In una piccola collina, nel cuore della Marmilla, in un comunissimo
luogo in cui si poteva tranquillamente coltivare la terra, o fare una
passeggiata, sporgevano dal terreno mucchi di anonime pietre formando delle cavità.
Alcune persone, mentre li osservavano, si resero conto che sotto il terreno non c’era il nulla, o un semplice agglomerato di massi, o come alcuni sostenevano un pozzo ormai asciutto, ma tutt’altra cosa.
L’intuizione dell’archeologo Giovanni Lillliu procedette verso la strada giusta, e riuscì ad ottenere i finanziamenti per gli scavi che iniziarono nel 1950, e pietra dopo pietra, lavorando palmo a palmo, emerse uno dei nuraghi più grandi e importanti della Sardegna.
Il nuraghe, o meglio il villaggio nuragico di su Nuraxi, ha una struttura complessa di tipo polilobata edificata in più fasi con grossi blocchi di basalto proveniente dalla Giara, e pietre sedimentali del luogo di notevoli dimensioni, messe uno sull’altro secondo la tecnica del muretto a secco, dando la forma a coni che si ristringono sempre più fino alla vetta.
Inizialmente, nel periodo del Bronzo medio (1500/1300 a.c.), su Nuraxi fu costruito con una grande torre centrale alto 20 metri con all'interno alti scalini e vie strette; in un secondo momento, nel periodo del Bronzo recente (1300/1100 a.c.), il sito fu ampliato costruendo attorno alla torre principale altre quattro torri di più piccole dimensioni, alte circa 15 metri, trasformando così il luogo in una sorta di "castello"; successivamente, nel periodo del Ferro, fu costruito una cinta muraria pentalobata alto circa 17 metri con circa tre metri di spessore, trasformando ulteriormente il luogo da "castello" a "fortezza" con all’interno un cortile; inoltre, in epoche successive, intorno ad essi fu edificato un villaggio formato da un complesso di capanne con cisterne, con un forno, la cucina e una sala del consiglio.
Alcune persone, mentre li osservavano, si resero conto che sotto il terreno non c’era il nulla, o un semplice agglomerato di massi, o come alcuni sostenevano un pozzo ormai asciutto, ma tutt’altra cosa.
L’intuizione dell’archeologo Giovanni Lillliu procedette verso la strada giusta, e riuscì ad ottenere i finanziamenti per gli scavi che iniziarono nel 1950, e pietra dopo pietra, lavorando palmo a palmo, emerse uno dei nuraghi più grandi e importanti della Sardegna.
Il nuraghe, o meglio il villaggio nuragico di su Nuraxi, ha una struttura complessa di tipo polilobata edificata in più fasi con grossi blocchi di basalto proveniente dalla Giara, e pietre sedimentali del luogo di notevoli dimensioni, messe uno sull’altro secondo la tecnica del muretto a secco, dando la forma a coni che si ristringono sempre più fino alla vetta.
Inizialmente, nel periodo del Bronzo medio (1500/1300 a.c.), su Nuraxi fu costruito con una grande torre centrale alto 20 metri con all'interno alti scalini e vie strette; in un secondo momento, nel periodo del Bronzo recente (1300/1100 a.c.), il sito fu ampliato costruendo attorno alla torre principale altre quattro torri di più piccole dimensioni, alte circa 15 metri, trasformando così il luogo in una sorta di "castello"; successivamente, nel periodo del Ferro, fu costruito una cinta muraria pentalobata alto circa 17 metri con circa tre metri di spessore, trasformando ulteriormente il luogo da "castello" a "fortezza" con all’interno un cortile; inoltre, in epoche successive, intorno ad essi fu edificato un villaggio formato da un complesso di capanne con cisterne, con un forno, la cucina e una sala del consiglio.
Il villaggio nuragico sorge a Barumini, un piccolo Comune della Marmilla, a pochi passi dalla Giara, e per la particolarità del
sito, nel corso degli anni è diventato il simbolo dell’isola e un punto di
attrazione culturale, riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1997 .
Questo meraviglioso luogo è reso ancora più affascinante con la recente e misteriosa scoperta di un altro nuraghe situato a pochi metri da su Nuraxi, localizzato non in un terreno ma sotto un palazzo, chiamato su Nuraxi ‘e Cresia (per maggiori dettagli clicca QUI).
Questo meraviglioso luogo è reso ancora più affascinante con la recente e misteriosa scoperta di un altro nuraghe situato a pochi metri da su Nuraxi, localizzato non in un terreno ma sotto un palazzo, chiamato su Nuraxi ‘e Cresia (per maggiori dettagli clicca QUI).
Il Villaggio nuragico Su Nuraxi s’inizia a scoprire e visitare molto presto, partendo dalle scuole, trasferendo
così la conoscenza del sito archeologico tra i più piccoli e la voglia di rivederlo con l’età adulta.
Il sito archeologico l’ho visto diverse volte, e quest’estate mi sono recata nuovamente in una giornata solare, dandomi la possibilità di sviluppare nuove Voci sulle recenti scoperte grazie ai chiarimenti della guida, stimolate dalle domande curiose e piacevoli degne di attenzione da parte dei visitatori.
Mentre si osservano i particolari del nuraghe, la mente viaggia a 360° per immaginare la struttura alle origini; la fantasia è interrotta se guardiamo un video molto particolare, questo è il link:
https://www.youtube.com/watch?v=AlW0Clr-2RQ
Queste sono alcune foto scattate quest'estate con il cellulare ...
Il sito archeologico l’ho visto diverse volte, e quest’estate mi sono recata nuovamente in una giornata solare, dandomi la possibilità di sviluppare nuove Voci sulle recenti scoperte grazie ai chiarimenti della guida, stimolate dalle domande curiose e piacevoli degne di attenzione da parte dei visitatori.
Mentre si osservano i particolari del nuraghe, la mente viaggia a 360° per immaginare la struttura alle origini; la fantasia è interrotta se guardiamo un video molto particolare, questo è il link:
https://www.youtube.com/watch?v=AlW0Clr-2RQ
Queste sono alcune foto scattate quest'estate con il cellulare ...
Interessante. Buona serata, Innassia.
RispondiEliminasinforosa
Sì … è più che interessante. Buona giornata Sinforosa
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