Quando il tempo passa e i lutti si sovrappongono, non sempre le nuove leve possiedono quelle capacità indispensabili per poter gestire un enorme impero, e in alcuni casi sono capaci di sperperare il denaro e di impugnare decisioni insensate, capovolgendo così le sorti di una famiglia prestigiosa. Questo triste scenario accadde a una delle famiglie più potenti della Sicilia, non solo, la macchina del tempo s’invertì, e da eterni padroni tornarono a essere una semplice famiglia, perdendo la corona e la garanzia stampata nel loro nome.
Questo scenario è ben sviluppato nella saga dei Florio di Stefania Auci, e dopo aver letto la prima parte dal titolo "I leoni di Sicilia", in questi giorni ho terminato la seconda parte intitolato "L'inverno dei leoni".
Nella saga leggiamo come nel mondo degli affari, così come per la società siciliana, il
nome Florio era una garanzia, come si distinsero per il
loro prestigio e riuscirono a emergere in una società a loro ostili, come accumularono un'immensa ricchezza e potere politico ed economico, tanto da paragonarli a una famiglia
regnante senza corona; ascesa fiorente che non si verificò con le nuove generazioni.
L’ascesa della popolarità e della buona reputazione appartenne
alla vecchia generazione, mentre il tracollo investì le nuove leve nati con la
camicia, abituati ad avere tutto e incapaci negli affari di altissimo livello; chi ereditò l'impero Florio non riuscì a
spendere nel verso giusto il loro nome, farsi valere nel mondo degli affari; la nuova generazione scelse e sviluppò progetti ambiziosi senza possedere quell'innato fiuto indispensabile per non fallire, in più gestirono il potere nel segno dello sperpero, e per questo motivo s’invertì un
fiorente destino aperto con le buone speranze e finito con la perdita pezzo per
pezzo di tutto il patrimonio.
Il romanzo storico di Stefania Auci “L’inverno dei leoni” conclude la saga dei Florio, e come nel primo
volume, per inquadrare meglio ciò che si racconta, ogni capitolo inizia con un riassunto storico sulla
realtà politica, economica e sociale italiana, in più si scoprono i proverbi siciliani.
Col primo volume “I leoni
di Sicilia” abbiamo seguito la prestigiosa ascesa dei Florio fatta di
rinunce, di duro lavoro e di accumulo di un’immensa ricchezza, e col secondo
volume “L’inverno dei Leoni” si
intravedono i primi scricchioli del potere accumulato nel corso degli anni fino
a perderlo in modo irreversibile.
Entrambi i volumi sono colmi di Voci espresse in dialetto siciliano, pertanto, non conoscendolo, non sono riuscita a decifrare le frasi perdendo così una buona fetta dei discorsi e varie fasi degli eventi legati a tali vocaboli. Se escludo l’inconveniente del dialetto siciliano, la scrittura è lineare, scorrevole, si incastrano al meglio faccende personali e intime con gli affari e con la storia reale italiana.
La particolarità della saga: come per ogni romanzo storico, la storia della famiglia Florio non si conclude con l’ultima pagina del libro "L'inverno dei leoni", perché Stefania Auci
è riuscita far emergere una storia reale sconosciuta; pertanto, la storia dei
Florio continuerà in altra sede, perché con la fine della saga dei Florio si aprono nuove letture.
Scheda del libro:
Titolo: L’inverno dei leoni
Sottotitolo: La saga dei Florio
Autrice: Stefania Auci
Genere: romanzo storico
Casa editrice: Nord
Anno: 2021
Prezzo di copertina: € 20,00
Pagine: 688
N.B. Il primo volume “I leoni di Sicilia” lo trovi QUI
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