Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.

lunedì 26 agosto 2024

Le signore in nero

Un angolo da sogno, dove le persone possono fantasticare ad occhi aperti toccando e provando abiti lussuosi, e chi può permetterselo può acquistarli e indossarli per sempre con un surplus: tutti noteranno l’acquisto con una spruzzatina di gelosia. Questo è il Grande Magazzino Goode’s, il più importante punto vendita alla moda di Sidney. In questo negozio lavorano un gruppo tutto al femminile, e ognuno di esse ha un passato e una storia da raccontare. Per poter lavorare a Goode’s e necessario possedere delle caratteristiche ben definite, come gentilezza, serietà, riservatezza e spendere le energie per i clienti; per questo motivo le commesse devono avere un buon CV e superare una rigida selezione. 

Le porte del Grande magazzino si aprono puntualmente tutti i giorni alle nove, e i clienti sono accolti dalle commesse con la divisa nera pronte a servirli e a consigliarli. Nel Grande magazzino si lavora intensamente tutto l’anno, accumulando guadagni ingenti determinati dall’alta qualità di ogni capo. Le commesse sono esperte, disponibili e sempre sorridenti, mentre la clientela è eterogenea, e dato che la qualità degli abiti è di ottima fattura, su cui sono fissati dei prezzi a più zeri e non alla portata di tutti, si aspettano le grandi occasioni, come i saldi.

In ogni stagione, le commesse sono a disposizione dei clienti, e con la gentilezza accontentano e realizzano i sogni di ciascuno di loro. Le vendite non si arrestano mai in tutto l’anno, e il picco arriva durante le feste natalizie e quando ci sono gli sconti e i saldi di fine stagione, i classici periodi stressanti di duro lavoro. Il periodo delle grandi occasioni è dettato da giornate intense, e le commesse sgobbano dalla mattina alla sera senza ottenere un minuto di riposo, invece, all’opposto, in questi momenti, la clientela va in visibilio, perché è la loro occasione, e se sanno pazientare possono acquistare l’abito tanto ambito a prezzi “moderati” o sottocosto.

Le lavoratrici sono giovani, tutte australiane, eccetto una, in più c’è anche una lavoratrice provetta che ha bisogno di guadagnare qualche spicciolo da mettere da parte per potersi iscrivere all’università. Tutte le lavoratrici hanno una storia da raccontare, sono diverse per carattere e aspirazioni; i personaggi più importanti di tutta la storia sono:

Fay, una donna tranquilla che sogna ad occhi aperti in cerca di un fidanzato da sposare, ma il tempo passa, e secondo i canoni dettati dalla società rischia di non trovarlo e di appassire, ma un giorno, grazie alle manovre di una collega, trova l’anima gemella;

c’è Patty, una donna semplice dalla vita complicata con un mare di problemi familiari, sposata con un insignificante uomo che scappa per poi ritornare perché non è in grado di badare a sé stesso, non solo, è sempre alla ricerca della maternità ed è circondata da una madre pronta a timbrare chiacchiericci e da una severa sorella;

c’è Magda, una donna europea tutta d’un pezzo, capace di portare un’aria di freschezza nel continente australiano, con il suo comportamento è in grado di spronare chiunque, comprese le colleghe, è capace di raggiungere qualsiasi obiettivo, ed è in grado di consigliare anche alle clienti più riservate e incolte trasformandole letteralmente in ogni aspetto dalla testa ai piedi, e se se al lavoro è un asso, in privato è insuperabile e ha la capacità di avere un’energia illimitata;

e poi c’è Lesley, anzi Lisa, perché tutti la devono chiamare così, una giovane ragazza alle prime armi con un sogno nel cassetto, vale a dire studiare all’università e diventare una poetessa, e grazie alla sua passione per la lettura coinvolge tutti, come la collega Fay.

Tra le quattro lavoratrici, ruotano tutti gli altri personaggi, sia le altre colleghe del grande magazzino Good’s e sia i personaggi maschili.

I personaggi maschili non sono numerosi, si distinguono il marito di Patty (un uomo dal carattere e dalla mente insignificante), il padre di Lisa (un grande lavoratore con una mentalità ancorata ai vecchi schemi sociali), Rudi (che farà la corte a Fay) e Stefan (il marito di Magda), e mentre i primi due sono australiani, gli altri due sono europei trapiantati a Sidney. Rudi è un amicone di Magda, ha intenzione di compiere il grande passo, vale a dire sistemarsi in Australia. Il padre di Lisa non riesce a capire che la figlia ha grandi potenzialità come accademica, perché ostacolato da una mentalità ottusa e maschilista, e non riesce ad appoggiarla quando è arrivato il momento di iscriversi alle superiori e poi all’università, ma cambierà idea. Stefan è la spalla di Magda, e assieme sono una coppia aperta e affiatata, ben inseriti nella società australiana e ben visibili a Sidney, perché sono riusciti a mettere radici nel continente dei canguri posizionandosi nei salotti che contano.

