Elizabeth Gaskell è una scrittrice dell’ottocento vittoriana e
in Italia è semisconosciuta, e grazie alla miniserie della BBC “Nord e Sud", negli ultimi
anni stanno spuntando le ristampe e le traduzioni in lingua italiana.
In questi giorni, forse spinta dalla curiosità, ho terminato la lettura dell’ultimo romanzo della scrittrice, “Mogli e Figlie”, e un’altra volta mi sono immischiata in faccende di un tempo passato e tramontato, l’ottocento inglese, e anche se contiamo più o meno 700 pagine il romanzo si legge in poco tempo.
Il romanzo "Mogli e Figlie" uscì a puntate nella rivista "Cornhill Magazine" tra il 1864 e il 1866, e a causa della prematura scomparsa dell’autrice non venne mai completato, e l’editore pubblicò ugualmente il romanzo incompleto in un unico volume dopo la sua morte scrivendo e aggiungendo l’ultimo capitolo, e riuscì ad elaborarlo seguendo come punto di riferimento argomentazioni logiche espresse dalla stessa Gaskell.
Il titolo del romanzo segnala al lettore chi sono i personaggi principali, le donne, e se appaiono differenti l’una dall’altra per carattere e modo di agire, nessuno prevale sull’altra, non c’è conflitto se non in qualche breve avvenimento, non si contraddistinguono in base alla bellezza o la ricchezza, e ognuna singolarmente aggiunge un soprappiù all’altra.
Coloro che assumono la veste di personaggio secondario, la cosiddetta “spalla” o il contorno dell’intera opera, sono gli uomini, e nessuno di loro compare e vive marginalmente, ma semplicemente ruotano attorno alle donne, mogli, figlie, madri e compaesane.
Il sottotitolo, “Una storia di tutti i giorni”, svela la trama del romanzo, e quindi si narrano questioni quotidiane tipiche dell’ottocento, si riportano piccole realtà, rapporti familiari complesse, si segnalano o si additano comportamenti “scorretti”, non mancano i colpi di scena e coloro che vogliono raggiungere le vette della società che conta.
Comunque la pensiate, leggere il romanzo ottocentesco “Moglie e Figlie” di Elizabeth Gaskell rilassa la mente, e la scrittrice non racconta storie noiose e illeggibili, perchè svelò a colpi di penna ciò che accadde nel suo tempo, i drammi e le liti familiari, come furono gestiti gli affari e i patrimoni familiari, situazioni delicate relative alla vedovanza, alla crescita dei figli in assenza dell’altro coniuge, la figura della madre o del padre acquisito, la routine quotidiana, la cura dei malati e l’atteggiamento dei medici nei confronti dei pazienti in base alle nozioni che circolavano, e particolarmente gli usi e costumi di un piccolo villaggio; inoltre le sue storie abbracciano tutte le classi sociali, dai piccoli borghesi, all'alta nobiltà, fino ai semplici operai, ai contadini, e in particolare le donne "costrette" a lavorare come istitutrici per le famiglie nobili.
In questi giorni, forse spinta dalla curiosità, ho terminato la lettura dell’ultimo romanzo della scrittrice, “Mogli e Figlie”, e un’altra volta mi sono immischiata in faccende di un tempo passato e tramontato, l’ottocento inglese, e anche se contiamo più o meno 700 pagine il romanzo si legge in poco tempo.
Il romanzo "Mogli e Figlie" uscì a puntate nella rivista "Cornhill Magazine" tra il 1864 e il 1866, e a causa della prematura scomparsa dell’autrice non venne mai completato, e l’editore pubblicò ugualmente il romanzo incompleto in un unico volume dopo la sua morte scrivendo e aggiungendo l’ultimo capitolo, e riuscì ad elaborarlo seguendo come punto di riferimento argomentazioni logiche espresse dalla stessa Gaskell.
Il titolo del romanzo segnala al lettore chi sono i personaggi principali, le donne, e se appaiono differenti l’una dall’altra per carattere e modo di agire, nessuno prevale sull’altra, non c’è conflitto se non in qualche breve avvenimento, non si contraddistinguono in base alla bellezza o la ricchezza, e ognuna singolarmente aggiunge un soprappiù all’altra.
Coloro che assumono la veste di personaggio secondario, la cosiddetta “spalla” o il contorno dell’intera opera, sono gli uomini, e nessuno di loro compare e vive marginalmente, ma semplicemente ruotano attorno alle donne, mogli, figlie, madri e compaesane.
Il sottotitolo, “Una storia di tutti i giorni”, svela la trama del romanzo, e quindi si narrano questioni quotidiane tipiche dell’ottocento, si riportano piccole realtà, rapporti familiari complesse, si segnalano o si additano comportamenti “scorretti”, non mancano i colpi di scena e coloro che vogliono raggiungere le vette della società che conta.
Rispetto al precedente romanzo “Nord
e Sud”, in “Mogli e Figlie” non
c’è contrapposizione tra due aree geografiche, i grossi centri abitati non
incuriosiscono e non hanno attinenza con la storia, e solo per un breve accenno
compare una città, Londra.
