Una signora anziana della buona società inglese, Mrs. Moore, parte per un lungo viaggio in compagnia della futura nuora, Adela Quested. Lo scopo del viaggio è il
ricongiungimento di Mrs. Moore col figlio Ronny, il quale lavora come magistrato civile a Chandrapore in India.
Arrivate a destinazione, le due donne scoprono un Paese totalmente diverso dall’Inghilterra sotto tutti
i punti di vista, iniziando dal divario culturale, dalle tradizioni fino ai paesaggi,
ed entrambe sono entusiaste della nuova terra e desiderano conoscere
il lato genuino dell’India. E nel momento in cui esternano il loro desiderio con le buone azioni e instaurando leali rapporti di amicizia con gli
abitanti locali, si scontrano con la dura realtà del luogo: notano comportamenti e una mentalità imprigionati da
forti principi incollati a usi e costumi manovrati dai colonizzatori inglesi; sono circondati da uomini
e donne chiusi in se stessi che non hanno l'intenzione di mescolarsi e che non
si avvicinano alla cultura degli indiani perché considerati inferiori e indigeni; e allo
stesso tempo gli indiani non possono e non intendono scambiare rapporti di
nessun genere con gli invasori che considerano nemici.
Uno delle prime persone che Mrs. Moore conosce è un medico
indiano del luogo, il dottor Aziz, un vedovo con due bambini, e in modo
naturale stringe un forte legame di amicizia coinvolgendo Adela. Il dottor Aziz è una persona colta, sensibile e mentalmente aperto alle
nuove culture, e per questo motivo afferra il sogno di entrambe le donne
inglesi, per cui le guida nei meandri
indiani come un vero Cicerone. A tale scopo, Aziz organizza una gita in
montagna per esplorare le caverne di Marabar, note per essere un luogo
misterioso e per essere capace di sprigionare un eco particolare. Il giorno
stabilito partono in treno, e mentre visitano
le prime caverne Mrs. Moore si sente male a causa della claustrofobia che la
perseguita e decide di non proseguire il giro esplorativo. In vetta alla
montagna si incamminano Aziz e Adela, e mentre il primo parla con la guida, la
donna entra da sola in una caverna e misteriosamente si spaventa e scappa lasciando da solo il medico senza avvisarlo. Mentre
Adela corre come una pazza, un amico in comune, il sig. Richard Fielding, che
doveva raggiungerli in montagna, la vede allontanarsi in macchina con la moglie
di un funzionario in condizioni disastrose: Fielding vede una donna sconvolta,
insanguinante e piena di graffi in tutto il corpo. Aziz è sconcertato del
comportamento di Adela, perciò interrompe la gita prima del tempo e rientra a
casa in treno in compagnia dell’amico Fielding.
Arrivati in città, Aziz trova
ad attenderlo la polizia per arrestarlo: sulla sua testa pende una denuncia per tentato stupro ai danni di Adela. Le
proteste di Fielding non producono effetti positivi, e per aiutare il suo amico prende contatto con un noto avvocato del foro di Calcutta: è il miglior legale esistente sulla piazza. L’accusa oltrepassa
i confini del diritto penale e investe tutta la popolazione creando un caso
nazionale dal punto di vista politico e sociale, spontaneamente e alla luce del
sole irrompono accesi dibattiti, scioperi e manifestazioni fuori le mura della
prigione e del tribunale, tale da peggiore in un colpo solo i fragili rapporti tra gli
indiani e gli inglesi. Durante il dibattimento, Adela, chiamata a testimoniare,
ritratta tutto e ritira l’accusa di abuso sessuale, perché si rende conto del suo errore
provocato dalla confusione, dalla stanchezza e dalla paura generato dai rumori
emessi all’interno della caverna. La ritrattazione di Adela scagiona
definitivamente l’onesto medico Aziz, ma nulla sarà come prima: Adela sarà
emarginata dalla società inglese e parte per il suo Paese, Aziz lascia la sua
città e si trasferisce in un’altra località, e Mrs. Moore parte per
l’Inghilterra senza mai tornare a casa e senza conoscere il risvolto del
processo perché morirà durante il viaggio. Passano gli anni, e Fielding sarà il ponte per riallacciare i contatti tra Aziz e Adela.
"Passaggio in India" è un film del 1984, vincitore di svariati premi prestigiosi, ed è stato tratto dall’omonimo libro
di E. M. Forster. È un colossal
indimenticabile non per i paesaggi o per i colori dei costumi, ma per gli
argomenti trattati e ben delineati. "Passaggio in India" è un film che mostra senza equivoci i difficili rapporti sorti in un periodo lontano in cui un intero Paese era sotto dominazione straniera. La
ricostruzione storica e i fatti narrati non divergono tantissimo dal noto
romanzo, se non per alcuni frammenti introdotti al solo scopo di rendere la pellicola più
omogenea e adatta agli occhi di un pubblico cinematografico. Il regista non inganna il lettore del romanzo
e amplifica la situazione descritta con le immagini, le inquadrature, la
sceneggiatura e con la recitazione di ottimi attori, iniziando da Peggy
Ashcroft. Il personaggio immateriale dell’intera storia è sicuramente da
assegnare alle difficoltà e all’irraggiungibilità di due culture totalmente
distanti l’uno dall’altra; è rappresentato dagli effetti
disastrosi e dai problemi causati dall'imposizione con la forza, tipica di un Paese sottooccupazione straniera, di norme e costumi estranei al territorio e difficilmente accolti dalla popolazione locale; il personaggio immateriale è il colonialismo.
Scheda del film
Titolo: Passaggio in India
Regia: David Lean
Genere: drammatico
Durata: circa 155 minuti
Anno: 1984
Musica: Maurice Jarre
Musica: Maurice Jarre
Interpreti: Peggy Ashcroft (Mrs. Moore),
Judy Davis (Adela Quested), Victor Banerjee (Dott. Aziz), James Fox (Richard
Fielding), Ronny (Nigel Havers), Art Malik (avvocato Ali), Roshan Seth (avvocato Amrit Rao).
N.B. immagini prelevate dalla rete tramite il motore di ricerca
Google
E' un film di grande spessore culturale.
RispondiEliminaCiao Innassia.
Il film è abbastanza fedele al romanzo e in ogni personaggio si legge il difficile rapporto tra gli inglesi e gli indiani. Buona serata @Gus
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