Nel 1995, la RAI mise in onda una miniserie scritta dal regista Pupi Avati, un pezzo di storia della tv con un particolare da trascrivere nel Taccuino. Vista la fittissima trama, la miniserie Voci notturne prodotta dalla RAI non riuscì a bucare eternamente lo schermo, perché in pochi capirono il significato del lavoro del grande regista, e pertanto incluso nella lista delle pellicole da incastrare nel dimenticatoio. In base ad alcuni ragionamenti espressi dagli appassionati della tv, Voci notturne è stato concepito nel momento sbagliato, ha incluso scene non adatte per quel periodo ma adeguate ad altri contesti, ad esempio negli anni sessanta/settanta; e il ragionamento non dovrebbe sorprendere. La miniserie è molto particolare, adatto a pochi telespettatori, e per la struttura della pellicola è stato paragonato a un altro classico della tv italiana, un capolavoro in bianco e nero inserito tra in grandi del piccolo schermo.
La trama e le ambientazioni di
Voci notturne ricorda tantissimo ‘Il
segno del commando’ (clicca QUI), le cui Voci sono impregnate di misteri
legate al mondo del mistero, del paranormale e dell’occulto. I personaggi sono
coinvolti in strani misteri, sono inseriti in ambienti che contano, e chi ha il
compito di indagare a loro volta devono sbrogliare la fitta matassa del
mistero.
Voci notturne è stato creato
fondendo più generi, c’è una spruzzatina di giallo, thriller, e naturalmente un
bel po’ di horror con scene del paranormale con morti e sparizioni strane,
comparse di fantasmi, sacrifici umani, riti esoterici, rituali antichi ben
radicate in ambienti inaccessibili, esistenza di sette esoteriche ben
strutturate legate al potere politico e alla massoneria.
Tutto inizia quando nel Tevere,
vicino a un ponte romano, emerge il cadavere di Giacomo Fiorenza, inizialmente
sembrerebbe un suicidio, ma le prove sono tinte di giallo. Giacomo è uno
studente e figlio di un noto potente implicato in uno scandalo di natura
politica, e l’autopsia rivela che la morte è legata a uno strano rito
esoterico, per cui sia la polizia che altri personaggi iniziano a indagare.
Il paranormale è in ogni scena,
esistono morti che si materializzano in strane sembianze, come Giacomo perché
la famiglia continua a ricevere delle strane telefonate con la sua Voce.
Appena si sparge la Voce dello
strano ritrovamento, Stefano Baldi, l’amico di Giacomo, inizia a perlustrare il
materiale delle loro ricerche universitarie e trova un file criptato e incomincia
a indagare partendo dal computer dell’apparente suicida, ma non è semplice. Tutto
è complicato, perché per accedere è necessario conoscere la password, e prova e
riprova si trova una chiave strana e stranissima. La password per accedere al
computer di Giacomo si rivela la data della sua morte.
Per sbrogliare la matassa, un
investigatore privato americano viene assunto dal consolato italiano, e il
materiale che trova è scottante, tanto da arrivare ai piani alti di chi ha
manovrato i misteri, fino a individuare i membri della setta segreta. Il materiale
dell’investigatore privato scoperchia un gran pentolone, per cui la sua
presenza è considerata scomoda ed è oggetto di attenzione, infatti qualcuno lo
elimina nel bel mezzo della scoperta di una prova schiacciante.
Una setta, personaggi morti in
circostanze strane, vittime sacrificate in rituali antichi, fantasmi che si
materializzano dall’aldilà, un ragazzo in trans che si esprime con la Voce di
Giacomo, sono tutti materiali a disposizione di pochi e unici investigatori in
provetta o professionisti del settore.
Le vicende scoperte sono molto
aggrovigliate con episodi ambigui per aver unito fatti politici con rituali
esoterici, il passato è anch’esso intricato di episodi strani che si amalgamano
con il presente e al caso della morte di Giacomo.
Le atmosfere respirate dai
personaggi sono da brivido, ogni tassello suggerisce il pericolo della morte,
le inquietanti scoperte non fanno dormire sogni tranquilli né alle personalità
coinvolte nella miniserie e né ai telespettatori.
Voci notturne è considerato un
cult della tv, e inspiegabilmente (o no), è coperto da una serie di stranezze
iniziando alla messa in onda della miniserie, con vari problemi incomprensibili
(o no), con posticipi delle puntate trasmesse in orari sballati. La
programmazione di Voci notturne è il primo problema, capace di unire le perplessità dei telespettatori, infatti tutti concordano sulla presenza di forti disagi per la messa in onda in date sballate e in orari
improponibili. Il mistero si infittisce anche con le repliche, perché anch’esse
messe nel dimenticatoio, una prima replica si è visto solo dopo parecchi anni,
col passare del tempo sono stati rimodulate alcune scene con tagli enormi
lasciando l’amaro in bocca a coloro che ricordano bene ogni angolo della
miniserie originale.
Voci notturne è un cult, ma
come la trama, la messa in onda è coperto da forti misteri.
Vale la pena guardarlo; è un gioiellino del piccolo schermo.
Voci tratte dalla miniserie:
“Nella Roma imperiale
sussistevano i resti di uno strano onte di legno. Era composto da travi sublique
ed oblique, senza chiodi e affidato a persone sacre una sorta di fratellanza o
setta che rispondeva con la vira dei suoi membri della sua conservazione. A costoro
derivò il titolo celeberrimo di pontefici o facitori del ponte. Su questo ponte
si compivano in epoca arcaica misteriosi segreti sacrifici”
“Dove finisce la ragione incomincia un territorio che non ci appartiene, nel quale siamo intrusi. Una terra che ha regole che non conosciamo, dove si parla una lingua misteriosa e dove le nostre logiche non sono utilizzate in alcun modo. Noi in questo territorio possiamo solo subire un mistero che anziché svelarsi si fa sempre più impenetrabile. Io non so dire se questa è una pena o un premio. Io non so dire nulla, ma so che questo luogo dove non dev’essere in alcun modo cercato né in alcun modo trovato”
Scheda della miniserie:
Titolo: Voci notturne
Regia: Fabrizio Laurenti
Sceneggiatura: Pupi Avati
Genere: poliziesco, giallo,
thriller
Anno: 1995
Puntate: 5
Durata: 80 min. a episodio
Interpreti: Lorenzo Flaherty
(Stefano Baldi), Massimo Sonetti (Carlo Morlisi), Jason Robards III (Mario
Fedrigo), Dario Canalini (Giacomo Fiorenza), Andrea Scorzoni (Andrea), Stefania
Rocca (fidanzata di Andrea), Carolina Rosi (Silvia), Stefano Accorsi (Rinaldo),
Valeria Fabrizi (Matilde Fiorenza), Cesare Barbetti (Michele Fiorenza), Renzo
Rinaldi (Sen. Dolci), Clau7dia Lawrence (Elena Valover), Silvia Cohen
(Vincenza), Arnaldo Ninchi (Pagani).
Annotazione: le Voci tratte dalla miniserie Voci notturne
le ho sbobinate per il Taccuino.
N.B. immagini prelevate dalla rete tramite il motore di ricerca Google.












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