Un film drammatico in costume per rappresentare i misteri della vita in tempo di guerra, dove elaborare i piani per sopravvivere comporta scelte estreme, nella quale la linea della sincerità è un filo sottile pronto a spezzarsi in qualsiasi momento. Aspirare a una vita migliore comporta scelte estreme, si utilizzano tutti i mezzi leciti e illeciti, non importa quali conseguenze portino, l’importante è invertire il proprio destino in meglio. La trama del film La sostituta si basa essenzialmente su un inganno, dettata dall’esigenza di sopravvivere in una terra martoriata dalla Prima Guerra Mondiale, una scelta estrema non semplice da attuare, utilizzato non per danneggiare una persona ma per scappare da una situazione precaria senza via di uscita.
Tutto inizia quando una donna, Nélie Laborde, pur di allontanarsi dal
mondo della prostituzione, cerca lavoro come cameriera, ma respingendo le
avance del padrone questo lo licenzia su due piedi; senza uno stipendio Nélie ritornare sul marciapiede.
Per sconfiggere il cerchio della prostituzione, si reinventa un nuovo lavoro
come infermiera della Croce Rossa.
Nélie lavora in prima linea nei campi
di battaglia come infermiera, e un giorno presta soccorso a Rose Juillet, la
quale racconta che a causa della morte del padre ha dovuto lasciare la Svizzera
per raggiungere Nancy, dove dovrà lavorare come lettrice per una donna
dell’alta borghesia. Rose inizia a parlare, si confida, e rivela una serie di
aneddoti all’apparenza senza senso, come la lettera di raccomandazione che le
permetterà di entrare nella casa di Eléonore de Lengwill come lettrice.
Dopo un forte bombardamento, Nélie
constata che Rose è morta, e immediatamente il suo cervello elabora un piano
per cambiare in meglio la sua vita, vale a dire decide di rubare l’identità
della donna, veste gli abiti della defunta, prende la lettera di
raccomandazione, riceve da un ufficiale tedesco il lasciapassare a nome di Rose
Juillet e parte per Nancy. Con la lettera di raccomandazione ottiene il posto
come lettrice assumendo il nome e l’identità di Rose, e dal primo momento
riesce a conquistare la fiducia di Eléonore de Lengwill, la quale non immagina
minimamente che nella sua casa ha accolto un’impostora. Nancy, con
professionalità e diligenza, lavora tutti i giorni leggendo per Eléonore de
Lengwill, e tra le due nasce un rapporto amichevole e di fiducia.
Pur di lavorare, Nélie ha rubato
l’identità a una persona deceduta, ma questo non significa che ha ripudiato il
suo nome per diventare una truffatrice. Lei ha rubato i documenti di Rose per sottrarsi
da un destino miserevole a vita, e non rientra nei suoi piani rovinare la
reputazione o rendere ridicola Eléonore de Lengwill; lei vuole solo
sopravvivere lavorando con professionalità.
Un giorno, a un ricevimento
organizzato da Eléonore de Lengwill alla presenza dell’alta borghesia della
città, entra una signora vestita di nero con un dito puntato contro Nélie.
Nella stanza dove Nélie stava leggendo a Voce alta davanti a un pubblico
selezionato appartenente all’alta borghesia, appare Rose, la vera Rose viva e
vegeta vestita tutta di nero. Nélie la riconosce e sviene, quando riprendere
conoscenza cerca di scappare, ma comprende che Eléonore de Lengwill non crede
alla storia raccontata da Rose. Mentalmente si organizza e tenta l’impossibile pur
di non apparire come un’impostora e non abbandona né la casa che la ospita né
il lavoro come lettrice.
Nélie ha paura che la polizia
possa scoprire la verità e di essere incriminata, quindi tenta un piano
offrendo a Rose tutto il denaro incassato col lavoro di lettrice in cambio del
suo silenzio, ma l’offesa è troppo grave perché ottenga una risposta positiva.
Rose respinge l’offerta di Nélie, perché intende denunciarla alla polizia e
dopo una lite verbale ferisce il viso dell’impostora quella che le ha rubato
l’identità durante un bombardamento tedesco.
La paura di Nélie è alle stelle,
e per accentuare l’inattendibilità di Rose evidenzia e allarga la ferita con un
coltello in modo da accusarla con tutte le garanzie. La ferita sfigura il viso,
di conseguenza nessuno è disposto a credere alle parole di Rose, nessuno vuole
ascoltarla e nessuno è disposto a controllare la veridicità delle sue
affermazioni, e né la polizia né Eléonore de Lengwill intendono verificare
l’autenticità e l’attendibilità delle parole della donna; per tutti l’impostora
non è Nélie, per tutti Rose è affetta da un grave disturbo mentale.
