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martedì 27 agosto 2019

Il sentiero dei profumi di Cristina Caboni

Si parte da un’idea. Può essere un evento, un sogno, una passeggiata. Un profumo è come un racconto, è una forma di comunicazione, solo più sottile e più immediato. Quando il brief, così si chiama, è ben chiaro, allora si parte con la scelta delle essenze. Io le sento tutte, diventano colori, emozioni, mi travolgono, si impossessano di me, non riesco a smettere di pensarci finché il profumo non è terminato
 
Il passato e il presente si incrociano, si toccano e si allacciano, e il punto di contatto è un diario di fragranze antiche, di passioni legati da un unico filo conduttore: i profumi creati artigianalmente.
Il protagonista immateriale è la natura, i distillati, gli odori, i fiori, e i profumi creati con l’anima e con i sentimenti.  


La parte luminosa della storia riguarda l’abilità della protagonista e dei suoi avi nel creare quel clima genuino fatto di tecniche particolari, di segreti, metodi di un’arte antica, quella di creare profumi che parlano, da indossare come seconda pelle per ogni esigenza, per esaltare o coprire un carattere, per superare la timidezza, per conquistare e per ritrovare se stessi, personalizzandolo per ogni occasione.
 
Il sentiero dei profumi è un libro sui rapporti tra madre, figlia e nipote, tra il sapere e l’amore del proprio lavoro da tramandare in famiglia. È un libro sulla competizione tra professionisti di altissimo livello, perché, dove si crea, si sviluppano sentimenti di gelosia e di odio da sfruttare per ottenere il meglio con l’inganno strappando l’ingegno innato della protagonista.

La storia l’ho trovata ben articolata con parti banali, con vicende raccontate con ripetuti flashback, senza approfondire il momento preso in esame se non dopo troppe pagine, rendendolo lento per troppi capitoli tale da stimolare l’idea di liberarsi della lettura, situazione che non si verifica per l’abilità dell’autrice di guidarci con i profumi e le tecniche di creazione di un mondo fatto di odori e di preziose lezioni. Il libro è ricco di sentimenti, ma per uno spazio immenso non mi ha coinvolta per la presenza delle classiche frasi banali che non ti aspetti da un bestseller.
 
Una delle parti più interessanti riguarda l’apertura di ogni capitolo e il dizionario dei profumi, perché l’autrice ci svela il significato di ogni fiore e di ogni essenza da usare in ogni circostanza ben specificata.
 

Alcune frasi tratte dal dizionario dei profumi che troviamo all’apertura dei capitoli:
 
Legno di rosa. Dolce, fruttato, con lievi segreti speziati. È il profumo della fiducia, della serenità. Evoca il dolce dolore dell’attesa e della speranza … pag. 11
 
Mirto. Sempreverde, magico, bellissimo. Intenso e profondamente aromatico. Rassicura lo spirito, scaccia la rabbia e il rancore. È il profumo della serenità, dell’essenza stessa dell’anima … pag. 22
 
Rosa. Essenza difficile da ottenere, dolce, lieve, è il simbolo dell’amore, dei sentimenti e delle emozioni. Favorisce l’iniziativa personale e le arti … pag. 93
 
Fieno. Antico, ancestrale, fratello del fuoco, del mare e della terra. Inciso in profondità nell’anima antica che ognuno possiede. Evoca la tranquillità … pag. 179
 
Tuberosa. Bianco, intenso, dolce e seducente, è il profumo dell’audacia e della consapevolezza. Stimola la creatività, evoca la forza del cambiamento … pag. 332
 
 
Scheda del libro
Titolo: Il sentiero dei profumi
Autrice: Cristina Caboni
Casa editrice: Garzanti
Genere: romanzo
Prezzo di copertina: € 12,00
Anno: nuova ed del 2015
Pagine: 392

Le prime righe del post sono tratte dal libro e le trovi a pag. 206.

Nel Taccuino ho pubblicato un post su un altro libro della stessa autrice dal titolo "La custode del miele e delle api", se lo vuoi leggere clicca QUI.


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