Le maschere sarde sono conosciute ovunque in tutto il mondo, eppure
erroneamente le persone le identificano come maschere carnevalesche, ma
realmente hanno una lunga storia ben più intrigante e colma di misteri. Mamoiada, un piccolo paese della Barbagia, famoso per i Mamuthones e Issohadores,
per far conoscere la storia e la cultura delle maschere tradizionali sarde, ha messo
in piedi uno dei musei più singolari
della Sardegna.
Al Museo delle Maschere Mediterranee il visitatore si avvicina
al mondo delle maschere sarde già nella prima sala: qui sono state sistemate tre
maxischermi distanziati l’uno dall’altro dai Mamuthones e Issohadores. La sala
multivisione, partendo dalle maschere create interamente a mano dagli artigiani mamoiadini, alla fabbricazione dei
campanacci da parte di pochissimi artigiani di Tonara, dalla vestizione, fino al
carnevale barbaricino, tra suoni, immagini e testi si inizia a prendere confidenza con le
persone del luogo che spiegano la storia e il significato delle maschere mamoiadine.
Nella seconda sala, in fondo alla stanza appaiono i Mamuthones e
Issohadores in tutta la loro integrità con pelli, maschere facciali e campanacci,
e il loro splendore è messo in risalto dalla luce proveniente da una grande
finestra ad angolo. Ai lati della sala si possono osservare altre maschere
tradizionali sarde: i Merdules, i Thurpos di Orotelli, i Boes e Filonzana di
Ottana; mentre in una grande vetrina, che copre un’intera parete, sono esposte
una cospicua raccolta di maschere facciali.
Nella terza sala sono state allestite maschere provenienti da
diverse regioni del Mediterraneo e, tra filmati e spiegazioni della guida,
il visitatore può confrontarle con quelle sarde e notare una serie di similitudini
sia nell’abbigliamento che nei movimenti delle persone che le indossano.
Il biglietto del Museo delle Maschere Mediterranee, addizionata
da una piccolissima spesa, se il visitatore lo gradisce, include anche la
visita al “Museo della Cultura e del Lavoro” e al “Museo MATer”. Il Museo della
Cultura e del Lavoro è un piccolo angolo progettato al fine di far conoscere la
storia degli abiti tradizionali del paese, oltre a ciò con la sala tematica si
possono approfondire i mestieri tipici del luogo. Il Museo MATer è un museo
tematico da non perdere perché con un plastico e un filmato si scoprono i
monumenti e siti archeologici di Mamoiada, e soprattutto si familiarizza con la
recente scoperta de Sa Perda Pintà, una
stele gigantesca in granito interamente disegnata con dei cerchi concentrici
pieni di misteri;
inoltre in un’altra sala, con un monitor touch screen, possiamo conoscere storie
reali di alcuni bambini, donne e uomini del luogo di ogni età e grado sociale.
Maschere sarde
Maschere del Mediterraneo
Passeggiando per le
vie di Mamoiada possiamo vedere:
Sa Perda Pintà
Domus de Janas
Fontana romana Su’Antaru Vetzu
Menhir
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