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sabato 30 marzo 2019

Doppio compleanno: 40+10


Inizialmente l’ascoltavo senza conoscere il suo nome perché quando la presentavano ero sempre in ritardo o non riuscivo a capire l'identità della sconosciuta. Fino a quando un giorno spunta un pezzo alla radio, e finalmente mi sbottono, e chiedo “ma chi è”. Lo sguardo di mi ascoltava era tipico di chi sta per pronunciare una frase, un modo di dire cagliaritano per riassumere la situazione senza tanti giri di parole: “o pagu bessia...è Norah Jones”. Sì, dovevo uscire un po' di più perché ero l’unica sul pianeta a non conoscere la rivelazione dell’anno; anche se dietro la frase c’era una specie d’imbroglio, perché l’artista era appena spuntata, almeno per la grande platea italiana.

Norah Jones è considerata un’artista poliedrica per quella particolare caratteristica di muoversi da un genere all’altro: jazz, soul, blues, musica folk, country e il pop raffinato. Cresce ascoltando la musica della madre, a pane, blues e jazz, e non deve sorprendere se prende lezioni di pianoforte e canto. Inizialmente suona il pianoforte e successivamente la chitarra suonando poche accordi e, approfondendo sempre più nuove note, sempre più complesse, abbraccia più generi musicali; ma non sono gli unici strumenti che sa suonare: è perfetta anche con il basso; in più recita in alcune pellicole. Inizia la carriera suonando nei piccoli locali, collabora con diverse band e scrive musica di suo pugno quando si trasferisce a New York. Come ogni artista ha i suoi metodi per imprimere nuove Voci con gli strumenti e le corde vocali: sperimenta, scrive in un Taccuino o registra ciò che riesce a trovare la sua Voce. Tra un’esibizione e l’altra la notano, piace il suo timbro vocale e le sue innate capacità, e nel 2002 pubblica il suo primo album, Come away with me, la mia colonna sonora di un’artista dal nome  anonimo. Immediatamente è accolta positivamente dalla critica e dal pubblico, e in un tempo brevissimo ottiene un enorme successo in tutto il mondo. In pochi anni pubblica altri album: nel 2004 “Feels like home”, nel 2007 “Not too late”, nel 2009 “The fall”, nel 2012 “Little broken hearts”, nel 2013 “Foreverly”, e nel 2016 “Day breaks”.
 
Da quelle prime settimane in cui ascoltavo con curiosità i suoi primi primissimi brani, con la voglia di saperne di più, è passato un po’ di tempo, ma non troppo, e l’entusiasmo, e la voglia di conoscere i contenuti di un suo nuovo progetto mi accompagna ancora ...


  ... e poi tanto altro ...





Oggi Norah Jones compie i suoi primi 40 anni, in più quest’anno si festeggiano i primi dieci anni dell’album “The Fall”.
Auguri Norah Jones.




E per festeggiare trascrivo nel Taccuino una canzone tratta dall’album “The Fall” dal titolo “Stuck”.
You shove your way
Through the room from the street
And finally to me
You ask me what I’m drinking
My friend Johnny
Tugging on my sleeve
Asks if I wanna leave
But what I’m really thinking is
Why can’t it be easy
Easy
Why don’t you leave
Leave me
Leave me be
I can see you swaying
I can’t hear what you’re saying
I’m sitting here stuck
And plastered to my seat
I think up a reason to leave
When you finally stop speaking
I’ll take a long slow walk down Washington street
Half asleep on my feet
Half aware if I’m dreaming
I’ll go home alone
A sinking stone
A swithead off telephone
I’ll go on and be free
A frozen breeze
A fallen down factory
But I still see you swaying
And I can’t hear what you’re saying
I just lost the plot
Got a little caught
In a little knot
I just hit a wall
Head a little fall
Felt the swinging wrecking ball
And why should that be
Why don’ you tell me
Why don’ you tell me
I’m sure you’ll tell me
Why don’ you tell me
I guess you’ll tell me
Tell me


Scheda della canzone
Titolo: Stuck
Artista: Norah Jones
Album: The Fall
Anno: 2009
Durata: circa 5:15
 
 
Nel Taccuino puoi trovare anche la scheda e il testo di due canzoni di Norah Jones: “Flipside” tratto dall’album “Day Breaks” e “Ligh as a Feather” tratto dall’album “The Fall”.
N.B. immagine prelevata dalla rete tramite il motore di ricerca Google.


4 commenti:

  1. Ciao Innassia.
    Io sono rimasto fermo nel 1990 quando è morta Sarah Vaughan.

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    1. @Gus hai indicato una signora artista. È perfetta. È da parecchio che non sento la sua musica. L’avevo anche dimenticata. Buona giornata.

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  2. Un’artista che non conoscevo, grazie a te e auguri a lei.
    sinforosa

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    1. Quindi in modo scherzoso ti posso dire che sei “pagu bessia”. Quando sento presentare con schiamazzi un personaggio mai e mai mai visto prima, non immagini quante volte chiedo “ma chi è”… la risposta è sempre la stessa. @Sinforosa noi socializziamo alla grande, il problema è l’enorme materiale che circola e non sempre possiamo avvistarla. Buon fine settimana.

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