Il centro della storia è una piccola cittadina di campagna inglese, Hollingford, popolata da donne e uomini semplici o piccoli borghesi, e le vicende narrate
riguardano numerosi personaggi, tanto da scrivere in un pezzo di carta alcuni
nomi per memorizzarli velocemente, e ogni avvenimento si attorciglia e si tesse
senza divagazioni superflue.
Elizabeth Gaskell è una scrittrice dell’epoca vittoriana, e con
semplicità si ostentano modelli di vita quotidiana soppresse nel corso degli
anni perché considerate inique e imparziali, per cui il materiale non è adatto
al nostro tempo, e le storie raccontate ci lasciano intendere di non farne uso
o copiarle per la nostra vita, al massimo si possono tranquillamente adottare
per paragonarle al presente.
La lettura del romanzo sollecita e invoglia il paragone tra due
periodi storici totalmente diversi, l’ottocento e il nostro tempo, e pagina dopo pagina si possono individuare diversi modelli legali e sociali considerati nulli e privi di effetti giuridici dal nostro legislatore, come il diritto di successione, la
parità di genere e le disuguaglianze tra le classi sociali, e in buona parte si notano svariate vicende inadatte al nostro stile di vita.
Paragonando i due periodi storici, per ogni fatto citato rileviamo un enorme differenza e rileviamo quali sono stati i progressi giuridici di alcune leggi e regolamenti, ad esempio è lampante la disparità di trattamento dal punto di vista legale dei figli distinguendoli tra il primogenito da tutti gli altri, e soprattutto è lampante le disuguaglianze legali e sociali tra donne e uomini.
Paragonando i due periodi storici, per ogni fatto citato rileviamo un enorme differenza e rileviamo quali sono stati i progressi giuridici di alcune leggi e regolamenti, ad esempio è lampante la disparità di trattamento dal punto di vista legale dei figli distinguendoli tra il primogenito da tutti gli altri, e soprattutto è lampante le disuguaglianze legali e sociali tra donne e uomini.
Nei vari capitoli leggiamo frasi impronunciabili nella nostra
epoca perché sorpassate nel corso degli anni da usi e costumi, e in alcuni casi
sono attinenti a situazioni illogiche e privi di senso per un qualsiasi lettore
del mondo attuale. Uno dei punti che saltano all’occhio da parte di un
qualsiasi lettore degli anni duemila, riguardano il concetto e il significato
del matrimonio, i doveri coniugali, l’educazione e la cura dei figli, oppure è incomprensibile
il sorgere o le variabili adottate per individuare uno scandalo.
Comunque la pensiate, leggere il romanzo ottocentesco “Moglie e Figlie” di Elizabeth Gaskell rilassa la mente, e la scrittrice non racconta storie noiose e illeggibili, perchè svelò a colpi di penna ciò che accadde nel suo tempo, i drammi e le liti familiari, come furono gestiti gli affari e i patrimoni familiari, situazioni delicate relative alla vedovanza, alla crescita dei figli in assenza dell’altro coniuge, la figura della madre o del padre acquisito, la routine quotidiana, la cura dei malati e l’atteggiamento dei medici nei confronti dei pazienti in base alle nozioni che circolavano, e particolarmente gli usi e costumi di un piccolo villaggio; inoltre le sue storie abbracciano tutte le classi sociali, dai piccoli borghesi, all'alta nobiltà, fino ai semplici operai, ai contadini, e in particolare le donne "costrette" a lavorare come istitutrici per le famiglie nobili.
Da consigliare ai lettori appassionati dell’epoca vittoriana.
Scheda del libro:
Titolo: Mogli e Figlie
Autrice: Elizabeth Gaskell
Titolo originale: Wives and Daughters
Traduzione: Mara Barbuni
Introduzione: Marisa Sestito
Editore: Jo March
Collana: Atlantide VIII
Genere: romanzo
Prezzo di copertina: € 19.00
Pagine: 688
Ricordo il precedente romanzo di Elizabeth Gaskell recensito nel Taccuino, "Nord e Sud", clicca QUI, e la miniserie tratto dall'omonimo romanzo, clicca QUI
Deve essere interessante. Ho letto nord e sud e mi era piaciuto molto. Grazie Innassia, buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Io ho scoperto la scrittrice con Nord e Sud e sono affezionata a questo romanzo. Se prendo in considerazione gli argomenti trattati, dal mio punto di vista la lettura di Mogli e Figlie è più rilassante. Dopo il libro Mogli e Figlie mi piacerebbe vedere la miniserie. Buona serata
EliminaE' un buon libro.
RispondiEliminaCiao Innassia.
Dipende dai gusti, se piace il genere e l'epoca vittoriana lo consiglio. Buona giornata
EliminaL'epoca vittoriana piace più a mia moglie che al sottoscritto, proverò a consigliarlo a lei.
RispondiEliminaCiao!
Io sono circondata da persone che non sopportano questo genere di lettura, e se mi accorgo che sono appassionati consiglio Elizabeth Gaskell perché riesce a coniugare la vita quotidiana dei personaggi coi fatti politici ed economici del suo tempo. Buona lettura
Elimina