Ho sfruttato il confinamento forzato come un’opportunità al doppio effetto, il primo per allontanare l’essere vivente invisibile all’occhio umano, e il secondo per dare un senso alle giornate innaturali super piatte. Nei mesi tristi del dolce far nulla, col fegato spappolato per non poter vivere liberamente e con la preoccupazione alla massima potenza, ho sfruttato il tempo libero esercitandomi con l’uncinetto per creare un maglione partendo non dai fianchi (quindi dal basso) ma dal collo. In questi mesi ho visto e stravisto una serie di video solo esclusivamente per imparare a realizzare i maglioni top down. Apparentemente lo schema sembra semplice, fino a quando non metti in pratica la lezione in totale solitudine.
Dopo aver visto svariati video pubblicati da diversi insegnanti,
ho ristretto il campo, e complessivamente ho seguito solo due tutorial. Uno
delle problematicità più complesse da districare consiste nel saper iniziare il
lavoro. Sì, i primi due/tre giri sono i più difficili perché si deve creare la
taglia in base al corpo, al modello, al numero del filato e ai punti da
impiegare, e non ci sono scorciatoie, perché un capo non può fare da apripista
e perché ogni pezzo è unico e sempre diverso dall’altro.
Per le principianti come me, creare i maglioni top down è
complesso perché non si lavora separando i pezzi, ma, una volta trovata la formula
del giro collo e con una serie di aumenti, si crea lo sprone composto dalle
maniche, il davanti e il dietro.
Il maglione top down si lavora tutto d’un fiato, con tutti “i
pezzi”, e tutti assieme, senza cuciture, e per distinguerli si devono usare i segnapunti
da inserire in precisi punti strategici.
Per creare lo sprone si devono prendere le misure dello scollo,
e con una serie di calcoli si distribuiscono i punti seguendo un preciso schema.
Prima di iniziare si deve preparare un campioncino e, in base
alla grossezza del filato, si verifica quanti punti ci sono in un cm, o meglio si
contano le catenelle da lavorare in un cm, ad esempio due catenelle.
Il secondo passaggio è più delicato, perché si deve misurare la
circonferenza dello scollo, ad esempio 50 cm, per poi moltiplicarlo per le
catenelle del campioncino; pertanto, in base a questo semplice esempio, il
nostro calcolo sarà “50 cm × 2 catenelle = 100 maglie totali”.
Alcuni miei appunti |
Dopo aver calcolato il numero totale delle maglie da lavorare
per lo scollo, si devono distribuire tutti i punti tra le maniche, il davanti e
il dietro, e il calcolo si effettua in base al tipo di modello, il quale può
essere aperto per una giacca o chiuso per un maglioncino. Un altro aspetto da
non tralasciare riguarda la forma dello sprone, perché la distribuzione dei
punti varia se lo scollo è ovale, rettangolare o quadrato.
I punti totali da calcolare devono prendere in considerazione la
struttura del corpo, e si deve conteggiare e prevedere l’evolversi del
lavoro in base al punto scelto, ad esempio se voglio delle trecce o dei punti
più complessi aggiungerò più punti, se voglio realizzare le maniche a raglan o
un capo sagomato dovrò lavorare togliendo o aggiungendo le maglie in tutti i
giri indossando il capo volta per volta.
Con questo piccolo riassunto, il lavoro può apparire molto
complesso e macchinoso, ma una volta preso gli appunti, fatto il campioncino,
si possono realizzare dei capi partendo dall’alto (il collo) e non dal basso, e
la complessità dei primi momenti premia perché non c’è il grattacapo delle
cuciture e, salvo intoppi, tutto fila liscio fino alla fine.
Sinceramente, per me la parte più rognosa è stato capire quanti punti dovevo lavorare per lo scollo, e come procedere con gli aumenti perché ho scelto dei modelli con le trecce, con punti in rilievo e a punto nocciolina. Un altro problema che ho riscontrato riguarda il numero dei gomitoli da acquistare, e vi posso assicurare che è il vero grattacapo, in più non esistono notizie perfette perché il capo che dobbiamo creare è fatto su misura e le indicazioni pubblicate sono solo indicative. Ma il grattacapo più problematico da risolvere è stato la solitudine, perché non conoscendo persone che realizzano i maglioni a mano con l’uncinetto non ho potuto scambiare le idee, correggere gli sbagli e raddrizzare le perplessità, e i tutorial e i gruppi online sono stati gli unici maestri.
I
maglioni che ho creato non sono perfetti, qua e là noto delle imperfezioni, ad
esempio nello scavo manica, ma per essere una principiante sono più che soddisfatta.
Per capire meglio come si deve costruire lo sprone, registro nel
Taccuino il link che ho seguito:
www.youtube.com/watch?v=NpXMLm_bzQg&t=83s
Per imparare a realizzare dei capi con l'uncinetto, consiglio il link:
https://www.youtube.com/channel/UCIZAopZ5SiAAxPc0cxKNYFQ/videos
Il maglione è una *sciccheria*
RispondiEliminaCiao Innassia.
Ciao @Gus. Come principiante sono più che soddisfatta, non potevo pretendere di più.
EliminaPer essere una principiante sei stata davvero brava. Mi piacciono tanto.
RispondiEliminaSono una principiante perché non avevo mai sperimentato il top down, e non puoi immaginare la fatica per ottenere la mia taglia. Ho sempre lavorato seguendo il sistema “a pannelli” partendo dal basso, e questo significa che se sbagli si disfa solo una parte, oppure si possono fare dei ritocchini, ad esempio aggiungendo o togliendo dei giri. Con il Top down questo non si può, perché si lavorano contemporaneamente tutti i pezzi senza le cuciture, e se sbagli lo devi disfare tutto … e per capire il sistema l’ho disfatto parecchie volte. Ciao.
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