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mercoledì 18 giugno 2025

Passeggiando per le vie di Bosa

È uno dei borghi più interessanti dell’isola, famoso per aver tramandato di madre in figlia un’arte antica, quella del filet su rete a modano, considerata da tutti un simbolo da preservare. La città di Bosa è nota per le concerie, per il castello, per la presenza del fiume navigabile e per il mare. Gli amanti della cucina parleranno della Malvasia o delle olive Bosana. Le persone che amano il mare, indicheranno Bosa Marina, una delle spiagge più attraenti della Sardegna.  Passeggiando tra le vie di Bosa si possono ammirare le case dipinte con svariati colori, e ogni viaggiatore può osservare il connubio tra architetture moderne e tradizionali.

Gli appassionati dei musei ricorderanno una casa signorile della fine del XIX, il quale ospita il “Museo Casa Deriu”, un luogo dove si possono ammirare arredi con mobili tradizionali acquistati seguendo logiche internazionali. In questa casa si testimonia la vita di persone agiate, la quale, rispetto ai bosani, aveva il parquet disponendo il legno con venature diverse in modo da creare delle forme geometriche, i muri sono coperti da una carta da parati da sogno, rispetto alle altre case c’è una stufa che aveva la doppia funzione per riscaldare la casa e l’acqua dello scaldabagno. Oltre a “Casa Deriu”, un altro gioiello da non farsi sfuggire è la pinacoteca Antonio Atza ricco di quadri, uno più colorato dell’altro, uno più incantevole dell’altro.

Naturalmente, uno dei musei più visitati è quello delle concerie, e in questo luogo si respira un tempo passato, fatto di manualità e di artigianato, uno delle attività economiche più importanti della città.

Tra una via e l’altra si possono osservare diverse chiese, e in prima fila domina la Cattedrale dell’Immacolata Concezione, riconoscibile dalle due cupole e dal campanile, mentre all’interno si possono ammirare diverse cappelle (e una di esse sembra una piccola chiesetta), e sono tutte ricche di decorazioni capaci di sbalordire chi le osserva.

Nel centro storico c’è un’altra chiesa che ogni viaggiatore può ammirare, e si chiama la Chiesa del Rosario: rispetto alla Cattedrale ha architetture più semplici, non disdegna e non si deve considerare come la “figlia minore” per bellezza e per importanza.

A circa due chilometri da Bosa, oltrepassando il fiume Temo, in aperta campagna, si trova la Chiesa di San Pietro, un luogo non sempre visitabile a causa della lontananza dalla città.

Il luogo più visitato è sicuramente il Castello di Serravalle, noto anche col nome del Castello dei Malaspina, situato sulla cima di un colle ben visibile quando si arriva a Bosa, una fortificazione medioevale coperto da una storia tutta da scoprire. Dentro le mura del castello si trova la Chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos al cui interno ci sono degli affreschi del trecento, scoperte negli anni settanta per puro caso durante il restauro mentre si toglieva lo strato che le copriva, per cui sono ben visibili i danneggiamenti.

Bosa è un luogo unico da visitare assolutamente con gli occhi e con la mente di un viaggiatore. Lo consiglio a tutti i lettori del Taccuino.

Di seguito registro le foto che ho scattato, alcune sono mosse e non perfette perché ero nel trenino turistico destinato per far scoprire Bosa:

















Il Castello dei Malaspina o di Serravalle














Chiesa all'interno del Castello
dipinti della chiesa



La Cattedrale






















La Chiesa del Rosario












La Chiesa di San Pietro
(scatto all'esterno perché era chiusa)



Museo Casa Deriu

































Pinacoteca






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