Tra tutti i personaggi che si affacciano in punta di piedi, ci sono i genitori di Lisa, una coppia da una personalità tutta da scoprire. La madre di Lisa confeziona abiti (e non più di moda) per la figlia, senza rendersi conto che ormai è cresciuta e non è più una bambina, allo stesso tempo si rivela una donna aperta e pronta ad appoggiarla diventando complice “contro” il marito nel momento del bisogno. Il padre di Lisa compare come il classico uomo ancorato ai vecchi schemi familiari, e non si rende conto che la moglie e la figlia sono affiatate e spesso uniscono le loro forze per mutare drasticamente il suo pensiero.

Il personaggio che primeggia è Lisa, una ragazza ben inquadrata, allegra e piena di energia, e mentre lavora alla Good’s studia e riesce a ottenere il diploma con il massimo dei voti, un buon risultato che sfrutterà per ottenere la borsa di studio per poter proseguire gli studi all’università; ma i suoi progetti sono tutti in salita perché c’è l’ostacolo del padre dalla mente ristretta (per lui le donne non dovrebbero studiare).

Un altro personaggio importante è Magda, la quale riesce ad inserirsi in un continente a lei sconosciuto, l’Australia, un aspetto che la premia, in sostanza è la classica donna forte, piena di inventive, capace di lasciare la propria terra verso l’ignoto senza perdere l’entusiasmo e di andare avanti senza perdere la passione, marcando la sua presenza lungo tutto il suo cammino. Magda è diversa da tutti gli altri personaggi, è una grande professionista con un fiuto innato per il settore della moda, e grazie a questa dote, dopo anni di duro lavoro, gestisce il reparto degli abiti di alta moda, quelli esclusivi, unici nel suo genere, riservati a pochi e selezionati clienti perché non esistono copie in tutta l’Australia.

Il romanzo “Le signore in nero” di Madeleine St John è ambientato nel 1950 a Sydney, e la storia prende piega in un territorio lontano dalla nostra Italia, con usanze e mentalità molto diverse dal continente europeo, e con gli occhi e la mente di tutti i personaggi, si conoscono aspetti sconosciuti del continente australiano. Gli unici personaggi europei sono Magda, Stefan e Rudy, e con le loro storie si convogliano modi di pensare e di agire a noi familiari, possessori di una cultura ben inquadrata capace di fondersi con la società australiana senza mai dimenticare le origini.

Il romanzo di Madeleine St John è piacevole, si legge velocemente, è leggero ma non frivolo, non c’è spazio per gli approfondimenti, si incrociano le difficoltà e i problemi australiani senza sovraccaricare la mente con storie pesanti e stressanti. Ogni personaggio ha storie degne di essere studiate a fondo, ma la scrittrice lascia ampio margine di immaginazione. Si può descrivere il libro in modo metaforico, paragonando la lettura ad una cena, nel quale gli invitati parlano di tutto, ridono, chiacchierano, accennano una serie di argomenti, chi dice che ha perso il lavoro e chi spiffera che ha l’amante o che partirà per le vacanze; tutti discorsi abbozzati senza rompere quel muro della curiosità. Nel romanzo di Madeleine St John accade come nei discorsi della cena, si accennano una serie di argomentazione e si lascia ampio spazio al lettore nell’immaginare i retroscena; si percepiscono i disagi delle commesse, del lavoro femminile, della struttura del negozio, dei gusti dei clienti, dei prezzi e della qualità dei prodotti venduti e acquistati, della situazione femminile nella società, ma niente di più.

Dal libro è stato tratto un interessante film australiano, e in questo caso, dove non osa il libro, dove il romanzo non approfondisce, con la recitazione, gli attori sono stati in grado di colmare ciò che non si accennano nelle pagine. Ogni sguardo e ogni movimento del corpo degli attori, tamponano l’assenza di notizie non compresi nel libro. Il film è stato ben accolto dalla critica, con recensioni positive, e se porgiamo uno sguardo in rete, si possono leggere dei giudizi analoghi.

Queste sono le immagini del film che ho scaricato dalla rete: 


























 

Scheda del libro: Titolo: Le signore in nero. Autrice: Madeleine St John. Titolo originale: The women in black. Traduzione: Mariagiulia Castagnone. Genere: romanzo. Casa editrice: Garzanti. Prezzo di copertina: € 16,00. Anno: 2019. Pagine: 197. 

Scheda del film: Titolo: Ladies in black. Regia: Bruce Beresford. Durata: 109 min. Genere: commedia. Anno: 2018. Interpreti: Julia Ormond (Magda), Vincent Pérez (Stefen), Angourie Rice (Lisa), Suise Porter (la signora Miles), Alison McGirr (Patty), Rachael Taylor (Fay), Ryan Corr (Rudi).


Nessun commento:

Posta un commento

Ricordo ai lettori che il legislatore ha emanato una norma per proteggere i dati personali quando si naviga nei blog, quindi, prima di lasciare un commento, si consiglia la lettura della pagina “Disclaimer, Privacy & Cookie”.