In questo romanzo il personaggio principale è di tipo immateriale, perciò si parla di libri, come salvare la cultura, o meglio come impedire alle nuove leggi di incatenare la lettura, eliminando dal mercato o impedendo la pubblicazione di quelli non inclini al pensiero del politico di turno, oppure impedire a certi soggetti di entrare in una biblioteca perché appartenenti ad un'altra religione. Un altro personaggio immateriale è il luogo di lettura, dove si catalogano e si prestano i libri al pubblico, vale a dire la biblioteca.
Tra questi due personaggi immateriali ruota la storia di tutti i
protagonisti in carne e ossa, in prima fila ci sono i bibliotecari, la
direttrice di una delle biblioteche più famose di Parigi, e infine i lettori,
quelli affezionati, coloro da conquistare, e un sostanzioso gruppo che
vorrebbero lavorare o prendere in prestito i libri ma che non possono a causa
delle leggi razziali.
La storia raccontata è particolare per i soggetti e per la
collocazione, perché normalmente le avventure e le disavventure della Seconda
guerra sono ambientati in altri contesti; invece in questo caso in prima fila
c’è una biblioteca e le vie della città, dove in gran segreto i bibliotecari
nascondono i libri nelle borse per farli recapitare agli utenti che non possono
averli alla luce del sole per le leggi razziali del ’38; infine, un’altra
ambientazione, le case private dove le persone leggono, commentano le storie
reali di tutti i giorni e quelle lette nei libri.
Esposto in questo modo potrebbe risultare noioso, invece si
captano diversi colpi di scena spalmati in un arco temporale che vanno dalla
Seconda guerra agli anni Ottanta, da Parigi a Froid, due periodi di tempo e
luoghi distanti e uniti da un filo conduttore, in cui ogni attimo è raccontato
dai personaggi.
La ricostruzione del passato è racconta da Odile, la
bibliotecaria degli anni Quaranta, la quale riuscì a realizzare un sogno in una
terra invasa dai nazisti, per cui ascoltiamo le sue Voci quando passa la
selezione per lavorare in una prestigiosa biblioteca parigina e in altri contesti espressi tra le vie di Parigi. È un personaggio
degno di essere apprezzato per lo stato d’animo e per il coraggio, la
osserviamo mentre da il massimo a lavoro o quando nasconde e distrugge le lettere anonime
prima che vengano recapitati al padre. I nemici spesso sono in famiglia, infatti per Odile al primo posto c'è il padre, il cui lavoro sporco consiste proprio nel
catalogare documenti compromettenti per incastrare i sovversivi o semplici
persone per poi procedere agli arresti sommari; Odile lo ostacolerà.
Gli anni Ottanta hanno un filo sottile legato al passato, perché
c’è ancora Odile con i suoi segreti familiari e quelli legati al suo
delicatissimo lavoro, e anche se cerca di nascondere una parte della sua vita,
ci pensa la sua vicina di casa a scoperchiare il vaso di Pandora, perché Lily è
un’adolescente con una grande voglia di conoscere, indagare e di ascoltare.
Lily matura e assorbe la saggezza della vicina di casa Odile, il
cui passato è talmente misterioso da aprire ogni antenna per captare qualche
minima informazione.
In questo piccolo angolo virtuale non cercherò di scrivere
ulteriormente nei minimi particolari la storia raccontata nel libro La biblioteca di Parigi di Janet
Skeslien Charles, perché ogni lettore ha il diritto di scoprire in anteprima i
fatti compiuti dai personaggi, i quali con determinazione riuscirono a gestire
situazioni pericolose in una terra invasa dai nazisti e da leggi
antidemocratiche. Si può accennare il fatto che la base del romanzo poggia su
un luogo non frutto della fantasia dell’autrice, nella biblioteca non si
nascondono i libri come le leggi razziali vorrebbero, anzi, si cercherà in ogni
modo, anche a costo della vita, di farli circolare; i bibliotecari sono il filo
che unisce i lettori e le idee impresse nelle pagine.
Scheda del libro:
Titolo: La biblioteca di Parigi
Scrittrice: Janet Skeslien Charles
Traduzione: Roberta Scarabelli
Editore: Garzanti
Genere: romanzo storico
Pagine: 400
Anno: 2020
Prezzo di copertina: 17.90
Una luce immensa sula realtà drammatica del nazismo.
RispondiEliminaUna realtà ben presente in alcuni romanzi storici. Buona giornata @Gus
EliminaGreat blog
RispondiEliminaGrazie della recensione, interessante libro!!!
RispondiEliminaGrazie a te per aver letto la recensione. Ciao.
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