Dopo aver letto due romanzi di Sebastian Faulks, “La guerra di Charlotte” e
“La ragazza del Lion d’Or”, interamente ambientati in
Francia e appartenenti a una famosa trilogia, in questi
giorni ho finito l’ultimo volume, “Il
canto del cielo”. Con questo romanzo lo scrittore è stato molto abile nel farci riflettere
fino a equilibrare nelle giuste proporzioni i nostri stati d'animo. L'argomento tracciato, o meglio una serie di argomentazioni fusi in un
solo volume, accompagnano le nostre giornate anche quando lo poniamo nello scafale, perchè “Il canto del cielo”
è un libro sulla guerra e sull’amore, sui ricordi, e sulla voglia di scoprire
il proprio passato.
Attualmente non si lascia molto spazio ai particolari della Prima
guerra mondiale, e per conoscere qualche dettaglio ci possiamo affidare ai
romanzi, e con scrupolosità nel libro “Il
canto del cielo” attraverso gli occhi dei personaggi principali, dei
soldati, di uomini e di donne che combatterono, si racconta come si affrontarono
quei momenti terribili, una vita in trincea, una guerra combattuta sul suolo e
nel sottosuolo, con i minatori che costruivano i cunicoli per sorprendere il
nemico.
Le prime pagine iniziano raccontando un amore adulterino, mentre
nella seconda parte si sviluppano storie di guerra, e pezzo per pezzo iniziamo
a scoprire la verità dei personaggi principali, oltre ad afferrare il senso della
scelta dello scrittore di narrare alcuni particolari scabrosi senza nascondere
nulla al lettore.
In ogni frase e in ogni pagina conosciamo molti personaggi, e
quasi tutti maschili, e quei nomi non passano inosservati, come le loro storie spesso
crudi, drammatici all’inverosimile.
La storia narrata raggruppa diversi periodi storici senza
seguire un ordine cronologico, esattamente ripercorriamo gli anni che vanno dal
1910 al 1918, e interrompendo la storia per molti anni ci ritroviamo alla fine
degli anni Settanta, e ogni frammento è agganciato l’uno con l’altro senza
appesantire il corso degli eventi anche se si alternano gli anni andando avanti
e indietro col tempo, e pagina dopo pagina intrecciamo la storia di diversi
personaggi senza perdere il filo.
La drammaticità della guerra stravolge l’anima, a tratti
spaventosi perché riconosciamo la realtà narrata sui banchi di scuola, e se i
fatti narrati appartengono a un romanzo inventato non sono mai slegati con la
verità.
Il romanzo, anche se presenta avvenimenti crudi, incoraggia la
lettura, e ogni lettore si immedesima nei personaggi, soprattutto con la figura
di Elizabeth, una donna in carriera la quale con pazienza e con l’aiuto degli
amici setaccia la soffitta per rintracciare la vera storia del nonno Stephen
Wraysford.
Elizabeth ha in mano i diari del nonno scritti con parole
incomprensibili, e con l’aiuto di alcuni amici riesce a decifrare il contenuto,
e in base a ciò che legge, si immerge in un periodo della sua storia familiare
dimenticato e mai sfiorato.
I diari del nonno sono preziosi e decifrandoli pezzo per pezzo
scopre fatti mai raccontati in famiglia, e intrecciando i contenuti con le Voci
dei reduci della guerra, i “colleghi” del nonno incontrati per i suoi scopi, sovrapponendoli
con le Voci confermate dalla madre, ricostruisce l’albero genealogico della sua
famiglia.
Elizabeth scoperchia una storia intensa del nonno, e la maggior
parte di ciò che legge si svolge in Francia, prima, durante e dopo la Prima
guerra, e grazie ai diari scopre la verità sulla sua famiglia. Si scopre che
Stephen Wraysford instaurò un rapporto adulterino con una donna sposata, Isabelle,
e il loro sentimento è paragonabile a un amore che non dura per sempre, almeno
per il cervello e per le apparenze ma non per il cuore. Dopo la loro
separazione, Stephen si trasferisce per un breve periodo in Inghilterra e dopo
sette anni riparte in Francia per combattere nella grande guerra, e durante
questo periodo vede ciò che il genere umano non dovrebbe vedere: gli orrori
della guerra. Inaspettatamente, un giorno rincontra per un breve istante Isabelle,
il tanto di un soffio, il tanto di sapere che la vita riserva amare sorprese. E
come le favole amare ci insegnano, Stephen sposa la sorella di Isabelle e
adotta la figlia senza sapere chi è la piccola, o meglio noi lettori attraverso
gli occhi della nipote Elizabeth scopriamo ciò che si tenne nascosto per troppi
anni. Esattamente si scopre che Isabelle dopo aver abbandonato Stephen,
partorisce una bimba e l’affida alla sorella, pertanto la piccola è la figlia
di Stephen, e in un attimo Elizabeth si rende conto di dover riscrivere la sua
storia, la sua vera identità costringendola a ridisegnare l’albero genealogico
della propria famiglia, un passo indispensabile per affrontare il suo futuro.
Finita la lettura, potremo scordare alcuni particolari, o non
ricordare il titolo o dove abbiamo letto quei drammatici eventi, ma non
possiamo dimenticare la determinatezza di
Elizabeth, e la forza di tutti gli uomini e donne che combatterono nella grande
guerra, e soprattutto non si può scordare l’intensa storia tra Stephen e
Isabelle.
Titolo: Il canto del cielo
Autore: Sebastian Faulks
Titolo originale: Birdsong
Traduzione: Lidia Perria
Editore:Tropea, Collana Est
Genere: romanzo
Pagine: 463
“Il canto del cielo”
di Sebastian Faulks fa parte di una trilogia ambientata in Francia, e se ti
interessano gli altri due romanzi ti ricordo che nel Taccuino ho recensito gli
altri due romanzi:
La guerra di Charlotte, clicca QUI
La ragazza del Lion d’Or,
clicca QUI
Sebastian Faulks è uno degli scrittori britannici di maggior successo.
RispondiEliminaCiao Innassia.
I suoi romanzi sono intensi e per la qualità dei contenuti sono stati tradotti in diversi paesi. Buona giornata.
EliminaSai che non lo conoscevo? Mi sa che a furia di occuparmi solo di fantascienza e di horror mi sto perdendo molte cose interessanti.... :(
RispondiEliminaIo l'ho scoperto dopo aver visto il film tratto da un suo romanzo'Charlotte Gray' con Cate Banchette. Per completare la trilogia e dopo aver notato che la recensione del libro è tra i più cliccati del blog, ho letto anche gli altri due. Ciao @Nick
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