È uno dei borghi più interessanti dell’isola, famoso per aver tramandato di madre in figlia un’arte antica, quella del filet su rete a modano, considerata da tutti un simbolo da preservare. La città di Bosa è nota per le concerie, per il castello, per la presenza del fiume navigabile e per il mare. Gli amanti della cucina parleranno della Malvasia o delle olive Bosana. Le persone che amano il mare, indicheranno Bosa Marina, una delle spiagge più attraenti della Sardegna. Passeggiando tra le vie di Bosa si possono ammirare le case dipinte con svariati colori, e ogni viaggiatore può osservare il connubio tra architetture moderne e tradizionali.
Gli appassionati dei musei
ricorderanno una casa signorile della fine del XIX, il quale ospita il “Museo Casa Deriu”, un luogo dove si
possono ammirare arredi con mobili tradizionali acquistati seguendo logiche
internazionali. In questa casa si testimonia la vita di persone agiate, la
quale, rispetto ai bosani, aveva il parquet disponendo il legno con venature
diverse in modo da creare delle forme geometriche, i muri sono coperti da una
carta da parati da sogno, rispetto alle altre case c’è una stufa che aveva la
doppia funzione per riscaldare la casa e l’acqua dello scaldabagno. Oltre a “Casa Deriu”, un altro gioiello da non
farsi sfuggire è la pinacoteca Antonio Atza ricco di quadri, uno più colorato
dell’altro, uno più incantevole dell’altro.
Naturalmente, uno dei musei più
visitati è quello delle concerie, e in questo luogo si respira un tempo
passato, fatto di manualità e di artigianato, uno delle attività economiche più
importanti della città.
Tra una via e l’altra si possono osservare
diverse chiese, e in prima fila domina la Cattedrale dell’Immacolata
Concezione, riconoscibile dalle due cupole e dal campanile, mentre all’interno
si possono ammirare diverse cappelle (e una di esse sembra una piccola
chiesetta), e sono tutte ricche di decorazioni capaci di sbalordire chi le
osserva.
Nel centro storico c’è un’altra
chiesa che ogni viaggiatore può ammirare, e si chiama la Chiesa del Rosario: rispetto alla Cattedrale ha architetture più
semplici, non disdegna e non si deve considerare come la “figlia minore” per
bellezza e per importanza.
A circa due chilometri da Bosa,
oltrepassando il fiume Temo, in aperta campagna, si trova la Chiesa di San Pietro, un luogo non
sempre visitabile a causa della lontananza dalla città.
Il luogo più visitato è
sicuramente il Castello di Serravalle,
noto anche col nome del Castello dei
Malaspina, situato sulla cima di un colle ben visibile quando si arriva a
Bosa, una fortificazione medioevale coperto da una storia tutta da scoprire.
Dentro le mura del castello si trova la Chiesa
di Nostra Signora de sos Regnos Altos al cui interno ci sono degli
affreschi del trecento, scoperte negli anni settanta per puro caso durante il
restauro mentre si toglieva lo strato che le copriva, per cui sono ben visibili
i danneggiamenti.
Bosa è un luogo unico da visitare assolutamente con gli occhi e con la mente di un viaggiatore. Lo consiglio a tutti i lettori del Taccuino.
Di seguito registro le foto che ho scattato, alcune sono mosse e non perfette perché ero nel trenino turistico destinato per far scoprire Bosa:
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Chiesa all'interno del Castello |
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dipinti della chiesa |
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