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lunedì 27 marzo 2023

Tonya

Che cosa dice la gente di me? Che sono una persona vera. Sapete, non ho mai nascosto a nessuno di essere nata povera o che sono una contadinotta, perché è questo che sono. E per di più in uno sport dove dei giudici del cavolo si aspettano di vedere una versione all’antica di noi donne. E che, sono stata io la prima donna americana a fare un triplo axel. Quindi, vaffanculo!

 


Perché non mi date il punteggio che merito? Mi sveglio tutti i giorni alle cinque e mi spacco il culo. C’è qualcuno che ha il coraggio di dirmi in faccia che non mi darete mai il punteggio che merito?”

“Senta, è così che funziona, anche le altre fanno dei sacrifici”

“Non me ne frega un cazzo. Oggi ho patinato meglio di loro”

“Giudichiamo anche la presentazione”

“Sa una cosa? Quando mi troverete cinque mila dollari per un costume, non avrò più bisogno di farmelo da sola. Fino ad allora mi lasci in pace”

“Forse non è così brava come crede. Magari dovrebbe scegliere un altro sport”

“Succhiami il cazzo. È tutta una montatura”

 


“Credi che il tuo punteggio migliorerà ora che le hai detto di … forse con i vestiti giusti ti darebbero un punteggio giusto”

“Ho un vestito così carino! Dio! A te non piace come mi vesto, come parlo, la musica che scelgo. Tu vorresti che fossi completamente diversa”

“Vorrei che tu avessi più opportunità. Altrimenti sto perdendo il mio tempo”

“E allora stai perdendo tempo! E sai una cosa? Teachment vuole farmi da allenatrice. Quindi, vaffanculo. Sei licenziata”

 


“Lo so che a voi io non piaccio, ma sto facendo bene tutti i salti”

“Tonya, il problema non è il tuo modo di pattinare. Tesoro, negherò di averlo detto, ma non sei l’immagine che vogliamo per questo sport. Tu non rappresenti il nostro Paese. Dannazione, vogliamo vedere una normale famiglia americana, invece tu ti rifiuti di stare al gioco”

“Ma io non ho una normale famiglia americana, non potete giudicarmi solo per come pattino?”

 


“Vogliono una normale famiglia americana? Non sarà facile, ma, sì, farò come mi dicono”

 


“Tonya Harding, la condanno a tre anni di libertà vigilata, a cento mila dollari di multa, più dieci mila dollari per le spese dell’ufficio del Procuratore distrettuale e altri cinquanta mila dollari per la creazione di un fondo per le Olimpiadi speciali, a cinquecento ore si servizio civile, a una valutazione psicologica e al suo immediato ritiro dalla Federazione di Pattinaggio artistico degli Stati Uniti. Lei sarà bandita a vita da qualunque gara o evento di pertinenza della Federazione di Pattinaggio artistico”

 


Tonya è un film da vedere per aver messo in luce le problematiche del pattinaggio su ghiaccio e tracciato la storia di una talentuosa pattinatrice che, come dice lei, nata povera, capace di fare il triplo axel e non accettata dalla giuria e da una parte della società sportiva, perché non rappresenta una normale famiglia americana. La protagonista, sotto sotto, è mal vista non per come pattina ma per non stare al gioco e incapace di mostrare una falsa esteriorità, tutti elementi estranei alle vere capacità artistiche. Il film pone dei dilemmi intensi, in un mondo reale, quelle delle pattinatrici artistiche su ghiaccio; e non si parla di finzione, si mostra la reale biografia di Tonya Harding, una delle pattinatrici più influenti degli anni novanta a livello internazionale e coinvolta in un grave fatto di cronaca per aver aggredito la sua rivale Nancy Kerrigan, e per questo motivo processata ed espulsa a vita dalle competizioni di pattinaggio artistico. La chiave di lettura per comprendere chi dichiara la verità su ciò che accadde nel mondo del pattinaggio su ghiaccio non appartiene ai protagonisti, i quali volta per volta, espongono in un’intervista i loro punti di vista. Nel film, ognuno espone la sua verità, e lo spettatore, chi ascolta le Voci e osserva le loro espressioni, valuta e assegna i voti. Il film è stato girato su due livelli, da una parte i protagonisti rispondono a delle domande e dall’altra parte scorrono le immagini spalmandoli in più tempi temporali. La scelta del regista di montare il film ponendo su più livelli la storia a più Voci, volando da un periodo all’altro con ampi spazi temporali, è stata rischiosa e si poteva ottenere un film catastrofico. Il regista ha realizzato un film biografico, tracciando una dura realtà, sia personale che artistica, con scene ben equilibrate e indimenticabili e con Voci crude e drammatiche.


La protagonista Tonya Harding è stata interpretata dalla talentuosa attrice Margot Robbie, e le sue doti artistiche le sono valse le candidature a vari premi prestigiosi, trai i quali l’Oscar alla miglior attrice protagonista non riuscendo conquistare l’ambita statuetta. La recitazione di Margot Robbie era completa perché ha lavorato su più piani, con la sua Voce, col corpo riuscendo anche a pattinare dopo aver preso per alcuni mesi delle lezioni di pattinaggi. Voci da confermare, perché non sono riuscita a verificare se sono frutto dell'immaginazione di alcuni autori, riferiscono che non si riuscì a trovare una pattinatrice da assumere come controfigura e in grado di fare il triplice axel, e per tamponare l’ostacolo si dovette ricorrere agli effetti speciali.

Imprimo nel Taccuino altre foto che ho scattato mentre stavo guardando il film:



















































































 

Scheda del film:

Titolo: Tonya

Regia: Craig Gillespie

Genere: drammatico, biografico

Anno: 2017

Durata: 122 min

Interpreti: Margot Robbie (Tonya Harding), Mckenna Grace (Tonya da bambina), Allison Janney (LaVona Golden, la madre di Tonya), Sebastian Stan (Jeff Gilooly), Julianne Nicholson (Diane Rawlinson), Bojana Novalovic (Dody Teachment), Caitlin Carver (Nancy Kerrigan), Paul Walter Hauser (Shawn Eckhardt), Bobby Cannavale (Martin Madoox).


Nel Taccuino c'è un altro film con Margot Robbie, Suite francese, clicca QUI


2 commenti:

  1. Risposte
    1. È un'ottima interprete, e in questo caso ha recitato anche pattinando.
      Buona serata @Gus.

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