In una mattinata
soleggiata, gironzolando per le vie della Giara di Siddi, tra un panorama e
l’altro, ho visitato un luogo di straordinaria importanza dal punto di vista
storico e archeologico. Allontanandomi dal piccolo paese di Siddi, spingendomi
verso l’interno della Giara, ho tranquillamente individuato una tomba
megalitica costruita con enormi blocchi di basalto prelevati direttamente dal
luogo e sovrapposti uno sull’altro secondo il sistema dei muretti a secco. La costruzione
è una delle tombe più importanti della Sardegna appartenente all’età nuragica,
databile intorno al Bronzo Medio: sto parlando della tomba dei giganti Sa Domu
‘e S’Orcu.
La tomba megalitica ha la
classica struttura a filari con un’esedra semicircolare, con un tetto pressoché
intatto, una lunga camera funeraria interna, con una pavimentazione formata da
piccoli ciottoli in basalto.
Il sepolcro archeologico
si può tranquillamente visitare in ogni momento, e quando la osserviamo,
dobbiamo aver ben presente nella nostra mente che siamo di fronte ad
un’imponente struttura, classificabile come uno degli esempi più affascinanti
dell’isola sia per il buon stato di conservazione e sia per la dimensione.
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Veduta dalla strada |
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La porta |
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L'ingresso |
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Camera interna |
Ma è meraviglioso, non ero a conoscenza di questi straordinari reperti archeologici. Grazie e buona festa a te.
RispondiEliminasinforosa
Grazie.
RispondiEliminaE' un servizio emozionante.
Ciao.
Le tombe dei giganti sono dei monumenti singolari utilizzate per le sepolture collettive nel periodo nuragico, e sono cariche di storia e di un immenso fascino.
RispondiElimina@sinforosa @GusO grazie del commento. Vi auguro Buon Ferragosto
Che meraviglia, Ignazia, i sentieri poco battuti della nostra isola, nascondono autentiche gemme di incommensurabile valore.
RispondiEliminaRita
Camminando con spensieratezza possiamo vedere meraviglie inaspettate e ignorate. Il nostro problema sono i finanziamenti che non arrivano nella forma e nella quantità desiderata, e senza volere calpestiamo meraviglie non riconosciute da chi detiene il portafoglio. Ciao Rita
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