Nel corso dei secoli, numerose donne appartenenti a diversi gradi della società, gestirono il potere economico
e politico a fianco delle più alte cariche ecclesiastiche, in alcuni casi diventarono
più potenti, influenti e pericolose degli alti prelati e dei Papi. Lo scrittore
Claudio Rendina, con il libro “Le Papesse”, analizza storie reali documentate
di diverse donne che, per carattere e potere economico, accumulato nel corso
della storia dei Papi, rifacendosi al personaggio della prima donna che riuscì
a diventare Papa, presero lo pseudonimo di Papesse. Le figure femminili prese
in esame non sono sciocche o sensibili, ma sono donne che conoscono molto bene
le parole nepotismo, clientelismo, potere e le usano benissimo manipolando le proprie vittime a
proprio piacimento per scopi esclusivamente personali che nulla hanno a che
vedere con problemi di tipo spirituale; sono mogli, amanti, cortigiane, prostitute,
figlie, sante, suore e confidenti di uomini potenti appartenenti alla Chiesa di
Roma.
Nel corso di due millenni, le Papesse hanno appoggiato, protetto,
sostituito e gestito in prima persona il potere degli uomini, vescovi e Papi, riuscirono
direttamente e personalmente, stipulando accordi con uomini politici e
influenti, ad amministrare con l’intelligenza, l’inganno, la falsità e
l’arroganza ingenti patrimoni, beni materiali e immateriali, denaro, proprietà
immobiliari, attività commerciali. Le Papesse vengono considerate il doppio del
Papa, sono l’alter ego del Papa proprio per la caratteristica di essere
riuscite a dominare uomini potenti della Chiesa Cattolica. Nel libro “Le
Papesse” si esaminano diverse figure femminili ma, per l’argomento trattato e
per spiegare eventi storici reali, la lettura delle loro storie non è
scorrevole, il contenuto è colmo di date, di nomi di persone e di luoghi
difficili da memorizzare se non si conosce l’evento narrato.
Approssimativamente, si possono esporre piccoli stralci di vita relative a vicende di
alcune delle figure femminili più conosciute; sono storie di donne che hanno gestito e
manipolato il potere dei Papi in modo discutibile e a tratti raccapriccianti.
Iniziamo dalla prima donna che fu
nominata con lo pseudonimo di Papessa. La storia è legata ad un punto interrogativo, non si conosce realmente
l’autenticità della storia, alcuni la catalogano come una leggenda popolare,
altri la inseriscono tra gli eventi storici da verificare. Non solo non è certa l'esistenza di questa figura femminile, ma ci sono anche diverse versioni che riguardano la sua morte. Si narra che una
donna, una teologa, si travestì da uomo e, conquistando diversi ruoli
all’interno della Chiesa, riuscì ad essere eletta Papa col nome di Giovanni.
Probabilmente l’imbroglio venne svelato dopo un parto prematuro. Il dolce evento si verificò durante un corteo mentre era a cavallo e, secondo una versione, immediatamente, subito dopo aver scoperto che non era un uomo, fu trascinata legandole un piede ad un cavallo e lapidata da una folla inferocita: morì assieme al neonato in mezzo la strada perché con o senza l’inganno una
donna non poteva essere eletta Papa. Divenne per tutti la Papessa Giovanna.
Il nome Ageltrude per i
più verrà ricordata non solo per la spregiudicatezza e la fame di potere, ma
anche per essere riuscita a far organizzare un processo-farsa ad un cadavere.
