Alcune frasi da ricordare:
“Vi racconterò di William Wallace. Gli storici inglesi diranno che sono un bugiardo, ma scrivere la storia sono gli stessi che hanno impiccato degli eroi. Il re di Scozia era morto senza lasciare eredi. E il re d’Inghilterra, un crudele pagano, noto col nome di Edoardo I, aveva rivendicato quel trono per se. I nobili scozzesi gli fecero la guerra, si azzuffarono anche tra loro per la corona. Il plantageneto li riunì tutti per negoziare una tregua, niente armi, soltanto tra i contadini di quella contea c’era Malcom Wallace, un borghese inglese con terre proprie e due figli: John e William”
Rivedere dopo un po’ di tempo il film “Braveheart. Cuore impavido” di Mel Gibson, aiuta a comprendere meglio la storia narrata. O meglio, dovrei dire che aiuta a capire le imperfezioni confrontandolo con la storia reale assimilata tra una lettura e l’altra, per poi scoprire con più calma che buona parte degli avvenimenti narrati non è esatta.
Rivedere il film aiuta a esaminarlo con più scioltezza e lontano dai titoloni dei giornali facilitando il confronto tra la storia romanzata e la realtà.
“Diversi anni dopo plantageneto combinò le nozze del figlio maggiore, anch’egli di nome Edoardo, destinato a succedergli sul trono. Come sposa per il figlio il plantageneto aveva scelto Isabella, la figlia del suo rivale, il re di Francia. Si malignava ovunque che per fargli concepire un erede, il re avrebbe dovuto personalmente fare gli onori di casa alla giovane, la principessa, cosa che probabilmente egli aveva in mente da sempre”
“Di li a poco si riunì a Edimburgo il Consiglio dei nobili scozzesi. Tra questi c’era Robert XVII Conte di Bruce, principale pretendente al trono di Scozia”
“- Sono la principessa del Galles, vengo a nome del re, investita della sua autorità.
- A fare cosa?
- A discutere le sue proposte. Parlerete a una donna? So che avete da poco ricevuto il titolo di cavaliere
- Non ho ricevuto niente. Dio crea gli uomini quali sono”
“- Voglio essere franca, avete invaso l’Inghilterra, ma non potete compierne la conquista senza un rifugio e senza vettovaglie. Il re desidera la pace
- Edoardo desidera la pace?
- Lo ha confidato a me, lo giuro, vi invita a sospendere il Vostro attacco, riceverete in cambio un titolo, delle proprietà e questo forziere pieno d’oro che devo consegnarvi di persona
- Delle proprietà, un titolo e dell’oro affinché io diventi un Giuda
- La pace si fa in questo modo
- Gli schiavi si fanno in questo modo. Ero un ragazzo l’ultima volta che il re ha avuto proposte di pace. Molti nobili scozzesi, convinti allora delle sue false promesse, vennero da lui attirati in una capanna e gli ha impiccati. Ero giovane all’ora, ma ricordo bene quale fosse il suo concetto di pace (…) Un giorno voi sarete regina e dovrete aprire gli occhi. Dite al vostro re che William Wallace non si sottometterà e neppure gli scozzesi finché io vivrò”
“- Figli di Scozia, io sono William Wallace
- William Wallace è alto due metri
- Sì, l’ho sentito dire. E uccide i nemici a centinaia. E se ora fosse qui distruggerebbe gli inglesi con palle di fuoco dagli occhi e fulmini tonanti dal culo. Sono io William Wallace e ho dinnanzi agli occhi un intero esercito di miei compatrioti decisi a sfidare la tirannia. Siete venuti a combattere da uomini liberi e uomini liberi siete, senza libertà cosa farete? (…) Certo chi combatte può morire, chi fugge resta vivo almeno per un po’, agonizzanti in un letto fra molti anni adesso, siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi per avere l’occasione, solo un’altra occasione, di tornare qu sul campo ad urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita ma non ci toglieranno mai la libertà”
Rivedere dopo un po’ di tempo il film “Braveheart. Cuore impavido” di Mel Gibson, aiuta a comprendere meglio la storia narrata. O meglio, dovrei dire che aiuta a capire le imperfezioni confrontandolo con la storia reale assimilata tra una lettura e l’altra, per poi scoprire con più calma che buona parte degli avvenimenti narrati non è esatta.
Rivedere il film aiuta a esaminarlo con più scioltezza e lontano dai titoloni dei giornali facilitando il confronto tra la storia romanzata e la realtà.
In un vecchio filmato televisivo, non ricordo quale, spiegarono le analogie tra il film e la storia reale tracciando le varie differenze, come ad esempio gli errori commessi dalla costumista, perché in quel periodo i personaggi non indossavano il kilt e perché quel tipo di abbigliamento apparteneva a un'altra epoca storica. Appena uscì il film nelle sale ci fu un gran brusio, da una parte le lodi per l’ottima fattura della pellicola, e contemporaneamente dall’altra parte si evidenziarono le pecche storiche. Gli errori commessi sono di svariato genere, ci vorrebbe uno storico a portata di mano per elencarli, ed io da spettatrice non sono in grado di coglierli tutti.
In alcuni articoli avevo letto che in gran Bretagna lo Jus primae noctis, così com’è strutturato nella pellicola, non è mai esistito, perché controproducente per gli inglesi. Oppure il contatto tra William Wallace e Isabella non si poteva collocare in quel periodo storico perché la principessa non aveva ancora messo piede in terra inglese, e quindi assistiamo a una scena inverosimile dal punto di vista storico.
In conclusione, riguardarlo dopo un po’ di tempo, la concentrazione è più accesa e c'è il tempo materiale per assimilare meglio la sceneggiatura fatte di frasi memorabili e da registrare nel Taccuino.
In compenso, il film ha guadagnato diversi premi prestigiosi, come 5 Oscar, e se eliminiamo gli errori storici, ancora una volta giudico il risultato ottenuto in senso positivo: i colori, gli effetti speciali, la sceneggiatura e la fotografia sono impeccabili. Peccato, il film è stato depotenziato e svuotato a causa del gravissimo errore storico. Hanno (chi ha scritto il film) e abbiamo (noi spettatori) perso un’opportunità: realizzare un film dalle mille e una notte e un punto di riferimento per coloro che non conoscono il personaggio William Wallace.
Scheda del film
Titolo: Braveheart. Cuore impavido
Regista: Mel Gibson
Genere: drammatico, storico
Anno: 1995
Durata: 178 minuti
Interpreti: Mel Gibson (William Wallace), Sophie Marceau
(Isabella, Principessa di Francia), Patrick McGoohan (Re Edoardo d’Inghilterra
I), Catherine McCormack (Murron).
Il trailer del film lo puoi trovare al link:
https://www.youtube.com/watch?v=1NJO0jxBtMo
All'inizio del post ho trascritto alcune frasi tratte dal film.
All'inizio del post ho trascritto alcune frasi tratte dal film.
Al di là dei limiti-errori- è un film da vedere. Buona domenica Innassia:)
RispondiEliminasinforosa
L’ho sempre considerato un mitico film da guardare e riguardare, e da slegare dal classico modello di film storico reale. Buona domenica
EliminaFilm che insegna.
RispondiEliminaCiao Innassia.
Storicamente è zoppicante: il suo unico difetto. Buona serata
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