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venerdì 16 giugno 2023

Il colore nascosto delle cose

La parte centrale della storia riguarda un incontro casuale tra due persone sconosciute, un uomo e una donna che si attraggono nonostante siano totalmente diverse in ogni aspetto. Quindi, si potrebbe definire come un film sulla diversità, da una parte un uomo superficiale, e dall’altra parte una donna libera economicamente e socialmente. I protagonisti principali sono due anonime persone, i quali per carattere e stili di vita sono diversissimi, e gestiscono la propria esistenza in modo distante. 

Lei è Emma, un’osteopata, una professionista apprezzata e preparata, la quale per intraprendere questa carriera ha dovuto faticare più del doppio rispetto ai suoi colleghi, perché è ceca da quando era adolescente, e con determinazione è stata capace di rompere gli schemi disegnati dalla società in materia di “non vedenti”. 

Lui è Teo, un pubblicitario con una dote che mette in pratica quotidianamente, lasciando una scia di mal di pancia alle persone che le stanno vicino.

In sostanza, lui è fidanzato con Nadia, ma essendo un donnaiolo è sempre alla caccia di nuove avventure, anzi si potrebbe definire più che donnaiolo, perché è il classico stronzo calzato e vestito. Il tipo è talmente stronzo, che quando conosce Emma, usa questa dote anche nei suoi confronti; la inserisce nella lista delle donne da collezionare per il solo fatto che è totalmente diversa rispetto alle altre donne che ha ammaliato. Ma lei, Emma, è solo una donna ceca, e se prima ci casca dopo apre gli occhi. 

In questa storia, le loro diversità si intrecciano, si tessono talmente bene da diventare il punto di connessione tra i due, talmente forte da travolgere per sempre la loro esistenza. I due protagonisti affrontano i colori della vita in modo diverso. I colori della luce e del buio prendono forma distinguendo le rispettive diversità. Lui sta affrontando un periodo buio e dopo, con lei, vede i colori della vita; lei vede i colori, e con lui li ravviva ancora di più.

Il colore nascosto delle cose è un film che si ama o si odia, oppure si considera superficiale o pieno di sentimenti veri. Si può considerare un film sugli affetti, sulla passione e l’amore per la vita, sulla voglia di vivere in libertà nonostante le difficoltà quotidiane; ancora, la tenacia è un altro elemento, come il fatto di farsi rispettare, e parallelamente si incontrano sentimenti opposti, per cui si parla del dolore interiore, della rabbia, e anche dei tradimenti, come prendere in giro i veri sentimenti.

La parte migliore del film riguarda la storia di Emma, perché si evidenzia come una donna cieca gestisce la propria libertà di tipo economico e sociale; si presenta una donna attiva, emancipata, indaffarata, capace di ricavare con naturalezza una parte del suo tempo per impartire lezioni di francese, e prova ad incoraggiare una ragazza destinata alla cecità ad affrontare la vita come persona e non come una donna inferiore perché disabile.

La parte di Emma è stata interpretata da Valeria Golino, e la sua professionalità ha dato un positivo slancio all’intera storia, rendendola non banale ma autentica. L'attrice ha incassato l’attenzione di chi segue il film, ed è stata capace di mettere al margine gli altri attori e, secondo me, per tale motivo è stata candidata come migliore attrice protagonista al David di Donatello. Stessa ammirazione per l'attore Adriano Giannini, il quale è riuscito a interpretare la parte del perfetto stronzo e del pentito. Ma se devo scegliere tra i due, credo che la recitazione della Golino abbia dato un valore aggiunto all’intera pellicola.

 


Schema del film:

Titolo: Il colore nascosto delle cose

Regia:  Silvio Soldini

Genere: drammatico

Durata: 112 min.

Anno: 2017

Interpreti: Valeria Golino (Emma), Adriano Giannini (Teo), Laura Adriani (Nadia), Anna Ferzetti (Greta), Andrea Pennacchi (Paolo), Valentina Carnelutti (Stefania), Roberto De Francesco (Tassista), Giuseppe Cederna (Tassista), Mattia Sbragia (Vittorio).


2 commenti:

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