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martedì 21 settembre 2021

Liberazione di Imogen Kealey

Apparentemente il titolo suggerisce più scenari, concretamente è una storia vera (e/o in parte inventata) ambientata tra l’Inghilterra e la Francia durante la Seconda guerra mondiale. La protagonista del romanzo è realmente esistita, un nome nota ai tedeschi, tra la gente comune e tra i partigiani per aver organizzato progetti pericolosi al solo e unico scopo di annientare il nemico e liberare un territorio dall'occupazione nazista. Ogni capitolo racconta più di un’avventura pericolosa, l'incertezza della buona riuscita di ogni singola operazione è in bilico fino alla fine,  si gestiscono i classici incidenti di percorso, e più di una volta si riesce a farla franca in modo rocambolesco.

La storia di Nancy Wake, così si chiama la protagonista, è una storia colma di avventure pericolose capaci di togliere il fiato, e ogni azione si muove tra i salotti che contano, in luoghi oscuri degradati dalle bombe, o in campo aperto come i boschi, nelle vie di città note e sconosciute o improbabili, tutte località investite dalla guerra, dove l’apparenza e la menzogna sono una garanzia per rinviare la morte.

Ogni personaggio che la spalleggia dovrà vedersela col suo fiuto e la sua imprevedibilità, e se inizialmente non è ben accettata dai colleghi perché donna, intelligentemente cattura l’attenzione ponendo l’accento su un aspetto che sottolinea continuamente: ripristinare la democrazia a tutti i costi.  

Il suo carattere è indomabile, più di una volta si muove tra le linee nemiche come un fantasma, e la sua abilità più acuta consiste nel far confondere la sua presenza beffeggiando il nemico riuscendo così a far perdere le tracce. Il suo fiuto è acuto, come la sua intelligenza, e se la storia ci consegna diverse partigiane-spie, i suoi nemici si concentrano su questa figura per la capacità di nascondersi, e per tale motivo è etichettata col soprannome “Il Topo bianco”.

Le avventure del “Topo bianco” ha influenzato diverse personalità, e se do uno sguardo alla lista dei grandi scrittori penso a Sebastian Faulks, il quale si ispirò a lei quando scrisse il noto romanzo “La guerra di Charlotte”, un libro che avevo recensito nel 2016 e attualmente è al primo posto della classifica dei post più letti e ricercati del Taccuino, guarda QUI.

 


Il materiale per descrivere le azioni avventurose del “Topo bianco” sono vaste, e malgrado ciò, per scrivere il romanzo storico, l’autore ha preferito diluire la storia reale con alcuni (troppi) frammenti inventati, e quindi non veri. Alla fine del romanzo si evidenziano i punti oggetto di fantasia, e dopo aver letto “la nota storica” nasce spontanea una domanda: perché si sceglie di inventare una parte della storia della spia più ricercata dalla Gestapo, con una taglia di centomila franchi che pende sulla sua testa? La domanda è doverosa, perché il romanzo storico ha come protagonista una delle donne più popolari della Seconda guerra mondiale, un simbolo della resistenza, identificata come una leggenda, una spia abile, tosta e fuori dagli schemi, emancipata, capace di organizzare e addestrare i partigiani per liberare la Francia, oltre a pianificare e gestire operazioni di guerra a mani nude e in prima persona.  

Lo scrittore aveva dell’ottimo materiale per riempire le pagine, con avventure ben sostanziose con colpi di scena, capace di oltrepassare l’immaginazione del “Re della fantasia”, e invece stravolge alcuni fondamentali passaggi, modificando più di un episodio con date e luoghi.

Giudico negativamente la scelta di inventare la parte storica di uno dei personaggi più interessanti del secolo scorso, un calcolo inspiegabile e ingiustificabile.

“Liberazione” è un ottimo romanzo storico, e consiglio la lettura a patto di leggere inizialmente la “nota storica” pubblicata alla fine del libro per consentire di additare la parte inventata, e per separare la parte biografica da quella inventata; pertanto se lo scrittore si è ispirato ad una storia vera, noi lettori dobbiamo essere consapevoli di avere tra le mani un romanzo biografico con stralci di verità romanzata miscelato con alcune parti frutto della fantasia dell'autore. Se elimino questo aspetto negativo, posso dire di aver passato delle belle serate inseguendo le avventure pericolosissime di Nancy Wake, la spia che diede filo da torcere alla Gestapo.


 

Scheda del libro:

Titolo: Liberazione

Autore: Imogen Kealey

Titolo originale: Liberation

Traduzione: Katia Bagnoli

Casa editrice: Longanesi

Genere: romanzo

Anno: 2020

Pagine: 368

Prezzo di copertina: € 18,00


4 commenti:

  1. Avevo già sentito parlare di Nancy Wake. Sinceramente sapere che una parte del romanzo, però, è inventata non mi entusiasma. Ciò non toglie che si possa leggere. L’importante è esserne consapevoli. Grazie, proponi sempre libri interessanti. Letture di un certo spessore. Buona serata

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    1. Il problema centrale non è il fatto di aver cambiato alcune scene, con questo genere di letture può capitare, ma non capire dopo aver chiuso il libro quale sia la parte autentica. L'amaro in bocca è il risultato finale della lettura. A parte questo aspetto, è un libro che ti incolla fino alla fine delle pagine. Buona serata anche a te, e grazie del commento.

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  2. Il romanzo ha ottenuto successo. Condivido le tue perplessità.
    Ciao Innassia.

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    1. Ciao @Gus. In questi casi, la soluzione migliore consiste nel lasciare in sospeso il tutto, e aspettare il momento giusto per conoscere la realtà genuina con altre letture. Grazie di essere passato.

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