Look up here, I’m in heaven
I’ve got scars that can’t be seen
I’ve got drama, can’t be stolen
Everybody knows me now
Look up here, man, I’m in danger
I’ve got nothing left to lose
I’m so high it makes my brain whirl
Dropped my cell phone down below
Ain’t that just like me?
By the time I got to New York
I was living like a king
Then I used up all my money
I was looking for your ass
This way or no way
You know, I’ll be free
Just like that bluebird
Now ain’t that just like me?
Oh, I’ll be free
Just like that bluebird
Oh, I’ll be free
Ain’t that just like me?
Cinque anni sono passati dalla morte del Duca Bianco, un artista
che riuscì a imprimere un nuovo stile musicale e una nuova moda trasformandoli
volta per volta nel corso della sua lunga carriera. Prima di lasciarci ci ha
regalato l’ultimo album pubblicato pochissimi giorni prima della sua morte, e la data
scelta per presentarci la sua ultima fatica fa venire i brividi: il 6 gennaio
2016 è la data del suo compleanno, l'8 gennaio il suo
ultimo album registrato in studio dal titolo “Blackstar”, il 7 gennaio esce il video “Lazarus”, e il 10 gennaio dello
stesso anno, e mese, ci ha lasciati senza predire che non avremo più sentito la
sua Voce. Il suo ultimo lavoro è un suo inaspettato lascito testamentario musicale,
e “Lazarus” è il brano tratto
dall’album che ascoltai ignara del tutto, ignara del fatto che era una specie
di necrologio, e quando vidi il video rimasi colpita, nel senso che non capì il
messaggio ma che mi resi conto che era strano; in quel momento pensai a un
effetto strettamente legato all’arte. Dopo la sua morte, rivedendo il video,
catalogo “Lazarus” come un necrologio,
e sono dell’idea che in quel momento ci consegnò un annuncio sulla sua
imminente morte, e un frammento di quell’ultima immagine, del suo ultimo video
pubblicato poche ore dalla sua morte, è la prova del suo messaggio: si vede lui
che entra nell’armadio muovendosi con dei gesti ben calcolati e ben programmati
scomparendo per sempre, un passo del video che ancora adesso mi fa venire i
brividi; in quell’immagine si stava nascondendo all’interno dell’armadio e ci
ha salutati per l’ultima volta. Oggi ricordiamo la sua morte, e per l’occasione
sono stati organizzati dei concerti in streaming, e io registro nel Taccuino il
testo della canzone 'Lazarus', e la scheda del suo ultimo lavoro.
Scheda dell’album:
Titolo: Blackstar
Artista: David Bowie
Anno: 8 gennaio 2016
Genere: art rock
Durata: 40:50
Nel Taccuino puoi trovare altri post su David Bowie:
il post della sua scomparsa, clicca QUI, le canzoni Heroes, Absolute beginners, Let's dance, e il film Labyrinth
Grandissimo David, un artista che non scorderemo mai, non sembra vero che sino già passati cinque anni, stamattina ho ascoltato un programma in radio che parlava proprio di lui. Ciao Innassia, buona continuazione di domenica e grazie per aver ricordato il grande Duca Bianco.
RispondiEliminasinforosa
E sì, sono passati cinque anni. In ogni angolo si sta ricordando il suo talento, e se non ho capito male sta notte ci dovrebbe essere un programma anche su Rai5. A causa del confinamento non ci saranno concerti dal vivo in suo onore, pertanto saranno solo in streaming. Ciao Sinforosa.
EliminaUn talento immenso. Resterò con noi per sempre.
RispondiEliminaCiao Innassia.
Con 'Ziggi Stardust' è entrato di diritto tra i numeri uno dei più grandi, e anno dopo anno ha confermato il suo talento. Buon lunedì @Gus.
EliminaLo adoro dal 1990 non ho perso un suo tour mi manca tantissimo, un artista completo ed assoluto. Per non citare i soliti album "noti" come quelli della trilogia berlinese o Ziggy Sturdust penso solo a quanto ho amato Outside. E poi dal vivo lui era davvero unico. Arrivo qui dal blog Pensieri di Carta.
RispondiEliminaSe sei riuscito a vederlo dal vivo, sei molto fortunato. Io non ho avuto questa opportunità, e mi rode il fegato non aver preso al volo delle opportunità.
EliminaGrazie del commento e buona serata.