“Il Velo Dipinto” è uno dei post più cliccati di sempre, e in questo momento è il secondo più letto. Controllando la scrivania del blog, ho notato che ci sono due tipi di lettori, nel primo gruppo ci sono tutti quelli che cercano del materiale sul libro di W. Somerset Maugham, mentre nel secondo gruppo includo le persone che vogliono conoscere l’origine del titolo del romanzo. La scheda del romanzo è già stata registrata nel Taccuino, invece ho più volte rinviato la trascrizione delle Voci sull'originale nomignolo.
La curiosità dei lettori sull’origine del titolo è più che giustificata visto l'alto gradimento del romanzo "Il velo dipinto", ma ahimè non avevo mai scritto nulla al riguardo,
pertanto non sono stata di aiuto per i lettori che hanno sostato in questo
angolo virtuale, e oggi aggiorno il Taccuino scrivendo un piccolo appunto.
Ritratto del poeta preso dal web |
In più di ogni occasione volevo trascrivere le Voci di Percy
Bisshe Shelley, e in più di un’occasione ho rinviato la trascrizione nel Taccuino.
Quando finalmente stavo per prendere la decisione di scrivere qualcosa, ho
dovuto rimandare la pubblicazione non per mia scelta, ma per un’altra causa. Il
sonetto l’avevo recuperato un paio di anni fa e salvato nel mio pc ma, come
capita quando si cambia il nome della cartella, oltretutto spostando la
collocazione, non lo trovavo più, e per questo motivo non l'avevo più registrato
nel Taccuino virtuale. In questi giorni l’ho trovato, ed è arrivato il momento di
trascrivere il sonetto.
“Lift not the painted veil which those who live
Call Life: Though unreal shapes be pictured there,
And it but mimic all we would believe
With colours idly spread, behind, lurk fear
And Hope, twins Destinies; who ever weave
Their shadows, o’er the chasm, sightless and drear
I knew one who had lifted it he sought,
For his lost heart was tender, things to love,
But found them not, alas! Nor was there aught
The world contains, the which he could approve.
Through the unheeding many he did move,
A splendor among shadows, a bright blot
Upon this gloomy scene, a Spirit that strove
For truth, and like the Preacher found it not.
Questa è la traduzione che circola in internet:
“Non sollevare quel velo
dipinto, che quelli che vivono chiamano vita: per quanto forme irreali vi siano
rappresentate, e tutto quello che vorremmo credere vi sia imitato a colori
capricciosamente, dietro stanno in agguato Paura e Speranza gemelli, che
tessono l’ombre in eterno sopra l’abisso cieco e desolato. Un tempo conobbi un
uomo che aveva provato a sollevarlo: cercava con il suo cuore tenero e sperduto
cose da amare, ma ahimè non ne trovò, né trovò nulla di ciò che il mondo tiene cui
poter dare la propria approvazione. Passò in mezzo alla folla distratta,
splendore in mezzo all’ombre, una macchia di luce su questa lugubre scena, uno
spirito in lotta per giungere a cogliere il Vero, ma come accadde anche al
Predicatore non poté trovarlo”
Annotazione: “Il velo dipinto” di W. Somerset Maugham lo trovi QUI
Il velo dipinto è simbolo di un'innocenza perduta.
RispondiEliminaCiao Innassia.
Come la metafora del scoprire la realtà e la verità semplicemente sollevando un velo.
EliminaBuon fine settimana.
Bello.
RispondiEliminaConcordo @anonimo.
EliminaNon ho letto "Il velo dipinto" perchè ho commesso l'errore di guardare prima il film che ho trovato molto bello. Scusami, mi ero persa questo tuo ultimo post e trovo molto interessante l'origine del titolo. Per quanto riguarda il sonetto, credo che sia semplicemente meraviglioso. Grazie di questo interessantissimo post.
RispondiEliminaIl libro è molto diverso e ti consiglio di leggerlo quando hai tempo. Grazie di essere passata. Ciao.
EliminaGrazie
RispondiEliminaGrazie a lei per aver letto le Voci del Taccuino e per aver commentato. Buona serata.
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