Rose si dichiara innocente,
dichiara alla polizia che non ha sfigurato nessuno, e continua ad accusare
Nélie come la donna che ha rubato la sua identità infiltrandosi nella casa di
Eléonore de Lengwill con falsi documenti. La Voce di Rose non convince la
polizia, viene dichiarata colpevole e malata di mente a causa di un forte
trauma avvenuta durante un bombardamento, così la rinchiudono in un ospedale
psichiatrico. Rose riesce a scappare dall’ospedale psichiatrico, s’infiltra
nella casa di Eléonore de Lengwill e aggredisce Nélie con l’acqua bollente
senza ottenere nessun risultato.
Con l’aggressione, Nélie capisce
che l’inganno è al capolinea e confessa. Con poche parole dichiara che dopo il
bombardamento Rose era priva di vita, e ha dovuto impossessarsi dell’identità
della donna per non morire di fame e per vivere con dignità, ha rubato i
documenti di una donna per non diventare una prostituta e per non rubare. La
confessione di Nélie colpisce l’animo di Eléonore de Lengwill, e per chiudere
il caso offre a Rose una vantaggiosa somma di denaro a patto di lasciare la
casa, in caso contrario la denuncerà per violazione di domicilio.
Nélie da le dimissioni e parte, ma Eléonore de Lengwill la raggiunge e le propone di ritornare a casa sua per sempre, in più consegnandole dei documenti le prospetta un futuro privo di privazioni e indigenza. Con quei documenti in mano, Nélie si rende conto che il passato è alle spalle e che il futuro è promettente, e per decidere e per pensare alla proposta di Eléonore de Lengwill, ha bisogno di tempo. Qualsiasi sia la sua decisione, Nèlie non sarà più additata come una ladra d’identità.
Alcune Voci tratte dal film:
. Signora, lei è la mia
ultima speranza. Sul letto di morte, mio padre mi ha detto che lei mi avrebbe
dato accoglienza e protezione
. Chi era suo padre?
. Il capitano Juillet, l’amico di suo marito
. Juliet, non capisco nulla
di quello che sta dicendo questa donna
. Mi hanno rubato tutto, la
lettera di mio padre, il medaglione. Ho lasciato l’ospedale e ho attraversato
il fronte per venire qui solo per scoprire questo inganno
. Questa giovane che è
svizzera mi ha riferito che è arrivata in Francia questo autunno. Vicino al
fronte è stata ferita dalla scheggia di una granata. Dice che un’infermiera di
nome Nélie Laborde ha rubato i suoi documenti e vestiti durante l’attacco tedesco
. Non troverà nessuna
infermiera qui. Potrebbe informarsi presso la Croce Rossa
. È qui, l’ho vista
. Si sta sbagliando. Ha
bisogno di riposo, era gravemente ferita
. Mi sono svegliata da uno
stato catalessi. Ero in un ospedale tedesco. A Moulins mi hanno curata
. Ah! Ma cosa intende per
catalessi?
. Quando ci hanno colpite
ero da sola con l’infermiera Nélie Laborde. Deve aver pensato che fossi morta.
Lei non sapeva dove andare. Ha preso le mie cose e il mio medaglione. Ora ho le
prove. Si trova qui
. Ma che dice?
. Vi sto dicendo che sono
Rose Juillet
. La ferita le ha fatto
perdere il senno
. A meno che non abbia
inventata questa storia per approfittare della generosità della Signora De
Lengwil
. Ascoltiamo la sua storia
fino in fondo. C’è qualcuno a Nancy che possa confermare la sua identità?
. Non conosco nessun a
Nancy. Mi appello alla sua carità cristiana. Le mie conoscenze in Svizzera
potranno confermarvelo
. Non conosco più nessuno in
Svizzera
. Signore, mi aiuti!
. E questa Nélie Laborde che
cosa avrebbe fatto con i suoi documenti?
. Quello che ha fatto?
Presentarsi qui al mio posto
. Ho sentito abbastanza.
Julien!
. Signora De Lengwil, la
prego. La donna che leggeva poco fa è venuta qui con la lettera di mio padre
. Si rende conto che le sue
insinuazioni sono un affronto alla mia intelligenza e un’accusa a Rose!
. Ma, sono io Rose!
. Andiamo, deve portare
rispetto alla padrona di casa
. Lasciatemi vedere quella
infermiera. Fatele dire il suo nome davanti a me
. Portatela via
Titolo: La sostituta
Regia: Aurélia Georges
Titolo originale: La place d’une
autre
Genere: drammatico
Anno: 2021
Durata: 112 min.
Interpreti: Lyna Khoudri (Nélie
Laborde), Sabine Azéma (Eléonore de Lengwill), Maud Wyler (Rose Juillet),
Laurent Poitrenaux (Julien Valence).
Annotazione 1: le foto le ho scattato quando stavo guardando il
film, per questo motivo sono molto mosse e non perfette.
Annotazione 2: le Voci tratte dal film le ho sbobinate per il
Taccuino.
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