In queste giornate
fredde le conversazioni sono basate principalmente su un argomento: la raccolta
delle olive. Si scambiano pareri, si vuole conoscere la situazione reale del
raccolto, si fissano i prezzi dell’olio, le imprese agricole confrontano i
ricavi e i costi.
Se dico oliveto, tutti
parlano della pianta, come e quando potarla, quando si annaffia. Le chiacchierate
sono paragonabili ad una partita a tennis, le voci si alternano con frasi: “l’olivo
è una pianta da frutto”, “no, è una drupacea”, “no, è una calciofila”, “il
terreno non deve essere acido”, “il nemico della pianta è l’umidità stagnante”,
“il clima deve esse mite”.
Il ragionamento più attraente
è legato ad una leggenda. Secondo la mitologia greca ci fu un disaccordo tra
Poseidone e Atena per il predominio sulla terra e per il diritto alla
costruzione di un tempio sull’Acropoli di Atene. Per risolvere il dilemma, Zeus
sostenne che il diritto sarebbe stato concesso a chi avesse creato il miglior
dono all’umanità. Poseidone colpì il suolo con il tridente e creò il cavallo;
Atena colpì una roccia con la lancia e creò la pianta d’olivo. Zeus scelse il
dono di Atena: la pianta d’olivo.
Se vedo una pianta
d’olivo immagino: teglie di pasta al forno, spezzatino, maxi insalate, allegria
con compagnia e più ne ho e più ne metto; in altre parole io vedo l’olio
d’oliva, ma che dico olio….litri d’olio d’oliva.
Quest’anno,
al momento del raccolto, che cosa vedo! In un olivo apparentemente intatto,
qualche vermetto, olive secche, invecchiate, coi buchi, erano come l’uva passa.
Mentre osservo le olive, in lontananza sento una breve conversazione:
- Salude
gompare. Ite novas?
-
Bah! Calla a samuda! No lu bies a no est annada bona!!!
In un istante ho avuto un
calo degli zuccheri, intuisco: teglie
dimezzate, poco poco di spezzatino, io al supermercato che compro olio con non
so bo e tutti che gridano “attenta alle frodi”. Per
immortalare il disastro, scatto le foto col mio cellulare; è un ottimo
telefonino: fa i massaggi, toglie il malumore, elimina i capelli bianchi, ciò
nonostante ha una piccola imperfezione: le foto non vengono bene!!! è solo un telefono...
Ma
ego, io, so pazientare: il prossimo anno sarà un ottima annata…..
Quella del disaccordo tra divinità sul dominio della terra non la conoscevo.Mi stupisce che tu abbia saputo tirare fuori un mito così interessante(conoscendoti non ci avrei mai scommesso).Si! Mi è piaciuta!
RispondiEliminaLorenzo
Urrà! Un punto a mio favore. Questa è una novità, normalmente sei tu l’esperto in mitologia greca. Ciao
EliminaCiao! Non lamentarti...sono bellissime! Avresti dovuto vedere le nostre...pensa che non ho neanche avuto il coraggio di fotografarle quest'anno. Basta dire: "L'anno prossimo andrà meglio!" e la delusione passa! E poi se non saranno litri e litri sarà almeno una bruschetta!!! Un abbraccio dal nebbioso Veneto
RispondiEliminaBuona la bruschetta…aggiungiamo anche pane guttiàu. Per la raccolta quest’anno ci siamo “riposati” ma il prossimo anno si sgobberà alla grande. Ciao
Eliminaio quest'anno me la sono scampata nel raccogliere le olive...talmente erano poche, che papà e zio ci han messo 2 gg, quindi l'olio è stato poco. All'anno prox!!! Tizi
RispondiEliminaHai capito!!! Ma il prossimo anno sarà diverso….preparati. Ciao
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