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lunedì 27 marzo 2023

Uccelli di Rovo

C’è una storia, una leggenda. Narra di un uccello che canta una sola volta nella vita. Da quando lascia il nido, cerca disperatamente un grande rogo e non trova risposta finché non l’abbia trovato, e solo allora lui canta, canta più soavemente di ogni altra creatura e cantando si precipita sulla spina più lunga e più affilata del rovo. Ma, mentre sta morendo, vince il tormento atroce della sua agonia superando nella melodia l’allodola e l’usignolo. L’uccello di rovo sacrifica la sua vita per cantare una sola volta, ma il mondo intero si ferma e tace per ascoltarlo, e Dio sorride lassù in Paradiso”

“Che significato ha Padre?”

“Che alla perfezione si perviene soltanto a prezzo di grande sofferenza”


Il 27 marzo del 1983, uscì negli USA una miniserie che fece la storia della tv, sia per gli strepitosi ascolti e sia per aver attivato l’attenzione su un argomento definibile per alcuni blasfemo: l’amore genuino e platonico tra un sacerdote e una giovane donna. La miniserie s’intitola “Uccelli di rovo”, e se per le nuove generazioni il titolo è privo di significato, per la storia della tv è paragonabile a un colossal. Il successo internazionale potrebbe suscitare perplessità se lo paragoniamo agli argomenti trattati nelle miniserie attuali, ma all’epoca, quarant’anni fa, fece scalpore e scandalo. Il successo lo leggo nella trama ben tracciata e ben nutrita, non è la classica storia di una famiglia benestante, si parla di un amore da nascondere perché proibito, perché non tollerabile e accettabile dalla società, dalla fede e dal potere ecclesiastico. Accettare l’amore tra un sacerdote cattolico e una donna, significherebbe aprire un portone sigillato da secoli, un portone da non aprire mai, le cui vie potrebbero portare verso una sconfitta. Ascoltare i cuori accesi dall’amore proibito, significherebbe mettere in discussione un articolo potente della Chiesa di Roma, il celibato dei sacerdoti. E la miniserie mette in dubbio questo commando, ed evidenzia che non si possono mettere le catene ai sentimenti. La storia della miniserie non è incentrata soltanto sui sentimenti proibiti, ma anche sulle ambizioni, sul potere, sulla carriera, sui problemi del mondo del lavoro, sui rapporti tra madre e figlia, tra padre e figlio, sulla gelosia, sulla debolezza, sulle tragedie familiari, sui tormenti e la tristezza dell’anima, e inoltre sulle leggi dettate dalla consuetudine di una società che non vuole accettare di cambiare e su un potere enorme, quello della Chiesa di Roma. Tutta la storia è divisa in quattro parti, e le Voci provengono da attrici e attori stellari, dei grandi professionisti della recitazione mondiale; accenno alcuni nomi: Barbara Stanwyck, Richard Chamberlain e Christopher Plummer. La miniserie è stata un’occasione anche per conoscere nuovi attori e attrici come la protagonista Rachel Ward. Anche se ottenne un buon successo di pubblico, in questo momento si è perso di vista e non sempre è trasmesso in tv. Oggi compie quarant’anni, e per l’occasione l’ho rivisto in rete, in alcuni casi le riprese sono da considerare superate, come alcune parti della sceneggiatura, ma la sostanza non è sbiadita. Uccelli di rovo è una miniserie inserita tra i colossal della tv, ha scosso le coscienze con la storia d’amore proibita, e come tutte le storie proibite non tramonterà mai e appassionerà sempre la storia tra Ralph e Maggie.

Mentre guardavo la miniserie in rete, ho scattato delle foto, non sono uscite bellissime, però imprimo ugualmente nel Taccuino le immagini più significative:


 
































































































Scheda della miniserie:

Titolo: Uccelli di rovo

Regia: Daryl Duke

Titolo originale: The thorn birds

Soggetto: romanzo di Colleen McCullough

Genere: drammatico, sentimentale

Durata: 463 min.

Anno: 1983

Attori: Richard Chamberlain (padre Ralph de Bricassart), Rachel Ward (Meggie Cleary), Sydney Penny (Meggie da bambina), Barbara Stanwyck (Mary Carson), Christopher Plummer (Arcivescovo Vittorio Contini Verchese), Jean Simmons (Fiona Cleary), Bryan Brown (Luke O’Neil), Mare Winningham (Justine O’Neil), Philip Anglim (Dane O’neil).

4 commenti:

  1. Innassia, spiegami.
    Nel mio blog roll trovo solo un post, mentre nell'Elenco lettura ci sono tre storie.
    Perché?

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    Risposte
    1. Il blog roll ha una funzione limitata e registra solo l'ultima pubblicazione, mentre nell'elenco lettura si trovano tutte le pubblicazioni.

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    2. Ho risolto.
      Basta cliccare sulla *home* e compaiono i tre post.
      Ciao Innassia.

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