Benvenuti nel mio salotto virtuale, un luogo dove posso condividere le mie passioni con chi passa da qui. Si parla di piccole chicche quotidiane, di curiosità lontane e vicine, di storie locali e non solo. Mettetevi comodi e partiamo per un lungo viaggio.

mercoledì 19 febbraio 2025

Il Festival 2025

Non ricordo da quanti anni non guardavo il Festival sanremese. È passato talmente tanto tempo da aver scordato tutto. Mi capitava di sbirciare quando da un’altra parte c’era la pubblicità, anche se la mia attenzione era distratta, oppure capitava di ascoltare i pezzi quando apparivano alla radio o direttamente in rete. Quest’anno ho rotto il silenzio, ma non per guardare tutte le puntate super lunghe e interminabili. Quest’anno ho guardato le repliche di due giorni, poi una in diretta ma non tutta tutta, e le restanti tipo un ora e mezza. Non molto se pensiamo alla durata complessiva cinque giorni su sette, dal martedì al sabato fino a ora inoltrata, in più, come sempre, per alcuni interpreti non seguiti in diretta televisiva o visti di sfuggita, li ho cercati nei soliti canali internettiani.

Confesso, sono tra quelle che ha aspettato il gruppo dei Duran Duran; che dire! Bravissimi. Sono saltati da un brano all’altro, recenti o dei primissimi anni. È stato un ottimo spettacolo e hanno suonato divinamente. Però, perché rovinare la loro presenza con quella recitazione artificiosa e insopportabile, vista e rivista, dal titolo “sposerò S. Le B.”; proprio una scenetta orribile, e se ho visto bene, non è piaciuta neanche a loro; una vera mascherata.

Tirando le somme, ho ascoltato canzoni che non mi sono piaciute, con interpreti piatti, con pezzi scritti stile già ascoltato, con generi musicali che non gradisco o non ascolto; e tra di loro salvo pochi artisti.

Tra tutti i concorrenti, ho apprezzato tantissimo la talentuosa Joan Thiele, la quale ha espresso la Voce in modo splendido, per cui, a breve cercherò altro materiale per conoscerla meglio.

Una vera sorpresa e una totale scoperta è stato Lucio Corsi, all’inizio ho visto me stessa come una bimba o una ragazzina quando guardavo Peter Gabriel; non so voi, ma quando l’ho visto truccato e vestito in quel modo ho pensato al cantante dei Genesis … certo … entrambi sono completamente diversi per stile e per Voci, ma non so, nella mia mente mi è apparso lui.

Poi c’era Giorgia …. Anche se, sinceramente, mi aspettavo di più, ma su questo aspetto sorvolo e non mi soffermo.

Inoltre c’era Noemi, la quale ha confermato il suo stile; però poteva azzardare di più.

Al Festival c’era un altro nome, una grande professionista che ci ha regalato molti pezzi spalmati in molti anni, e sto parlando di Marcella Bella, una cantante, secondo me, sottovalutata in questo appuntamento annuale della musica italiana. È apparsa brillante, con una Voce che non invecchia e piena di grinta. È un’artista che sta sulla cresta dell’onda da parecchio tempo e l’ho sempre considerata una grande professionista, e questa volta ha cantato una canzone stile anni ottanta; almeno così mi è apparsa.

Ci sono state delle canzoni che non mi convincevano, e dopo averle riascoltate mi sono resa conto che dovevano ricevere più attenzione, e ho cambiato letteralmente parere, come Achille Lauro.

Chiuso il sipario, ho letto la classifica dei vincitori (o perdenti), e nella mia testa non c’è la stessa scaletta. In questo piccolo angolo voglio abbozzare una mia classifica:

 

1 Joan Thiele “Ecco”



2 Lucio Corsi “Volevo essere un duro”



3 Marcella Bella “Pelle diamante”



4 Giorgia “La cura per me”



5 Noemi “Se t’innamori muori”

 

6 Achille Lauro Incoscienti giovani


Ricordo …

Le Voci con Giorgia: La gatta sul tetto, Ora lo so, Vivi davvero.

Le Voci dei Duran Duran: Girls on film, Lonely in your nightmare, New moon on Monday, New Religion, Night boat, Planet heart, Rio (album), Save a prayer, Seven and the ragged tiger (album), Union of the snake.


2 commenti:

  1. Anche Brunori Sas ha portato una canzone tipicamente Sanremese: testo da paura, buona chitarra, melodia carina...e pensare che non lo conosceva nessuno prima, nonostante l'età e l'esperienza musicale. Lucio Corsi una sorpresa inaudita. E pare che per portare Topo Gigio durante la serata Cover, si sia appellato ad una specie di cavillo/mancanza di chiarezza nel regolamento. Conti forse si è mangiato le mani...ma in fondo è anche nel pieno interesse della RAI l'aver rivisto un contenuto a dir poco storico ed emozionante per una buona fetta della sua utenza. Festival tuttavia un po' troppo celere: siamo passati da un Festival che durava unala vita, con la conduzione di Amadeus che, nel bene o nel male, ha "svecchiato il format, ad un ritorno esageratamente alle origini. Festival sufficiente e non di più.

    Lawrence

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao @Lawrence
      La storia di Topo Gigio è stato un azzardo con un risultato buono. Per i conduttori siamo dello stesso parere, rischiano ma non basta; vedo sempre il solito timbro sanremese con risultati scontati. Avrei voluto vedere il premio nelle mani di Joan Thiele o di Lucio Corsi. In compenso anch'io do una striminzita sufficienza.

      Elimina

Ricordo ai lettori che il legislatore ha emanato una norma per proteggere i dati personali quando si naviga nei blog, quindi, prima di lasciare un commento, si consiglia la lettura della pagina “Disclaimer, Privacy & Cookie”.