Il defunto Papa Formoso fu riesumato, ricomposto e vestito con i paramenti
papali per essere giudicato da un tribunale allestito per l’occasione come se dovessero
sentenziare la colpevolezza di un essere vivente, ma nella realtà si doveva
giudicare un morto, infatti si tratta di un processo post-mortem chiamato il concilio cadaverico o sinodo del cadavere. Al cadavere furono formulate diverse domande ma, visto che
non poteva rispondere, fu nominato un difensore d’ufficio che rispondeva al suo
posto. Senza entrare nei particola del processo, senza annotare il ruolo di
Ageltrude e senza immaginare il loro olfatto, possiamo affermare che fu
sentenziata la colpevolezza del Papa Formoso. Ormai scheletro, con pochi
pezzetti di carne perché morto da circa dieci mesi, Formoso fu condannato e destituito
dalla carica di sovrano pontefice perché illegalmente ricoperto, furono
annullati tutti i decreti da lui firmati, inoltre dopo la sentenza, alcuni cardinali strapparono
dallo scheletro gli abiti papali, tre dita che servivano per impartire la
benedizione, fu trascinato fuori dal tribunale e mostrato alla folla che
strappò il poco che rimase dello scheletro e buttato nel Tevere.
Lucrezia Borgia fu la
Papessa del proprio padre-Papa Alessandro VI. Il padre-Papa, in alcune
occasioni, durante la sua lontananza da Roma, la nominò reggente e la figlia Lucrezia esercitò
il suo compito a modo suo. La storia di Lucrezia Borgia da una parte viene considerata una
donna spregevole e dall’altra parte succube del potere del padre e degli
intrighi del fratello Cesare, e quindi molti la immaginano o come vittima o come
una malvagia, accusandola di infamia moralità. La sua storia si conclude
tragicamente: Lucrezia, a seguito di alcune complicazioni, morì di parto a soli 39 anni.
Teodora e la figlia Maronzia
avevano la fama di spregiudicatezza, appartennero a quel periodo che prese il
nome di Pornocrazia, instaurarono alleanze con uomini di potere per aumentare
il proprio potere. Maronzia quattordicenne, su sollecitazioni della madre,
divenne la concubina del Papa Sergio III, ebbero anche un figlio che, a soli 25
anni, divenne Papa col nome di Giovanni XI. Alla morte di Segio III, Teodora
gestì il potere come una vera sovrana e riuscì a pilotare la nomina di diversi
Papi. Maronzia volle incoronare un sogno, ampliare il proprio potere fuori
dalle mura di Roma, volle diventare regina e ci riuscì con una
diavoleria fuori dal comune: le norme del diritto canonico vietava il
matrimonio tra cognati così riuscì ad annullare diverse parentele.
Queste sono alcune storie, ma possiamo leggere anche altri episodi di tante Papesse dal carattere diverso; se l'occhio cade sulle figure negative, nel libro troviamo sia donne affamate di potere e sia donne di tutt'altro genere. Si prendono in considerazione tante vicende di tante donne, troppe per presentarle tutte in questo piccolo angoletto virtuale; a titolo informativo, si possono indicare alcuni nomi: le donne dei primi discepoli; Matilde di Canossa e Cristina di Svezia, entrambe Papesse di quattro Papi; Maifreda, una Papessa antipapa; Brigida e Caterina, due sante Papesse; Giulia Farnese; Pascalina; le fidanzate, amiche e Papesse del terzultimo Papa e tante altre.
Scheda del libro:
Queste sono alcune storie, ma possiamo leggere anche altri episodi di tante Papesse dal carattere diverso; se l'occhio cade sulle figure negative, nel libro troviamo sia donne affamate di potere e sia donne di tutt'altro genere. Si prendono in considerazione tante vicende di tante donne, troppe per presentarle tutte in questo piccolo angoletto virtuale; a titolo informativo, si possono indicare alcuni nomi: le donne dei primi discepoli; Matilde di Canossa e Cristina di Svezia, entrambe Papesse di quattro Papi; Maifreda, una Papessa antipapa; Brigida e Caterina, due sante Papesse; Giulia Farnese; Pascalina; le fidanzate, amiche e Papesse del terzultimo Papa e tante altre.
Scheda del libro:
Titolo: Le Papesse.
Amanti, favorite e mogli, sante, cortigiane e suore al potere della chiesa di
Roma dalla Papessa Giovanna ai nostri giorni;
Autore: Claudio Rendina;
Casa editrice: Newton
Compton editori;
Collana: I volti della
storia;
Genere: storia;
Anno: 2011;
Prezzo: € 9.90;
Pagine: 251.
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