata scomoda ed è oggetto di attenzione, infatti qualcuno lo elimina nel bel mezzo della scoperta di una prova schiacciante.

Una setta, personaggi morti in circostanze strane, vittime sacrificate in rituali antichi, fantasmi che si materializzano dall’aldilà, un ragazzo in trans che si esprime con la Voce di Giacomo, sono tutti materiali a disposizione di pochi e unici investigatori in provetta o professionisti del settore.

Le vicende scoperte sono molto aggrovigliate con episodi ambigui per aver unito fatti politici con rituali esoterici, il passato è anch’esso intricato di episodi strani che si amalgamano con il presente e al caso della morte di Giacomo.

Le atmosfere respirate dai personaggi sono da brivido, ogni tassello suggerisce il pericolo della morte, le inquietanti scoperte non fanno dormire sogni tranquilli né alle personalità coinvolte nella miniserie e né ai telespettatori.

Voci notturne è considerato un cult della tv, e inspiegabilmente (o no), è coperto da una serie di stranezze iniziando alla messa in onda della miniserie, con vari problemi incomprensibili (o no), con posticipi delle puntate trasmesse in orari sballati. La programmazione di Voci notturne è il primo problema, capace di unire le perplessità dei telespettatori, infatti tutti concordano sulla presenza di forti disagi per la messa in onda in date sballate e in orari improponibili. Il mistero si infittisce anche con le repliche, perché anch’esse messe nel dimenticatoio, una prima replica si è visto solo dopo parecchi anni, col passare del tempo sono stati rimodulate alcune scene con tagli enormi lasciando l’amaro in bocca a coloro che ricordano bene ogni angolo della miniserie originale.

Voci notturne è un cult, ma come la trama, la messa in onda è coperto da forti misteri.

Vale la pena guardarlo; è un gioiellino del piccolo schermo.










Voci tratte dalla miniserie: 

“Nella Roma imperiale sussistevano i resti di uno strano onte di legno. Era composto da travi sublique ed oblique, senza chiodi e affidato a persone sacre una sorta di fratellanza o setta che rispondeva con la vira dei suoi membri della sua conservazione. A costoro derivò il titolo celeberrimo di pontefici o facitori del ponte. Su questo ponte si compivano in epoca arcaica misteriosi segreti sacrifici”

“Dove finisce la ragione incomincia un territorio che non ci appartiene, nel quale siamo intrusi. Una terra che ha regole che non conosciamo, dove si parla una lingua misteriosa e dove le nostre logiche non sono utilizzate in alcun modo. Noi in questo territorio possiamo solo subire un mistero che anziché svelarsi si fa sempre più impenetrabile. Io non so dire se questa è una pena o un premio. Io non so dire nulla, ma so che questo luogo dove non dev’essere in alcun modo cercato né in alcun modo trovato” 

Scheda della miniserie:

Titolo: Voci notturne

Regia: Fabrizio Laurenti

Sceneggiatura: Pupi Avati

Genere: poliziesco, giallo, thriller

Anno: 1995

Puntate: 5

Durata: 80 min. a episodio

Interpreti: Lorenzo Flaherty (Stefano Baldi), Massimo Sonetti (Carlo Morlisi), Jason Robards III (Mario Fedrigo), Dario Canalini (Giacomo Fiorenza), Andrea Scorzoni (Andrea), Stefania Rocca (fidanzata di Andrea), Carolina Rosi (Silvia), Stefano Accorsi (Rinaldo), Valeria Fabrizi (Matilde Fiorenza), Cesare Barbetti (Michele Fiorenza), Renzo Rinaldi (Sen. Dolci), Clau7dia Lawrence (Elena Valover), Silvia Cohen (Vincenza), Arnaldo Ninchi (Pagani).

 

Annotazione: le Voci tratte dalla miniserie Voci notturne le ho sbobinate per il Taccuino.

N.B. immagini prelevate dalla rete tramite il motore di ricerca Google.


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