Il film s’ispira a un fatto realmente accaduto tra la fine del
settecento e gli inizi dell’ottocento, e il contenuto della storia raccontata risalta e
centralizza una marea di riflessioni e deduzioni.
In ogni frammento, in ogni scena è palese la lotta per la sopravvivenza,
un altro soggetto ben evidente riguarda la vita estrema, e un altro aspetto che non sfugge è la
liquidazione dei più deboli in nome della miseria intellettuale dell’uomo,
capace solo di annullare il proprio simile nel segno della prevaricazione e del
commercio. Un’altra argomentazione è la vendetta, la ritorsione contro chi si
appropria dei frutti del proprio territorio, il tarlo fisso di eliminare i
traditori e gli assassini, la ricerca di una giustizia privata, e la lotta
continua per sfruttare ciò che la natura ci offre per continuare a vivere. E la
violenza non divide le persone in buoni e cattivi, perché ognuno ha le proprie
colpe, e il punto di nesso è l’intelligenza umana sempre pronta a elaborare il
proprio tornaconto.
La storia raccontata è bruttale, animalesca, con scontri a corpo
a corpo, con incredibili fughe a piedi e a cavallo in luoghi inospitali, dove emerge
la caccia, una guerra tra il gatto e il topo, dove solo l’intelligenza è il miglior alleato
dell’uomo.
La scelta del regista, quella di girare le scene con la luce
naturale con scenografie mozzafiato, ha esaltato ulteriormente la crudeltà della
storia in una natura aspra e incontaminata, ricca di paesaggi selvaggi, di
montagne, di fiumi coperti di neve e ghiaccio.
Il copione è un altro elemento essenziale della pellicola, ben scritto con frasi brevi e ben lontano dai lunghi discorsi, e il gioco delle parole scelte per ogni scena sono crude come
gli ambienti, e al posto delle espressioni superflue subentra la Voce del corpo.
I lunghi silenzi dettati dall’assenza della parola in buona parte del film, sono ben sostenuti dalla recitazione degli attori, e dove tace l'uomo si esprime la natura con tutto il suo splendore e con tutta la sua crudeltà.
I lunghi silenzi dettati dall’assenza della parola in buona parte del film, sono ben sostenuti dalla recitazione degli attori, e dove tace l'uomo si esprime la natura con tutto il suo splendore e con tutta la sua crudeltà.
Magnifico Leonardo di Caprio che ha impersonato
il personaggio principale con gli sguardi, i mugugni, ghigni facciali e con i movimenti
crudi e selvaggi dell’intero corpo.
Spettacolare la recitazione di Tom Hardy: ancora una volta ha dimostrato la sua qualità di ottimo attore, e in alcune
scene memorabili salta all’occhio la sua capacità di prendersi il ruolo di
personaggio principale, sottraendolo al suo collega.
Un altro punto di forza è la colonna sonora scritta dal compositore Ryuichi Sakamoto, perché ogni nota si fonda in modo naturale con la crudeltà della storia.
Un altro punto di forza è la colonna sonora scritta dal compositore Ryuichi Sakamoto, perché ogni nota si fonda in modo naturale con la crudeltà della storia.
Il film a tratti appare noioso per le lunghissime pause, e per chi
ama il genere, si può considerare come un film leggendario.
Io lo considero un ottimo film e ben recitato.
Io lo considero un ottimo film e ben recitato.
Scheda del film
Titolo: Revenant-Redivivo
Regista: Alejandro González Iñárritu
Genere: biografico
Musiche: Ryuichi Sakamoto
Fotografia: Emanuel Lubezki
Montaggio: Stephen Mirrione
Fotografia: Emanuel Lubezki
Montaggio: Stephen Mirrione
Anno: 2015
Durata: 156 min
Cast: Leonardo Di Caprio è il personaggio principale Hugh Glass,
Tom Hardy è il collega John Fitzgerald.
Se vuoi vedere il trailer, segnalo un Link utile:
www.youtube.com/watch?v=xrctuMnFDc4
Rivisto proprio l'altra sera, vero: ha di bello la natura, aspra e selvaggia, meravigliosa nei suoi spazi e silenzi.
RispondiEliminaMoz-
Sì Miki. Revenat è un film che non trasmettono spesso in tv e l’altro giorno ne ho approfittato. L’ho riguardato per alleggerire la testa e per riprendere le forze dopo l’ennesimo giorno caricato di notizie delicatissime.
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