Il nuovo anno è
iniziato all’insegna della pioggia e del brutto tempo salvo qualche breve tregua
nella seconda settimana. La pioggia e il freddo non mi hanno impedito di
gustare con tutta tranquillità il concerto che aspetto e seguo da molti anni.
In un piccolo paese della Sardegna, a Nurallao, in provincia di Cagliari, c’è
una tradizione molto sentita da tutta la popolazione e dai Paesi limitrofi e si
ripete ogni anno durante il periodo natalizio: il concerto di Is Tres Urreis. Aspettando
l’Epifania, il Comune di Nurallao, con la collaborazione dell’Associazione
Turistica Pro Loco nurallaese e il coro San Pietro di Nurallao, presentano il
concerto per i Re Magi, chiamato Is Tres Urreis. Abitualmente si organizza per
la prima settimana di gennaio e quest’anno si è svolto domenica 5 gennaio, alle
ore 18.30, presso la chiesa San Pietro Apostolo. Hanno partecipato diversi cori
della zona: il coro polifonico femminile di Asuni, il coro polifonico maschile
di Senis, il duo Gianluca Podda e Mauro Atzeni, il coro di San Pietro e il coro
dell’Immacolata di Nurallao.
Il repertorio varia anno dopo anno senza mai allontanarsi dai canti natalizi. Il presentatore, Gianluca Podda, ha spiegato il senso della serata prendendo come spunto la storia dei Re Magi: il Comune di Nurallao offre, per il nuovo anno, musica natalizia in lingua sarda e in italiano, tipica dell’isola (e non solo), con i cori polifonici. Quest’anno, spiega il presentatore, non è stato semplice organizzarlo, hanno affrontato diverse difficoltà, anche se non sono mai mancate nelle scorse edizioni. Tali inconvenienti non hanno impedito a tutti noi spettatori di assistere e di godere un buon concerto natalizio; è stato apprezzato da tutti, inoltre, come ogni anno, lo seguiamo con molta attenzione.
Le difficoltà riscontrate sono da attribuire anche alla crisi economica che ha investito pesantemente tutto il territorio. Questa situazione di forte disagio ha colpito la cultura nei piccoli centri, la musica locale e soprattutto i piccoli gruppi che non riescono a coprire i costi e non possono più garantire il proprio lavoro. Molti non possono più partecipare o assicurare la loro presenza ai vari incontri culturali per mancanza di fondi, non hanno le strutture musicali oppure sono insufficienti o non sono dotati di mezzi propri. Ho scattato delle foto con il telefonino per ricordare questa giornata però non sono riuscita ad ottenere un buon risultato, spero che si percepisca ugualmente l’atmosfera che abbiamo respirato in un'ora e mezza di spettacolo.
Ciao cara! Felice 2014! Peccato che io sia partita il 4! Speriamo che questa tradizione continui per sempre...anche quando io te saremo due vecchiette "cun sciallu e muncadori in conca"!
RispondiEliminapeccato…per un giorno hai perso il concerto. Anche se le foto sono orribili sicuramente hai riconosciuto molte persone. allora...alle prossime edizioni…speriamo numerosi. Ciao
EliminaOk!Rimboccati le maniche e cerca di procurarti una macchina fotografica digitale perché io non ho riconosciuto nessuno.Comunque è una bella iniziativa.
RispondiEliminaLorenzo
…per la macchina fotografica mi sto attrezzando…speriamo fra breve…
EliminaA presto