“Emma Woodhouse, avvenente, intelligente e ricca, con una
casa provvista di ogni agio e un’indole felice, pareva riunire in sé alcuni dei
migliori vantaggi dell’esistenza; ed era vissuta circa ventun anni nel mondo
senza quali conoscere dispiaceri o contrarietà”
Sono le prime righe del
romanzo Emma, scritte dalla penna di Jane Austen, la cui pubblicazione avenne in tre volumi il 23/12/1815 con frontespizio datato 1816: calcolando ha ben 200 anni.
Con queste poche righe iniziamo
a conoscere il carattere della protagonista: bella, ricca e intelligente, la quale non ha bisogno di
lavorare o di cercare una buona posizione sociale e, a differenze delle sue coetanee,
non ha intenzione di convolare a nozze. Così si espresse durante una
conversazione con la sua amica Harriet:
“se dovessi sposarmi, dovrei prepararmi a pentirmene (…) credo che poche
donne maritate son per metà padrone a casa dei loro mariti di quanto lo sono io
a Hartfiel” pag. 63
La stesura del libro
iniziò il 21 gennaio del 1814 e terminò l’anno successivo, il 29 marzo 1815 e,
consegnato all’editore John Murray, fondatore della rivista letteraria
Quarterly Review, lo pubblicarono a spese dell’autrice con una tiratura di
duemila copie ad un prezzo di una ghinea (21 scellini), e dopo circa 5 anni ne rimasero 539 che
vendettero ad un prezzo stracciato di 2 scellini.
Su sollecitazione del reverendo Clarke, un bibliotecario di Carlton House, Jane Austen lo dedicò al Principe Reggente:
“Sua Altezza Reale/ il Principe Reggente/ quest’opera/ con il consenso
di sua Altezza Reale/ è rispettivamente dedicata/ dal suo devoto ed umile
servo/ l’Autore”
Realmente il
bibliotecario non volle un romanzo come lo conosciamo, ma insistette per un libro
storico da ambientare nella casa regnante. L’idea del bibliotecario non andò in
porto perché sul nascere la stessa scrittrice bocciò l’insistenza del reverendo.
La figura di Emma è
lontana dagli altri romanzi, ma Jane Austen la ritenne un personaggio da amare
e che sarebbe piaciuto solo a lei, infatti disse:
“sono andata a scegliermi
un’eroina che nessuno tranne me potrebbe amare”
La scrittrice capì
l’impegno del lettore per apprezzare al meglio la figura di Emma, all’inizio
della lettura può sembrare la classica figlia borghese noiosa, snob, viziata ed
egoista, in seguito si scoprono i suo limiti e la sua umiltà.
Emma appare antipatica per il suo carattere, inoltre guarda tutti dall’alto al
basso e ama combinare matrimoni e dare consigli: è troppo altezzosa per essere
amata, finanche scopriamo che ci sbatte il muso.
Allo scopo di capire
meglio la scrittura dell’Austen si può dare uno sguardo ad una frase di
Giuseppe di Lampedusa:
“la Austen è uno di quegli scrittori che richiedono di esser letti
lentamente: un attimo di distrazione può far trascurare una frase che ha
un'importanza primaria: arte di sfumature, arte ambigua sotto l'apparente
semplicità”
Titolo: Emma;
Autrice: Jane Austen;
Lingua originale: inglese;
Traduttore: Mario
Praz;
Casa editrice: Garzanti libri;
Collana: i grandi libri;
Genere: romanzo;
Pagine: XVII-367;
Anno: 2008;
Prezzo di copertina: 9,00 euro;
Copertina: A scene in Leigh Woods di Francis Danby (1822).
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