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sabato 1 giugno 2024

Mustazeddu o Prazida

Oggi trascrivo una ricetta tipica della tradizione sarda, incluso nei ricettari con nomi differenti, in alcune zone si chiama Mustazzeddu  e in altre sa Prazzira (entrambi scritti con una o due “z”). È un piatto povero del mondo contadino, e col passare del tempo si è arricchito con nuovi ingredienti, senza perdere la fragranza e il gusto. Questa ricetta l’ho sempre conosciuta nel sud della Sardegna, e mi è sempre stato spiegato che si cucinava prevalentemente quando si panificava prendendo una piccola porzione dell’impasto preparato per il pane, per poi imbottirlo con ingredienti semplici e genuini. 

L’impasto è fatto con pochi ingredienti facili da reperire e ben presenti in tutte le case, e se sottolineo che si aggiungono dei pomodori con un po’ di olio di oliva per poi infornarlo nel forno a legna, molti lo paragonano a una focaccia o a una semplice pizza, anche se la lavorazione e il risultato sono totalmente diversi. 

L’aspetto è paragonabile a una sorta di sacchetto aperto, al cui interno ci sono generalmente i pomodori con olio e basilico, in altri casi si aggiungono le patate, e nella versione recente con altre verdure; ma il classico è sempre con i pomodorini. Cucinarlo è molto semplice, però c’è un difettuccio, perché è un lievitato, pertanto non si può improvvisare e preparare all’ultimo momento.

Negli ultimi tempi ogni tanto la preparo con i pomodori, patate e cipolle rosolate, e il risultato è sorprendente e grazia il palato. 

Non è necessario indicare precisamente le dosi degli ingredienti, si può tranquillamente preparare pensando alla consistenza dell’impasto del pane o della focaccia, e ogni massaia adotta la propria ricetta.

A questo punto … allacciate il grembiule perché si prepara su Mustazeddu o sa Prazida. 

Ingredienti:

semola rimacinata

olio d’oliva

lievito madre

sale

pomodori

basilico

patate bollite (facoltativo)

cipolla rosolata (facoltativo)

 

Impastare la semola, il lievito madre, l’olio, l’acqua e per ultimo il sale (lontano dal lievito) fino a formare un panetto, e lasciare lievitare.

Tagliare a dadini le patate bollite, i pomodori crudi, e versarli in un contenitore, aggiungere il basilico tagliato grossolanamente con un po’ di olio d’oliva e sale, e mischiare gli ingredienti con un cucchiaio. A parte, in un'altra casseruola, soffriggere leggermente la cipolla con l’olio d’oliva, e spegnere la fiamma prima che diventi dorata.

Una volta lievitato, l’impasto si divide in un paio di panetti della stessa grandezza (secondo alcune scuole di pensiero si dovrebbero far riposare e lievitare un’altra volta) e si stendono col mattarello fino a ottenere dei dischi non sottili. Al centro, mettere gli ingredienti precedentemente preparati, quindi il preparato con le patate e i pomodorini eliminando il succhetto che si è formato, e poi le cipolle rosolate. A questo punto si devono ricavare dei sacchettini sollevando i lembi di pasta verso il centro dando dei pizzicotti per sigillare le pieghe, stando attenti a non chiudere completamente la cima perché si deve lasciare un’apertura al centro. Adagiare i Mustazeddu su una teglia foderata con la carta da forno, distanziandoli l’uno dagli altri, e spennellarli con un po’ di olio d’oliva. Infornare a 180°/200 (dipende dal forno) per circa 30 minuti fino a quando la pasta sarà dorata. Sfornare e servire a piacimento caldi o tiepidi … e sono ottimi anche freddi.





Buon appetito ...

4 commenti:

  1. Mi affascinano molto queste ricette della tradizione, grazie!!!!!

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    1. Grazie a te per la visita. Buon proseguimento di giornata.

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  2. Ciao Innassia, pur essendo sarda credo di non aver mai mangiato su Mustazeddu... Sembra davvero buono.
    Un saluto 😘

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    1. Se ti piacciono i lievitati, stile focaccia, te lo consiglio.
      Buona scoperta. Ciao.

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