Un paio di anni fa nel giardino di casa
spuntò un alberello, un albicocco, e mio padre lo curò dal
primissimo istante. In questi momenti si fantastica alla grande, si pensa
immediatamente ai frutti che porterà, si studia come curarlo, come potarlo e
poi come preparare la marmellata. Questi pensieri sono “frutto” della fantasia
tipici del primo istante di euforia, infatti, fino a ieri, anche se l’albero è
già cresciuto da un po', non siamo riusciti a preparare neanche una
ciotola di marmellata o confettura. L’albicocco è spuntato nel posto sbagliato e
il suo nemico più spietato, il vento, tutti gli anni danneggia il fiore o le
albicocche non ancora mature oppure si infesta di formiche o di vermi (altri
nemici).
Finalmente quest’anno siamo riusciti a
salvare alcune albicocche e ho spolverato il mio libro delle marmellate e delle conserve
che acquistai in una libreria cagliaritana.
Questa è la ricetta della marmellata: per un chilo di albicocche ci vogliono 750 grammi di zucchero.
Ho pulito e spaccato in due e poi
snocciolato le albicocche e le ho messe in una terrina. Ho alternato uno strato
di zucchero e uno di albicocche, poi ho coperto il recipiente con un panno per
lasciarlo riposare una notte intera. Nel frattempo ho spaccato una dozzina
di noccioli per prendere le mandorle, le ho sbucciate e le ho messe da parte.
Trascorso il tempo di riposo, ho
versato le albicocche e il succo che si è formatto con la macerazione in un
recipiente per cuocerlo a fuoco dolce. Quando ha raggiunto l’ebollizione ho
unito le mandorle, poi ho proseguito la cottura per 15 minuti schiumando spesso
la superficie del composto per ottenere una marmellata limpida. Ho verificato
la consistenza del composto e ho proseguito la cottura per altri 5 minuti così
come suggerisce il manuale.
Non avevo mai preparato la marmellata
di albicocche e sono contenta del risultato ottenuto anche se sono
perplessa sugli ingredienti: perché nella ricetta non c’è il succo di limone come nelle altre marmellate presenti nel libro? Inoltre
non ho capito l’utilità delle mandorle.
Il prossimo passo sarà la crostata di
albicocche….
Le albicocche mi piacciono tanto! Ammetto che non sono una gran mangiatrice di marmellate e confetture...ma questa che proponi mi sembra ottima :-) Mi dispiace non saperti aiutare nelle risposte ai tuoi quesiti perchè non ho mai fatto marmellate in casa e non conosco i "trucchi del mestiere".
RispondiEliminaCiao!
Ciao Maris. Anche io non sono espertissima. mi hanno sempre consigliato il succo di limone ma nel mio libro non è previsto. Con le mandorle ha un retrogusto amarognolo che bilancia il dolce della marmellata, ma è un ingrediente che non ho trovato in altre ricette.
EliminaE' la prima volta che sento delle mandorle... Prima di finire la lettura del post mi chiedevo appunto del sapore amaro che hanno e me l'hai confermato!! Sicuramente è una variante da provare..comunque che belle quelle albicocche frutto della forza della natura nonostante gli elementi avversi ;). Un caro saluto. Laura
RispondiEliminaCiao Laura. Non si specifica se le mandorle devono essere intere o macinate. Per sperimentarle le ho spezzate in due. La prossima volta provo a macinarle per ottenere un gusto amarognolo più compatto. A presto
EliminaAnche a me piace molto questo tipo di marmellata(senza pezzi,però),
RispondiEliminama anche io non sapevo nulla di mandorle tra gli ingredienti.
Credo comunque che un gusto amarognolo non gli si addice affatto...
Lorenzo
All’inizio non volevo metterle ma se le maciniamo forse il risultato sarà migliore, poi non è molto amaro è solo accennato
EliminaAnnotazioni: avevo preparato la marmellata a fine giugno, nei primi giorni c’era un retrogusto amarognolo, era un accenno e a metà agosto è scomparso del tutto: ora prevale totalmente il dolce.
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