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giovedì 10 settembre 2015

Maglia a punto pizzo all'uncinetto

Nel lavoro a uncinetto, i punti richiesti da una qualsiasi creazione, che può essere una maglia o un top, possono determinare anche uno o due cm di differenza sia in altezza che in larghezza. Per questo motivo i punti impiegati possono prevedere aumenti e/o diminuzioni che varieranno in base all’aspetto del lavoro da realizzare e non ripetibili in un altro capo che ha diverse maglie, e questo particolare, tipico della lavorazione a uncinetto, si può osservare accostando due capi che hanno le stesse misure, realizzate con lo stesso filato ma con maglie diverse, ad esempio uno con il punto basso e un altro con il punto alto doppio: si noterà la differenza in cm.

Il segreto per non sbagliare quando si deve realizzare un capo con l’uncinetto, così mi è stato insegnato, è quello utilizzato dalle sarte: le professioniste del cucito non tagliano la stoffa e non imbastiscono senza un modello in carta. Perciò, al fine di evitare brutte sorprese e dato che dovevo creare il modello in carta, prima di iniziare non ho acquistato subito il cotone, ma ho spolverato le squadre del corso di taglio e cucito. 
 
Il modello in carta è indispensabile perché, appoggiando il lavoro fatto con l’uncinetto, si può agevolmente verificare come e quando aumentare o diminuire i punti oppure, ad esempio, quando abbiamo raggiunto lo scavo manica o la scollatura. Il modello consente, anche alle lavoratrici più esperte, di evitare e di indossare un capo troppo stretto o troppo largo; se non abbiamo provveduto anticipatamente a crearlo, può capitare di dover disfare  un intero lavoro già realizzato o rifinito.
 
Quindi, solo dopo che ho preso le misure, fatto il modello e appoggiato fisicamente al mio corpo ho potuto acquistare tutto l’occorrente con tranquillità e senza sbagliare, perché vedendolo e toccandolo ho potuto valutare la quantità e il numero del cotone.
 
Il lavoro della maglia non è stato  laborioso, e poi sinceramente il punto fantasia non era impegnativo; prevedeva: punto basso, punto alto, punto alto doppio e punti catenella.
 
La parte più complessa è stata la manica, perché il punto fantasia prevede dei numeri di maglie divisibili per 10 più uno. Gli aumenti si devono fare in modo equilibrato e armonioso, e se non calcolavo attentamente gli aumenti in ogni giro c’era il pericolo di ottenere una manica con “gli scalini” ai lati esterni. Per aumentare le maglie ho dovuto studiare attentamente il punto fantasia giro per giro e per non sbagliare, anzi per non dimenticare come ho calcolato gli aumenti, ho lavorato le maniche contemporaneamente e non uno per volta, terminando prima una e poi l’altra: in altre parole terminato un giro della manica destra, immediatamente ho lavorato lo stesso giro dell’altra manica. Con questo sistema si evita la “iella” di montare due maniche diverse, oltre a ciò, anche se si prendono gli appunti, consente di evidenziare i difetti anticipatamente senza dover disfare una manica già realizzata.
 
Come per la realizzazione, inizialmente la cucitura delle maniche mi ha creato parecchi grattacapi, ma per fortuna sono riuscita a contenerli perché, per montarle sulla cucitura delle spalle e prima di iniziare il lavoro, ho contato i punti, ho trovato il centro e segnato con un filo di colore diverso, solo così ho evitato di scucirle più volte.
 
Anche l’ultimo stadio del lavoro, la confezione, non ha creato problemi tali da doverlo disfare e, dato che il punto fantasia ha un aspetto a “punto pizzo”, per rendere invisibili le cuciture, non ho usato l’ago ma  l’uncinetto: ho accostato le parti da unire e le ho cucite a punto bassissimo, e per primo ho chiuso le spalle per montare le maniche, poi i sottomanica e infine i fianchi.
 
Montato le maniche, ho rifinitolo lo scollo, i polsini e il bordo inferiore del davanti e del dietro con due giri: il primo giro a punto basso  e il secondo a punto picot.
 
Per rifinire lo spacchetto ho lavorato due giri a punto basso, e per avere un angolo retto a punta, nella prima riga ho lavorato due catenelle prima della maglia d’angolo e poi ho lavorato la maglia d’angolo e proseguito con le altre maglie sempre a punto basso; nel secondo giro di ritorno, ho lavorato due maglie basse nell’archetto di due catenelle e ho proseguito a punto basso con le altre maglie.
 
 
N.B nel Taccuino puoi trovare altri lavori fatti a mano con l'uncinetto, guarda QUI
 

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